Da altri tuoi interventi mi pare di ricordare che hai acquistato l'appartamento a Roma quando ti sei trasferito per motivi di lavoro.
In questo caso l’agente mi ha detto che l’assegno della caparra viene dato subito al venditore, non resta in deposito dall’agente. In pratica mi chiamano se c’è una proposta (con assegno contestuale senza ritardi, vorrei precisare io nell’incarico), io ritiro l’assegno e firmo l’accettazione. L’unica incognita potrebbe essere un acquirente “burlone” che firmi un assegno scoperto. Visto che posso incassare subito, si potrebbe forse specificare nell’incarico: la proposta sarà considerata valida solo al buon esito dell’assegno, o qualcosa del genere.
Se la proposta d'acquisto prevede una condizione sospensiva relativamente al mutuo che deve chiedere il promissario acquirente, tu non puoi incassare l'assegno fino a quando la condizione si avvera.
A prescindere dall’intervento di @uva riguardo alle sospensive, che condivido, non puoi ritirare l’assegno al momento dell’accettazione , perché mancherebbe ancora un passaggio, per considerare concluso il contratto: cioè la comunicazione al proponente dell’avvenuta a tua accettazione.
Ok. Forse l’agente ha risposto alla mia domanda senza chiarire quel che giustamente fai notare e che in effetti è specificato anche nel loro modulo di Proposta d’acquisto (ne trovo un esempio che qualcuno ha messo online, supponendo che sia lo stesso modulo per tutta la rete): “euro … vengono versati alla firma della presente proposta assegno …con l’incarico di consegnarlo ad avvenuta conoscenza, da parte del proponente, dell’accettazione della presente proposta d’acquisto…” ecc.
