StoredMask

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti!
Mi sono appena iscritto al forum, sto cercando aiuto per una situazione veramente spiacevole in cui mi trovo senza averne alcuna colpa.

Breve spiegazione. Ho venduto il monolocale dove vivo e ho acquistato una casa più grande dove andare a vivere. Nella casa vive la nonna della proprietaria, che secondo quanto mi venne detto a suo tempo era in procinto di andarsene a vivere in casa di riposo (ha 96 anni, ndr). Era la stessa nonna, durante le visite all'immobile, a cercare di convincerci a comprarla e a dirci che per lei era giusto andarsene.
Firmiamo il preliminare di acquisto in luglio. In agosto i venditori mi chiedono di firmarlo nuovamente per trascriverlo, così da evitare ogni problema futuro con la nonna: lo facciamo. Subito dopo la trascrizione, mi giunge raccomandata che mi informa che la nonna ha fatto causa alla nipote perché non se ne vuole andare: rivendica di avere maturato sulla casa il "diritto di abitazione". Ne parlo con i proprietari, che mi dicono che non c'è problema e che tutto si risolverà con una transazione tra la nonna e la nipote. Io intanto per precauzione mi prendo un avvocato. L'avvocato scopre che i proprietari stanno cercando di far nominare un tutore legale per la nonna: aspettiamo la nomina del tutore per capire come evolverà la situazione. Ora abbiamo scoperto che la nonna si è opposta alla nomina del tutore, che quindi non c'è. In più, la nonna invita sia la nipote sia me a una mediazione: io ho deciso, insieme al mio avvocato, di non andarci, dato che non c'entro nulla con le beghe tra la nonna e la nipote. L'avvocato dei venditori ha scritto una lettera al mio avvocato dicendo che le cose andranno per le lunghe e che quindi la scadenza prevista per il rogito (il 1 dicembre, ndr) non potrà essere rispettata; nella stessa lettera dice anche che io ho sempre saputo che c'era il problema della nonna e che quindi non c'è niente di strano in quel che sta capitando. Falsissimo: a me era stato detto che la nonna stava per andarsene, e d'altro canto il preliminare dice che la casa mi sarebbe stata consegnata entro il 1 dicembre libera da persone e cose.

La mia domanda è la seguente: devo o non devo fissare comunque il rogito, posto che so già che non si potrà rogitare? La mia fidanzata, che ha sentito un agente immobiliare suo amico, dice che se non fisso il rogito passo dalla parte del torto: devo comunque fissarlo e costringere i venditori a dire in quella sede che non possono tener fede agli impegni. Il mio avvocato, d'altro canto, mi dice che abbiamo già in mano tutte le carte che provano che io sono pronto a rogitare e che gli inadempienti sono loro: il mio avvocato ha scritto all'avvocato dei venditori sollecitandolo a rispettare gli impegni presi, e l'avvocato dei venditori ha risposto che non sono in grado di rispettarli. Questo è sufficiente.

Che ne pensate? Qualunque suggerimento per uscire dall'impasse e ben accetto.
Grazie per aver letto fin qui!
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Firmiamo il preliminare di acquisto in luglio. In agosto i venditori mi chiedono di firmarlo nuovamente per trascriverlo,

Solitamente quando si firma un Preliminare si fissa già, nello stesso, una data per il rogito.

Se tale data non è ancora passata procedi in tal senso e, in caso di non rispetto del termine da parte dei venditori procedi come prassi.
In funzione della natura della caparra tratterrai la stessa ed eventulamente procedi citando in causa per il recupero dei maggiori danni.

Hai già un legale che ti segue...affidati ad esso.
 

StoredMask

Membro Attivo
Proprietario Casa
Solitamente quando si firma un Preliminare si fissa già, nello stesso, una data per il rogito.

Se tale data non è ancora passata procedi in tal senso e, in caso di non rispetto del termine da parte dei venditori procedi come prassi.
In funzione della natura della caparra tratterrai la stessa ed eventulamente procedi citando in causa per il recupero dei maggiori danni.

