Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Scusami Griz ma non so se la Conservatoria è tenuta a controllare la continuità in quanto non avrebbe dovuto trascrivere neppure la successione di mio padre del 2015. Eppure lo ha fatto
la Conservatorie dei Rgistri Immobiliari è un ente pubblico destinato a registrare la proprietà di case e terreni. Se tu hai presentato la successione tramite notaio, o tramite la dichiarazione sostitutiva presso l' Agenzia della Entrate, stai tranquillo che dopo un pò di tempo la notizia è stata registrata in Conservatoria.

La sequenza in questo momento dell'appartamento Fol. X Part. Y SUB Z è; 1995 A vende a B ; 1996 C vende a D; 2015 B a E per successione
come fcevano nel 1995 A) e C) ad avere gli stessi identificativi catastali? Era una comunione?
 
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Gianco

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Il problema si è verificato o sull'accatastamento fatto da C o nell'atto fra C e D. Lo devono risolvere questi due perché il loro subalterno è errato in quanto esisteva già ed identificava la tua proprietà.

La dichiarazione di successione va presentata all'ufficio del registro che la trasmette alla conservatoria dei RR.II. per la pubblicazione con la trascrizione. Una copia della successione va presentata all'agenzia del territorio con la domanda di voltura, distinta per comuni e per catasto terreni e catasto fabbricati.
 
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alfietto

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Prima del nostro atto del 1995 non esisteva nessun altro atto x cui il nostro è il primo. La confusione è nata perché non vi erano planimetrie all'epoca.
Prima del 1995 sotto quel sub vi erano ttascritte solo denuncie di successione di quell'altra linea ( C per intenderci ) ma, essendo solo atti fiscali, non fanno testo nel discorso della continuità delle trascrizioni.
È così?
 

Luigi Criscuolo

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Prima del nostro atto del 1995 non esisteva nessun altro atto
non è possibile che in quella data presso la Conservatoria di Salerno non ci fosse alcuna registrazione: tutto il territorio è stato censito non esiste terreno che non sia stato attribuito o ad un privato o ad un ente pubblico; diverso è il discorso degli immobili perché se uno costruisce abusivamente una casa la Conservatoria non lo può sapere (ma il Comune, che deve vigilare sul proprio territorio, sì). Con la prima registrazione del 1995 ci deve essere un atto di provenienza dell'unità immobiliare, altrimenti il notaio come ha individuato con certezza l'immobile oggetto di compravendità?
 

Gianco

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Professionista
Potrebbe essere che il vicino abbia acquistato il suo immobile, erroneamente, indicato nell'atto con lo stesso subalterno di proprietà di alfietto, all'epoca del padre. In tal caso se ne dovrebbe trovare traccia anche nella visura catastale storica.
Hai provato ad incaricare un geometra di fare le ricerche necessarie? A mio parere l'inghippo dovrebbe essere di facile soluzione.
 

alfietto

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L'atto di provenienza è citato. Si tratta di un atto di mia nonna ( controparte Iacp) del 72 che non riporta i dati catastali .Idem x il vicino con un atto del 85. Cmq il CTU ha ricostruito il tutto attraverso i confini
 

Gianco

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Professionista
Si tratta di un atto di mia nonna ( controparte Iacp) del 72 che non riporta i dati catastali .Idem x il vicino con un atto del 85.
Non riesco a credere che si siano stipulati atti senza indicare i dati catastali degli immobili interessati. L'avrei capito in un compromesso dove, al limite, si possono indicare gli immobili con la sua posizione ed i confinanti.
Hai provato ad incaricare un geometra di fare le ricerche necessarie?
Resto in attesa di una risposta.
 

alfietto

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Proprietario Casa
È proprio così ; il CTU ha concluso che non è dato sapere il criterio adottato nella distribuzione dei sub. Tuttavia il sub è nostro perché trascritto prima
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Si tratta di un atto di mia nonna ( controparte Iacp)
qui c'è l'inghippo. Successe una cosa quasi identica a mio padre assegnatario di una casa Gescal a Milano: quando alla fine degli anni '70 estinse il debito si trovò a risolvere il problema dell'incrocio delle pertinenze: le cantine assegnate sulla carta non corrispondevano a quelle che da sempre avevano altri proprietari. Inoltre il complesso costituito da tre palazzi con ciascuno 3 scale per un totale di 90 assegnatari aveva solo il n.° Foglio ed il n.° di particella i subalterni mi sembra furono assegnati con un unico atto essendo unica la richiesta degli assegnatari di diventare proprietari. Unico notaio ed unico geometra che curarono il tutto.
 

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