ccc1956

Nuovo Iscritto
Il DL 78/2010, art. 19 comma 14, quello qui richiamato, richiede solo ed esclusivamente la conformità catastale:
"Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari."

Il punto è che a te e a qualche altro tecnico fa comodo far passare per illecito tutto, perché così poi potete spillare un po' di soldi anche in quei casi dove non è necessario. La differenza è tutta lì: chi conosce bene cosa dice la legge e produce la dovuta documentazione, non ha nulla da temere. La maggior parte delle persone, invece, per una porta non rappresentata a dovere nella planimetria, si sente dire che c'è una non conformità o un abuso e che c'è la necessità dell'intervento del tecnico.

:daccordo::daccordo:
io ho chiuso una porta e aperto un'altra.....................prima di vendere mi hanno gia' detto che devo sanare.
costo: 1500 euro circa fra parcella e sanzioni.
mah.
 

gcaval

Nuovo Iscritto
io ho chiuso una porta e aperto un'altra.....................prima di vendere mi hanno gia' detto che devo sanare.
costo: 1500 euro circa fra parcella e sanzioni.
mah.

Detto così, senza conoscere la situazione, potrebbe sembrare che ti stiano "fregando", ma non conosco le carte e la situazione, quindi non posso giudicare. Consulta anche un altro tecnico. Magari vai con lui all'ufficio tecnico. Porta con te il testo, non tanto della legge, che dice poco, ma delle disposizioni attuative (Circolare n.2 del 2010 Agenzia del Territorio - riferimento ai paragrafi 3.d e 3.e).

La cosa è comunque molto controversa, c'è soprattutto un chiaro conflitto di interessi da parte dei tecnici, che vogliono a tutti i costi farsi pagare i lavori. Nel mio caso non c'era mai stato nessun lavoro eseguito, lo abbiamo dimostrato in perizia. Nemmeno abusi minori, né la necessità di adeguamento della planimetria. Nulla. Un primo tecnico consultato mi aveva chiesto 800 euro.
Ti sembra onesto, o quanto meno non è stato troppo superficiale? Alla fine con la scusa che devi vendere, si giustifica il fatto che devi pagare 800, piuttosto che 1500 euro per "sanare". E perché? Siamo sicuri che ci sia un abuso? Se si, sono il primo a chiedere che si sistemi tutto.

Comunque, Silvana, io tutta questa storia nemmeno la volevo tirare in ballo, visto che il tema era la professionalità del notaio. Poi mi trovo ad essere accusato di voler fregare l'acquirente dall'esperta ingegnere...
Va bene tutto, ma che almeno uno conosca le cose per giudicare...
 

elisabi

Membro Ordinario
Ed è per questo che dicevo che il notaio lo deve scegliere l'acquirente.

Per evitare che un notaio compiacente sorvoli su situazioni con difformità urbanistiche ovvero su abusi.
 

elisabi

Membro Ordinario
Non credo proprio che questo favorisca i tecnici, anche perchè di solito non vengono neanche interpellati.

La vera anomalia è la sconnessione che esiste tra catasto e comune.

L'acquirente di solito non lo sa, e si fida del fatto che il venditore sia obbligato a mettere a posto le cose in catasto.

Peccato che in catasto si possa presentare qualunque variazione alla planimetria, senza che questo implichi una corrispondente variazione in comune. E che se quindi c'e' una difformità urbanistica, ovvero un abuso, l'aggiornamento catastale non sana questa situazione.

Questo sicuramente non favorisce gli acquirenti, che non possono avere garanzia che l'immobile che stanno acquistando sia privo di abusi.

Avere un notaio di fiducia, che ti consigli di effettuare tutti i controlli prima del rogito, può evitare questo tipo di situazioni.
 

gcaval

Nuovo Iscritto
Punto primo:
il notaio è una figura di garanzia per entrambi, a prescindere da chi paga. Un notaio che assecondasse una qualsiasi delle parti sarebbe da denuncia. Ce ne sono di figure così? Probabile, come in tutti i mestieri e professioni, ma qui non si discuteva questo. Io non mettevo in discussione questo essere al di sopra delle parti, ma il modo di trattare i clienti e la disorganizzazione (cosa per altro lamentata da chi ha avviato la discussione, acquirente, a riprova che la cosa è trasversale).

Punto secondo:
nessun notaio si prende la responsabilità delle questioni tecniche, perché non ne è competente. Un notaio si affida, qualora rilevi situazioni anomale, alla perizia di un tecnico terzo. Se un notaio dovesse decidere se un immobile ha degli abusi o meno, starebbe sconfinando in un territorio non suo (a meno che non sia evidente anche ad un bambino). E le figure come la tua, a maggior ragione, non servirebbero a niente (così non è). Scegliere e pagare il notaio affinché consigli all'acquirente di farsi seguire da un tecnico mi sembra inutile e scontato. Il tecnico andrebbe interpellato sempre prima ancora di fare una proposta, non prima del rogito.


Punto terzo:
Peccato che in catasto si possa presentare qualunque variazione alla planimetria, senza che questo implichi una corrispondente variazione in comune. E che se quindi c'e' una difformità urbanistica, ovvero un abuso, l'aggiornamento catastale non sana questa situazione.

Verissimo, chi può negarlo. Ma questa cosa valeva anche prima del DL citato. E' la terza volta che lo ripeto. Qui non si sta discutendo di abusi, perché come ho già ampiamente chiarito, ho prodotto dovuta documentazione periziata da un tecnico terzo sul fatto che non ci sia stata mai alcuna modifica dell'immobile. Non intendo più ritornare sull'argomento, sta diventando noioso anche per chi legge. Se vuoi capire, buon per te, in ogni caso non è il tuo bene placet a confermarmi se avevo ragione o meno.

