vedovo ha due figlie grandi vuole comprare una casa per se stesso come prima casa ( unico immobile di sua proprietà) , E volesse fare in modo che la casa venga intestata a una sola delle due figlie qual è la quota di legittima che deve per forza riconoscere alla seconda figlia?
se uno vuole beneficiare delle agevolazioni prima casa si intesta a lui stesso la proprietà e non la intesta a terzi anche se di famiglia.
Questa persona potrebbe acquistare la casa intestando la nuda proprietà alla figlia prediletta, riservandosi l'usufrutto sulla casa medesima. Alla sua morte la figlia diventerebbe piena proprietaria.
Tuttavia questa manovra di intestare la nuda proprietà ad un legittimario (tale è la figlia) configura una donazione che va collazionata nel patrimonio del genitore quando si aprirà la sua successione.
Alla morte del genitore si aprono diversi scenari: il più tranquillo è quello che la seconda figlia non promuova alcuna azione perché le stanno bene le decisioni del padre.
In caso contrario, sia che il genitore abbia fatto testamento o che non lo abbia fatto, si deve ricostruire il patrimonio del "de cuius" rimettendo nel suo patrimonio tutte le donazioni, dirette o indirette, fatte ai legittimari o ai chiamati all'eredità, e si va a vedere se il valore di queste donazioni è all'interno del valore di 1/3 del valore complessivo della massa ereditaria. Perché questo è l'importo di cui il genitore può disporre liberamente, in questo caso, secondo il c.c. . Se si sfora l' importo si incomincia ad aggredire dalla donazione più recente per finire con la più vecchia.
Il genitore dovrebbe calcolare il valore della nuda proprietà e donare all'altra figlia denaro o immobili di valore identico, in modo da compensare le parti.