fino più di un decennio fa nelle maggior parte delle controversie le spese legali venivano compensate tra le parti. Questo avveniva con grande "rosicamento" della parte vincitrice, sia attrice che resistente, nel giudizio. Tanto è vero che l'addebitamento delle spese processuali e legali veniva considerato come una specie di "onta" che sconsigliava alla parte soccombente di ricorrere in appello.
Quindi da un decennio in qua anche la magistratura ha cambiato atteggiamento riconoscendo alla parte vincitrice (attrice o resistente) il risarcimento delle proprie spese legali. In poche situazioni riconosce la compensazione delle spese legali e di giudizio.