Mi riferivo ad altri utenti.
in questo forum, periodicamente vengono riproposte le problematiche legate con il proliferare delle muffe in abito domestico, per cui c'è una certa assuefazione nelle risposte.
Secondo: gli "opening post" sovente sono lacunosi di informazioni. Nel tuo caso particolare solo in un secondo tempo hai integrato il caso dicendo che sei già passata dalla Mediazione con esito per te positivo.
Il nostro proprietario avrebbe dovuto pulire a sue spese i muri interessati, pitturare ed attivarsi con il condominio affinché i lavori deliberati a Maggio 2019 iniziassero, questo a Gennaio 2020.
Il dare in affitto un appartamento con i muri puliti (cioè senza muffe) è un "must" a carico del proprietario. Invece l'invito ad attivarsi presso il condominio per accelerare l'inizio dei lavori preventivati suona un pò come un contentino per la parte lesa: con il Covid, ed il boom dei lavori in facciata per il superbonus, i lavori sono stati procrastinati di parecchio: per esempio non si trovano ponteggi. Tanto è vero che, notizia del giorno, si parla di procrastinare la scadenza del fine lavori dal dicembre 2022 al dicembre 2023; e questo sarebbe il secondo spostamento.
Il tuo post inizia termina con questa domanda:
Possiamo chiedere i danni per averCi fatto vivere in dei locali non salubri, nonostante le nostre richieste?
a questa domanda posso solo risponderti dicendo: come la pensa il giudice? e che tipo di domande porrà al suo consulente (CTU) per dirimere la questione.
Penso, da tecnico che frequenta le aule giudiziarie, molto dipenda dal fatto di stabilire se il proprietario di casa fosse a conoscenza delle cattive prestazioni del proprio appartamento già al momento della stipulazione del contratto di affitto o se, se ne è accorto solo dietro tua segnalazione. Nel primo caso c'è senz'altro dolo.
Se l'edificio è tutto così il comune dovrebbe togliere l'abitabilità. Non credo che facendo il cappotto, cioè impedendo la trasmittanza termica verso l'esterno, e installando le finestre a taglio termico, per impedire la dispersione verso l'esterno, facciano sparire il problema della muffa. Ho seguito diversi casi di edifici costruiti dopo il 2000, che hanno ottenuto la certificazione di classe A+ che hanno avuto problemi di muffa sia nei ponti termici, sui pavimenti sui muri e non solo perimetrali esterni.
Vedi il problema dell'umidità si risolve definitivamente creando gli intonaci interni delle tamponature in grado di assorbire il vapore acqueo che l'aria cede all' intonaco quando questa, arrivando a contatto con il muro, raggiunge la temperatura di rugiada per la nuova temperatura.
Poi ai voglia ad arieggiare, o a dormire con le finestre aperte, o a usare litri di candeggina, o a non stendere i panni in casa o a non usare la pentola a pressione.