Il mio caso però non è un eccezione. L'Italia è certamente piena di abusi, e dove possibile, vanno assolutamente sanati (come detto, a prescindere dal DL in questione). Ma ci sono anche una marea di situazioni riguardanti immobili ante '67, magari dell'inizio secolo, che differiscono per chiari errori di disegno (la cosa va dimostrata) o perché in cantiere le misure delle planimetrie non sono state rispettate fedelmente (è appunto il caso di una porta spostata rispetto al disegno in planimetria, richiamato dalla circolare).
Su questo è anche un obbligo morale del tecnico spiegare al proprio cliente che la conformità dell'immobile continua ad esistere, fermo restando che non si tratta di un abuso.

In altri casi, lo spostamento anche di 20 cm di un tramezzo può determinare una superficie inferiore a quelle minime obbligatorie per legge e quindi costituire un abuso (la stanza non è più a norma, oppure è stato eliminato un antibagno, ecc.). Qui, meglio se in una perizia, verranno ravvisati gli abusi, che tra l'altro, negli esempi citati, non potranno nemmeno esser sanati, ma si dovrà ripristinare lo stato precedente.

Quindi, e concludo, ogni caso va visto con i suoi problemi specifici, e non si può sempre dire che ci sono abusi. E' disonesto! Da un tecnico non mi aspetto luoghi comuni da bar sport.
 

elisabi

Membro Ordinario
Guarda, io ho risposto alla tua affermazione iniziale in cui affermavi che:

"in base alle disposizioni attuative della circolare 2/2010 dell'Agenzia del Territorio sul DL 78/2010, che la planimetria era conforme, anche se non riproduceva fedelmente lo stato di fatto."

Questa è una contraddizione in termini: "Conforme" vuol dire uguale, con la stessa forma. Se non è fedelmente uguale, è difforme, cioè diverso. E questo è italiano. Una circolare non può dire il contrario, e infatti non dice questo.

Che poi si possa trattare di un errore, e che l'errore possa essere sanabile, è tutto un altro discorso. Ma la difformità resta.

Anche sull'ante '67 informati meglio. Non mi va di aprire un'altra discussione e non con te. Ma informati meglio.

Continua pure a insultare, evidentemente non hai modo piu' serio per fare valere le tue ragioni.
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Ripeto la raccomandazione di non litigare a livello personale.

Tutto questo casino deriva comunque da una legge fatta con i piedi, tanto per cambiare !
 

gcaval

Nuovo Iscritto
Dizionario Sabatini Coletti:

Conforme: • agg.
1 Di forma uguale a qlco. o a qlcu. SIN identico, simile: una riproduzione c. all'originale; copia c.
2 Che si modella su qlco.; che corrisponde, si accorda con qlco. SIN consono, confacente: comportamento c. al proprio ruolo; assol., che è compiuto secondo le regole: prassi non c.
3 mat. trasformazione, rappresentazione c., trasformazione del piano che conserva gli angoli
• prep. ant. Secondo, in conformità con qlco. • loc. prep. conforme a, corrispondente, in conformità a
• avv. conformemente, in modo c. • loc. prep. conformemente a, in maniera confacente: agirò c. alle direttive impartitemi
• sec. XIV

Come vedi le definizioni hanno diverse sfumature. Tra i sinonimi c'è "identico" e "simile". Per evitare interpretazioni fantasiose, l'Agenzia del Territorio ha chiarito con una circolare cosa vuol dire conforme in riferimento alla legge (posso certamente essere d'accordo con Silvana che abbia generato più problemi che vantaggi!).


Una circolare non può dire il contrario, e infatti non dice questo.
Ti ho addirittura riportato le frasi virgolettate, più di questo non posso fare (c'è l'esatto esempio della porta!). E' un problema tuo, mi spiace per te.



Che poi si possa trattare di un errore, e che l'errore possa essere sanabile, è tutto un altro discorso. Ma la difformità resta.
Ho capito che o sei in malafede, o proprio non riesci ad arrivarci. Tu parli di nulla, di cose ipotetiche. Io la cosa l'ho risolta, come ti ho per altro già spiegato. Ci sono i fatti contro le chiacchiere e le interpretazioni.
Non ho bisogno della tua approvazione, anche perché non mi torna niente in tasca. Invito solo tutti coloro si troveranno in situazioni simili a valutare bene le persone a cui affideranno le perizie.


Continua pure a insultare, evidentemente non hai modo piu' serio per fare valere le tue ragioni.
Io ho argomentato, non insultato. Dire a una persona che ignora un argomento, non è insultare. Semmai, dal primo tuo intervento, si potrebbe cogliere una "velata" insinuazione ad un mio atteggiamento disonesto. E' questo che non è accettabile, e vedo che, malgrado ti abbia più volte detto che tutto è risultato corretto, con perizia di un architetto terzo, e che addirittura si è rogitato, continui a perseverare nel tuo atteggiamento, senza aver visto uno straccio di documento. Ma questa cosa non ti insinua il dubbio che sei fuori strada?



Io a questo punto esco dalla discussione, ho ripetuto ad oltranza le stesse cose. In un forum non serve convincere tutti, soprattutto se questi si pongono con una malafede a priori. Chi legge si farà la sua idea, qualunque essa sia.
 

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