Hai già un legale che ti segue...affidati ad esso.

La data è fissata nel preliminare in questi termini: entro il 1 dicembre. La mia domanda è: mi basta aspettare che passi il 1 dicembre o devo comunque fissare il rogito, andarci e non firmarlo perché la casa non è libera?

Grazie!
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Un Preliminare è un Contratto firmato da entrambi...ma per prassi la designazione del Notaio è fatta dal compratore.
 

StoredMask

Membro Attivo
Proprietario Casa
Un Preliminare è un Contratto firmato da entrambi...ma per prassi la designazione del Notaio è fatta dal compratore.

Il preliminare l'abbiamo firmato dal notaio, quindi è già stato designato. Però tecnicamente il rogito non è stato fissato: abbiamo solo quel "entro il 1 dicembre". Devo fissare il rogito, andarci e non firmarlo o mi basta aspettare che passi il 1 dicembre?

Grazie!
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
Solo per esperienza personale: la prima vendita della casa ereditata dai miei nonni è andata buca causa parte acquirente. C'era stato il cosiddetto compromesso con la caparra versata e la data del rogito. Il mio avvocato e il notaio mi hanno consigliata di andare all'appuntamento per il rogito: in tale se sede è stato preso atto che la parte acquirente non poteva adempiere ai suoi impegni.
Non so se a parti rovesciate (la parte acquirente sei tu e gli inadempienti sono i venditori ci si debba comportare nello stesso modo.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Subito dopo la trascrizione, mi giunge raccomandata che mi informa che la nonna ha fatto causa alla nipote perché non se ne vuole andare: rivendica di avere maturato sulla casa il "diritto di abitazione"
L'avvocato dei venditori ha scritto una lettera al mio avvocato dicendo che le cose andranno per le lunghe e che quindi la scadenza prevista per il rogito (il 1 dicembre, ndr) non potrà essere rispettata; nella stessa lettera dice anche che io ho sempre saputo che c'era il problema della nonna
In questa vicenda c'è qualcosa che non quadra.
Tu hai firmato un preliminare di vendita con la proprietaria, che si è obbligata a consegnarti la casa libera entro il 1 dicembre.
Le vicende della nonna non ti riguardano minimamente, a meno che, per questioni ereditarie, la nonna possa vantare qualche diritto sull’immobile.
Il diritto di abitazione non “si matura” con il tempo, ma si acquisisce per eredità, per sentenza, per contratto .
Non è chiaro questo punto, e sinceramente non si capisce perché vogliano ribaltare il problema su di te.
Onestamente faccio fatica a capire anche il tuo avvocato: o la nonna ha dei diritti sull’immobile, oppure ,se il 1 dicembre non ti vendono la casa libera i proprietari sono inadempienti, e pagheranno le conseguenze del loro inadempimento, come per qualsiasi contratto non rispettato.
Storie di tutori, case di riposo e altro (al di là della comprensione umana ) non sono fatti tuoi ,né spostano la questione.

Fissa l’appuntamento per il rogito, fai fare al notaio un verbale di quanto succede se non puoi comprare, poi seguirai le strade che la legge ti offre.
Ma se l’avvocato della venditrice ha già comunicato l'impossibilità a rogitare entro il 1 dicembre , salta il passaggio dal notaio e ,dopo il 1 dic. , manda una diffida ad adempiere .
Se non vogliono storie qualcosa si muoverà.

Ma la nonna cosa c’entra?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non so se mi è sfuggito qualcosa, ma di chi è la proprietà? La nonna che diritti ha sull'immobile e da dove le sono pervenuti? Ovviamente se quest'ultima ha dei diritti e non ha sottoscritto il contratto, non verrei che lo stesso fosse irregolare.
 

StoredMask

Membro Attivo
Proprietario Casa
Solo per esperienza personale: la prima vendita della casa ereditata dai miei nonni è andata buca causa parte acquirente. C'era stato il cosiddetto compromesso con la caparra versata e la data del rogito. Il mio avvocato e il notaio mi hanno consigliata di andare all'appuntamento per il rogito: in tale se sede è stato preso atto che la parte acquirente non poteva adempiere ai suoi impegni.
Non so se a parti rovesciate (la parte acquirente sei tu e gli inadempienti sono i venditori ci si debba comportare nello stesso modo.

