Salve a tutti,
venerdì scorso ho fatto una proposta di acquisto per un immobile presso un’agenzia immobiliare consegnando contestualmente all’agente immobiliare un assegno di € 5.000,00 con incarico di consegnarlo al venditore a titolo di caparra confirmatoria ad avvenuta conoscenza, da parte mia, della comunicazione dell’accettazione della proposta da parte del Venditore. Non dovendo chiedere un mutuo mi sono impegnato inoltre a versare € 10.000 entro e non oltre il 30/04/2022 con assegno non trasferibile intestato al Venditore a titolo di integrazione della caparra confirmatoria; in occasione di tale pagamento ci sarà data facoltà di sottoscrivere una scrittura ripetitiva del contratto preliminare già concluso a seguito dell’accettazione della proposta da parte del Venditore, al fine di aggiungervi eventuali elementi accessori non disciplinati nello stesso. La proposta da me sottoscritta infatti si perfezionerà in vincolo contrattuale (contratto preliminare) non appena avrò conoscenza dell’accettazione da parte del Venditore. Tutto ciò è scritto sulla proposta. La provvigione per l’agente immobiliare verrà versata in caso di conoscenza dell’accettazione della proposta di acquisto da considerarsi conclusione di contratto preliminare (così è scritto sul documento di riconoscimento provvigione per l’acquisto). Infine l’atto notarile verrà stipulato entro il 31/05/2022 (momento in cui verrà versato il saldo dell’importo proposto). Il termine di irrevocabilità della proposta d’acquisto è il 26/04/2022 compreso.
Il problema sorge in relazione all’APE, alla mia ignoranza in materia e alla mancata informazione da parte dell’agente immobiliare.
Sull’annuncio dell’appartamento su immobiliare.it la classe energetica dell’immobile era effettivamente indicata, ma una volta recatomi in agenzia mi è stato detto dall’agente che avevano indicato i dati dell’Ape precedente ormai scaduto. Quindi nella proposta d’acquisto da me firmata è scritto che l’immobile “non è dotato di certificazione energetica e che il Venditore si è impegnato a produrla in conformità alla vigente normativa” (senza che sia indicato un termine ultimo).
Purtroppo il giorno in cui ho firmato non ero a conoscenza del fatto che sul preliminare di vendita (che sarebbe di fatto già concluso a seguito dell’accettazione della proposta secondo quanto scritto sulla proposta stessa) dovrebbe essere inserita una clausola con la quale l’acquirente dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione comprensiva di certificazione in ordine alla certificazione energetica degli edifici (cosa che attualmente non ho ricevuto né riceverò nei prossimi sette giorni dato che la caldaia dell’appartamento non è dotata di libretto e non è allacciata alla rete del gas né provvista di elettricità) né tantomeno che in caso di mancata allegazione dell’attestato all’atto di compravendita le parti sono punite con la sanzione pecuniaria da 3.000 a 18.000 euro, dovuti in solido ed in parti uguali. Io non lo sapevo e l’agente immobiliare si è guardato bene dal dirmelo.
Eppure non sarebbe parte del suo lavoro dato che “in materia di responsabilità del mediatore, l'art. 1759, comma 1 c.c. impone al mediatore l'obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso”?
Inoltre l’agente immobiliare non sarebbe tenuto a fornire una copia dell’APE già in fase di trattativa e di proposta d’acquisto (così ho letto oggi online)? Per non parlare della scorrettezza di indicare in un annuncio di vendita dei dati non veritieri…
Quindi, se non ho capito male, in caso di accettazione della proposta mi troverei vincolato a non poter sottoscrivere un preliminare di acquisto ma a procedere con la sola registrazione della proposta d’acquisto (non volendo sottoscrivere di aver ricevuto dei documenti che nella realtà non ho ricevuto e non potendo passare direttamente al rogito perchè manca l'APE) ed a pagare altri 10.000 di caparra oltre alla provvigione dell’agenzia, senza avere data certa del rogito poichè non voglio rischiare la multa. Sarei quindi alla totale mercé della parte venditrice con tempi potenzialmente allungati e l’intermediario che potrebbe sparire poiché già pagato.
L’alternativa sarebbe quella di perdere i 5000 euro della caparra e i soldi della provvigione dell’intermediario.
Secondo voi, in virtù di queste mancanze da parte dell’agente immobiliare, posso ancora fare qualcosa?
Vedete delle vie di uscita che mi sfuggono?
