Infatti sono andato da un altro notaio e ho rogitato senza problemi.
La realtà dei fatti è che ti piace parlare di cose che non sai. Il DL 78/2010, art. 19 comma 14, quello qui richiamato, richiede solo ed esclusivamente la conformità catastale:
"Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti
devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità,
oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari."
La regolarità urbanistica, ovvero l'assenza di abusi, era requisito esistente anche prima di questo decreto.
Ma almeno leggi quello che scrivo o sto perdendo tempo? Ti ho già specificato che non c'erano abusi, documentati da una perizia di un architetto terzo. Ma evidentemente ti piace parlare senza conoscere le carte.
Il punto è che a te e a qualche altro tecnico fa comodo far passare per illecito tutto, perché così poi potete spillare un po' di soldi anche in quei casi dove non è necessario. La differenza è tutta lì: chi conosce bene cosa dice la legge e produce la dovuta documentazione, non ha nulla da temere. La maggior parte delle persone, invece, per una porta non rappresentata a dovere nella planimetria, si sente dire che c'è una non conformità o un abuso e che c'è la necessità dell'intervento del tecnico.
Ora qui il disonesto sono io (in riferimento al tuo primo intervento nei miei confronti), che produco tutta la documentazione + una perizia, o chi come te sostiene tesi fantasiose senza nemmeno aver visto un rigo di tale documentazione e sapere come è andata a finire la vicenda?
Ridi pure, ridi... ingegnere, invece di argomentare.