MonicaMorara79

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Buona sera volevo un vostro parere; se un genitore rimasto vedovo ha due figlie grandi vuole comprare una casa per se stesso come prima casa ( unico immobile di sua proprietà) , E volesse fare in modo che la casa venga intestata a una sola delle due figlie qual è la quota di legittima che deve per forza riconoscere alla seconda figlia?
 

Nemesis

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per se stesso come prima casa... venga intestata a una sola delle due figlie
Se è per sé stesso, non può essere intestata ad altri.
Ciò premesso, se i figli sono più, è loro riservata la quota dei due terzi, da dividersi in parti uguali tra tutti i figli. Quindi ciascuna delle due figlie ha una quota riservata pari a 1/3. Ciò significa che la quota disponibile è pari a 1/3.
 

Fift@

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Buona sera volevo un vostro parere; se un genitore rimasto vedovo ha due figlie grandi vuole comprare una casa per se stesso come prima casa ( unico immobile di sua proprietà) , E volesse fare in modo che la casa venga intestata a una sola delle due figlie qual è la quota di legittima che deve per forza riconoscere alla seconda figlia?
1/3 ma non per forza, alla sua morte la seconda figlia dovrà avere almeno un terzo del valore dell'immobile. Ma alla sua morte non quando è in vita. Finché è in vita può fare quello che vuole
 

MonicaMorara79

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1/3 ma non per forza, alla sua morte la seconda figlia dovrà avere almeno un terzo del valore dell'immobile. Ma alla sua morte non quando è in vita. Finché è in vita può fare quello che vuole


Praticamente l’intenzione del
Genitore è di dare all’altra figlia il valore di un terzo dell’Immobile che intende acquistare, liquidandola prima di acquistare il nuovo immobile in modo che nel rogito venga già scritto che lei non avrà nulla a pretendere nel momento in cui lui dovesse venire a mancare
 

Franci63

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Proprietario Casa
Genitore è di dare all’altra figlia il valore di un terzo dell’Immobile che intende acquistare, liquidandola prima di acquistare il nuovo immobile in modo che nel rogito venga già scritto che lei non avrà nulla a pretendere nel momento in cui lui dovesse venire a mancare
Così è un progetto che non sta in piedi.
Ci sono varie alternative per ottenere quel risultato; conoscendo valore della casa, età del padre e situazione economica complessiva, si potrebbe studiare qual'è la migliore.
Vai da un notaio di fiducia, e fatti aiutare.
 

romettor

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Proprietario Casa
Alla fine alla II figlia compete comunque 1/3 del patrimonio del padre per cui occorre vedere se oltre alla casa ci sono altri beni di un certo valore (liquidi etc.) Il calcolo si fa su tutto il patrimonio non solo sulla casa. Occorre anche conteggiare eventuali donazioni in vita anche di cifre di denaro di un certo rilievo. Chiaro che il lascito della casa in via esclusiva deve essere indicato in testamento con la precisazione che alla I figlia è data la cd quota disponibile. Da questa situazione posson comunque nascere dissidi, liti i e cause a non finire per cui è opportuno che la situazione sia equilibrata in partenza altrimenti le due figlie probabilmente si sbraneranno per quel terzo di appartamento...
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
vedovo ha due figlie grandi vuole comprare una casa per se stesso come prima casa ( unico immobile di sua proprietà) , E volesse fare in modo che la casa venga intestata a una sola delle due figlie qual è la quota di legittima che deve per forza riconoscere alla seconda figlia?
se uno vuole beneficiare delle agevolazioni prima casa si intesta a lui stesso la proprietà e non la intesta a terzi anche se di famiglia.
Questa persona potrebbe acquistare la casa intestando la nuda proprietà alla figlia prediletta, riservandosi l'usufrutto sulla casa medesima. Alla sua morte la figlia diventerebbe piena proprietaria.
Tuttavia questa manovra di intestare la nuda proprietà ad un legittimario (tale è la figlia) configura una donazione che va collazionata nel patrimonio del genitore quando si aprirà la sua successione.
Alla morte del genitore si aprono diversi scenari: il più tranquillo è quello che la seconda figlia non promuova alcuna azione perché le stanno bene le decisioni del padre.
In caso contrario, sia che il genitore abbia fatto testamento o che non lo abbia fatto, si deve ricostruire il patrimonio del "de cuius" rimettendo nel suo patrimonio tutte le donazioni, dirette o indirette, fatte ai legittimari o ai chiamati all'eredità, e si va a vedere se il valore di queste donazioni è all'interno del valore di 1/3 del valore complessivo della massa ereditaria. Perché questo è l'importo di cui il genitore può disporre liberamente, in questo caso, secondo il c.c. . Se si sfora l' importo si incomincia ad aggredire dalla donazione più recente per finire con la più vecchia.
Il genitore dovrebbe calcolare il valore della nuda proprietà e donare all'altra figlia denaro o immobili di valore identico, in modo da compensare le parti.
 

chiacchia

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Proprietario Casa
Il papà potrebbe ritirare tutti i soldi e fare le donazioni in liquidi poi con la parte sua che gli rimane aiuta a compare una proprietà a una figlia che se la intesta e la da al papà in comodato d'uso, se poi non si fida della figlia non credo che meriti l'aiutino in più.
 

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