Gugli

Membro Attivo
Nel caso in cui all'interno del testamento sia stata aggiunta una parola per cui un determinato immobile uscirebbe dall'asse ereditario perchè verrebbe legato a due dei quattro figli e che se da un accertamento sommario venisse riscontrato essere anche palesemente di mano estranea alla calligrafia del defunto, secondo voi si potrebbe impugnare il testamento e chiedere l'indegnità a succedere, anche previa perizia di grafonomia ?
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ciao gugli
L'art. 620 prescrive quanto si deve fare per la pubblicazione del testamento, per contestare quanto da te descritto occorre farlo presente al notaio e se pubblica lo stesso l'art 606 prevede l'impugnazione per diffetto di forma.
Ciao salves
 

Gugli

Membro Attivo
il testamento è stato regolarmente pubblicato e nella pubblicazione il notaio ha solo evidenziato che le parole sono state aggiunte al di sopra della linea e niente di più
ma quelle parole che legano un immobile sono in contrasto con le ultime volontà del testatore che dice di voler lasciare i suoi beni citati nel testamento in parti uguali tra i quattro figli (quindi senza legati)
allora mi domando ma il notaio non se ne è accorto della discrepanza ???
ha dato valore al legato infatti il geometra che lavora per lui ha presentato la dichiarzione di successione con il legato...
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Mi sembra che sei costretto ad agire in vie giudiziali, altrimenti devi accettare quello che hanno fatto come pubblicazione testamento e dichiarazione di successione.
 

Gugli

Membro Attivo
l'alterazione del testamento potrebbe essere un atto per cui potrebbe essere richiesta l'indegnità a succedere per i beneficiari
mi spiego meglio se vado in giudizio potrei chiedere l'annullamento della postilla del legato l'individuazione dei responsabili e relativa richiesta di indegnità, magari in sede penale?
 

erwan

Membro Assiduo
esatto: a questo punto tutto dipende dall'esito della perizia calligrafica.
potresti cominciare con il chiedere un parere preliminare ad un esperto...
 

Gugli

Membro Attivo
ho contattato un esperto che dovrebbe fare una perizia preliminare ...
mi riferisce che l'ideale sarebbe consultare l'originale del testamento ma questo è depositato dal notaio che tiene per la controparte (suoi clienti....!) e che lo stesso potrebbe rifiutarsi di mettere a disposizione la documentazione per una perizia che abbia un significato
allora mi chiedo è vero che il notaio può opporsi alla "visita" nel suo studio privato di un esperto ?
o meglio può il mio avvocato chiedere preliminarmente al giudice di intimare al notaio il deposito dell'originale in tribunale per consentire la perizia anche se non è attivato ancora il ricorso?
il mio timore è che siano garantite tante spese e poche garanzie di successo...
c'è qualcuno che ha esperienza in proposito?
 

erwan

Membro Assiduo
con "parere preliminare" intendevo proprio qualcosa basato sulla semplice fotocopia: a seconda di quel che ti dice fai partire l'impugnazione e il notaio produrrà l'originale al consulente tecnico d'ufficio nominato dal giudice.
chiaramente se il gioco vale la candela, cioé se il patrimonio ereditario giustifica l'iniziativa...
 

Gugli

Membro Attivo
si tratta di un immobile che ha un valore di circa 300 mila euro e che sarebbe destinato a dileguarsi nelle mani di due dei fratelli, direi che merita...anche solo per il valore di 1/4...!
ma quello che mi chiedevo fantasticando un pò è che nel caso venga individuato il o i responsabili dell'alterazione (che se ricordo bene in caso di condanna sarebbero puniti da 6 mesi a tre anni di reclusione ...art. 485 c.p. FALSITA' in scrittura privata) ammettendo l'accertamento del giudice circa le responsabilità in capo ai beneficiari del bene a seguito postilla apocrifa, cosa accade se uno chiede l'indegnità ...
devono restituire solo quel bene o tutta la loro quota dell'asse ereditario che prevede altri beni in successione legittima?
e poi, i beni eventualemnete restituiti vengono ridistribuiti nella legittima? quindi io mi prendo la briga di accollarmi gli oneri del ricorso spese avvocato e perito e ci guadagna anche chi non fa un bel nulla? ad esempio l'altro fratello?
 

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