Uno pensa di affidarsi a dei professionisti per non avere problemi e invece…
Grazie, Guido
venerdì scorso ho fatto una proposta di acquisto per un immobile presso un’agenzia immobiliare consegnando contestualmente all’agente immobiliare un assegno di € 5.000,00 con incarico di consegnarlo al venditore a titolo di caparra confirmatoria ad avvenuta conoscenza, da parte mia, della comunicazione dell’accettazione della proposta da parte del Venditore. Non dovendo chiedere un mutuo mi sono impegnato inoltre a versare € 10.000 entro e non oltre il 30/04/2022 con assegno non trasferibile intestato al Venditore a titolo di integrazione della caparra confirmatoria; in occasione di tale pagamento ci sarà data facoltà di sottoscrivere una scrittura ripetitiva del contratto preliminare già concluso a seguito dell’accettazione della proposta da parte del Venditore, al fine di aggiungervi eventuali elementi accessori non disciplinati nello stesso. La proposta da me sottoscritta infatti si perfezionerà in vincolo contrattuale (contratto preliminare) non appena avrò conoscenza dell’accettazione da parte del Venditore. Tutto ciò è scritto sulla proposta. La provvigione per l’agente immobiliare verrà versata in caso di conoscenza dell’accettazione della proposta di acquisto da considerarsi conclusione di contratto preliminare (così è scritto sul documento di riconoscimento provvigione per l’acquisto). Infine l’atto notarile verrà stipulato entro il 31/05/2022 (momento in cui verrà versato il saldo dell’importo proposto). Il termine di irrevocabilità della proposta d’acquisto è il 26/04/2022 compreso.
Il problema sorge in relazione all’APE, alla mia ignoranza in materia e alla mancata informazione da parte dell’agente immobiliare.
Sull’annuncio dell’appartamento su immobiliare.it la classe energetica dell’immobile era effettivamente indicata, ma una volta recatomi in agenzia mi è stato detto dall’agente che avevano indicato i dati dell’Ape precedente ormai scaduto. Quindi nella proposta d’acquisto da me firmata è scritto che l’immobile “non è dotato di certificazione energetica e che il Venditore si è impegnato a produrla in conformità alla vigente normativa” (senza che sia indicato un termine ultimo).
Purtroppo il giorno in cui ho firmato non ero a conoscenza del fatto che sul preliminare di vendita (che sarebbe di fatto già concluso a seguito dell’accettazione della proposta secondo quanto scritto sulla proposta stessa) dovrebbe essere inserita una clausola con la quale l’acquirente dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione comprensiva di certificazione in ordine alla certificazione energetica degli edifici (cosa che attualmente non ho ricevuto né riceverò nei prossimi sette giorni dato che la caldaia dell’appartamento non è dotata di libretto e non è allacciata alla rete del gas né provvista di elettricità) né tantomeno che in caso di mancata allegazione dell’attestato all’atto di compravendita le parti sono punite con la sanzione pecuniaria da 3.000 a 18.000 euro, dovuti in solido ed in parti uguali. Io non lo sapevo e l’agente immobiliare si è guardato bene dal dirmelo.
Eppure non sarebbe parte del suo lavoro dato che “in materia di responsabilità del mediatore, l'art. 1759, comma 1 c.c. impone al mediatore l'obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso”?
Inoltre l’agente immobiliare non sarebbe tenuto a fornire una copia dell’APE già in fase di trattativa e di proposta d’acquisto (così ho letto oggi online)? Per non parlare della scorrettezza di indicare in un annuncio di vendita dei dati non veritieri…
Quindi, se non ho capito male, in caso di accettazione della proposta mi troverei vincolato a non poter sottoscrivere un preliminare di acquisto ma a procedere con la sola registrazione della proposta d’acquisto (non volendo sottoscrivere di aver ricevuto dei documenti che nella realtà non ho ricevuto e non potendo passare direttamente al rogito perchè manca l'APE) ed a pagare altri 10.000 di caparra oltre alla provvigione dell’agenzia, senza avere data certa del rogito poichè non voglio rischiare la multa. Sarei quindi alla totale mercé della parte venditrice con tempi potenzialmente allungati e l’intermediario che potrebbe sparire poiché già pagato.
L’alternativa sarebbe quella di perdere i 5000 euro della caparra e i soldi della provvigione dell’intermediario.
Secondo voi, in virtù di queste mancanze da parte dell’agente immobiliare, posso ancora fare qualcosa?
Vedete delle vie di uscita che mi sfuggono?
Uno pensa di affidarsi a dei professionisti per non avere problemi e invece…
Grazie, Guido