È proprio questa la nostra preoccupazione. Io so già che i venditori non sono in grado di rispettare gli impegni perché il loro avvocato ce l'ha detto, seppur indirettamente. Il mio avvocato dice che non serve andare al rogito, ma da altre parti mi giunge parere contrario e non so cosa fare!

In questa vicenda c'è qualcosa che non quadra.
Tu hai firmato un preliminare di vendita con la proprietaria, che si è obbligata a consegnarti la casa libera entro il 1 dicembre.
Le vicende della nonna non ti riguardano minimamente, a meno che, per questioni ereditarie, la nonna possa vantare qualche diritto sull’immobile.
Il diritto di abitazione non “si matura” con il tempo, ma si acquisisce per eredità, per sentenza, per contratto .
Non è chiaro questo punto, e sinceramente non si capisce perché vogliano ribaltare il problema su di te.
Onestamente faccio fatica a capire anche il tuo avvocato: o la nonna ha dei diritti sull’immobile, oppure ,se il 1 dicembre non ti vendono la casa libera i proprietari sono inadempienti, e pagheranno le conseguenze del loro inadempimento, come per qualsiasi contratto non rispettato.
Storie di tutori, case di riposo e altro (al di là della comprensione umana ) non sono fatti tuoi ,né spostano la questione.

Fissa l’appuntamento per il rogito, fai fare al notaio un verbale di quanto succede se non puoi comprare, poi seguirai le strade che la legge ti offre.
Ma se l’avvocato della venditrice ha già comunicato l'impossibilità a rogitare entro il 1 dicembre , salta il passaggio dal notaio e ,dopo il 1 dic. , manda una diffida ad adempiere .
Se non vogliono storie qualcosa si muoverà.

Ma la nonna cosa c’entra?

Sono perfettamente d'accordo sul fatto che io non c'entro niente e infatti non andrò alla mediazione a cui la nonna mi invita. Secondo il mio avvocato, la nonna mi coinvolge perché è convinta (o almeno spera) di avere maturato su quella casa il "diritto di abitazione" (alternativamente parla anche di "usucapione", non so a che titolo). Nell'atto di citazione nei confronti della nipote, la nonna dice che a suo tempo fu lei (la nonna) a comprare la casa e a intestarla alla nipote, che all'epoca era solo una studentessa, e che vi fu tra di loro un accordo secondo cui la nonna avrebbe potuto vivere indefinitamente nella casa. Solo che quell'accordo non è mai stato in qualche modo ufficializzato o trascritto e infatti non viene mai tirato in ballo dall'avvocato della nonna: forse era solo un accordo verbale. Abbiamo appena controllato lo stato dell'immobile e l'unica trascrizione presente è il mio preliminare.

Io adesso voglio solo essere sicuro di non fare errori e di poter richiedere la restituzione della caparra (raddoppiata) per inadempienza da parte del venditore. Venditore che sta cambiando le carte in tavola nel momento in cui afferma che io sapevo fin dall'inizio che c'era il "problema nonna". No: io sapevo che la nonna stava per andarsene e che l'appartamento mi sarebbe stato dato libero da persone e cose, come recita il preliminare.

Non so se mi è sfuggito qualcosa, ma di chi è la proprietà? La nonna che diritti ha sull'immobile e da dove le sono pervenuti? Ovviamente se quest'ultima ha dei diritti e non ha sottoscritto il contratto, non verrei che lo stesso fosse irregolare.

La proprietà è della nipote, come spiego qui sopra. La nonna rivendica un fantomatico "diritto di abitazione", ma non credo abbia possibilità di provarlo. Resta però il fatto che non ha lasciato la casa, né ha intenzione di farlo, e io ovviamente non voglio comprarmi la casa con la nonna dentro.

Grazie a tutti!
 

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