Cio

Membro Attivo
Buongiorno,

per l'acquisto di una cantina dal valore di 11.000 euro il notaio mi ha preventivato circa 2100 euro tra imposte, parcella e IVA (tutto compreso).
Ammontando tali spese notarili a circa il 20% del valore dell'immobile, chiedo riscontri in merito.
La notaia ha parlato di un imposta da 1100 Euro che va a penalizzare soprattutto le compravendite di immobili di relativamente basso valore. Mi potete confermare ?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La notaia ha parlato di un imposta da 1100 Euro che va a penalizzare soprattutto le compravendite di immobili di relativamente basso valore. Mi potete confermare ?
Sì. L'imposta di registro proporzionale non può comunque essere inferiore a 1.000 euro. Le imposte ipotecarie e catastali sono in misura fissa, pari a 50 euro ciascuna.
 

Cio

Membro Attivo
Grazie, nemesis.....quindi i rimanenti mille euro sono per la parcella del notaio e per l'IVA....ti sembrano in linea con il mercato degli onorari notarili, considerato il basso valore del bene immobile oggetto della compravendita ?
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Grazie, nemesis.....quindi i rimanenti mille euro sono per la parcella del notaio e per l'IVA....ti sembrano in linea con il mercato degli onorari notarili, considerato il basso valore del bene immobile oggetto della compravendita ?
Di cosa ti meravigli??? E' la libera professione...dove di libero vi è solo la parcella mentre per i cittadini la parola libertà si trasforma in una selva di obblighi e impedimenti. Tuttavia non sfuggo alla domanda su cui ho già postato questa riflessione:
A) se la parcella è rapportata al valore si dovrebbe poter ottenere una forma di listino (che alcuni notai l'hanno già fatto...) e quindi più facilmente comprensibile e accettata dal fruitore...
B) se la parcella è rapportata alla complessità (= più tempo...innanzitutto...) invece...non cambia molto...
perchè rogitare due alloggi allo stesso piano di un edificio dove uno con valore superiore per una stanza in più in termini di complessità sono pari e a questo punto il notaio preferirà il rapporto parcella-valore..
se al contrario, come nel caso qui sollevato, il valore è basso mentre la complessità è quasi pari anche a quella di un alloggio, il notatio opterà per essa. Ed è l'altro aspetto della Libera professione. Qpq.
 

griz

Membro Storico
Professionista
che i notai lavorino per poco, non lo dico ma se facciamo bene i conti in tasca a questo:
compenso compreso IVA e spese € 1.000
spese per visure e voltura catastale circa 100€ = 900
IVA 22%, rimangono € 737 nelle quali sono comprese gestione del repertorio, spese generali dello studio (dipendenti, affitto, ecc,) e di studio per gestione dell'atto e tutte le pratiche burocretiche relative
forse non è così caro
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
E' la libera professione...dove di libero vi è solo la parcella mentre per i cittadini la parola libertà si trasforma in una selva di obblighi e impedimenti.
Questa è la solita solfa di coloro che pensano che la somma pagata al professionista sia tutto guadagno.

quindi i rimanenti mille euro sono per la parcella del notaio e per l'IVA..
allora 1000 - 22% = 780 euro su questa somma il professionista ci paga: l'iscrizione all'ordine, la cassa di previdenza pensionistica, l'assicurazione professionale, il costo dell'ufficio e delle utenze, l'IRPEF, l'Irap ecc.. ecc... se va bene gliene rimangono meno della metà.
Ecco perché è molto diffuso il nero tra i professionisti (sopratutto tra gli avvocati).
Ma non solo i diplomati e laureati. Il collobaratore domestico, filippino, che viene da me 4 ore alla settimana qualche anno fa mi ha chiesto se lo potevo licenziare, ma lui sarebbe continuato a venire a lavorare da me, per non pagare le tasse (perché facendo il cumulo di tutte le entrate, lavora 9 ore al giorno per 6 giorni la settimana, gli era venuto un botto di tasse da pagare ed il commercialista gli aveva suggerito di proporre dove faceva meno ore di lavorare in nero). Gli ho risposto di no perché il rischio che correvo era elevato rispetto al risparmio che avevo e gli ho suggerito di far dichiarare meno ore al datore di lavoro dove andava tutti i giorni e così ha fatto.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La crisi del mercato immobiliare ha toccato tutti coloro che operano nel campo. A Cagliari i notai hanno ridotto all'essenziale il numero dei dipendenti e sul fronte dei prezzi applicati si stanno facendo concorrenza al ribasso. Lo stesso avviene fra i professionisti tecnici fra i quali si verifica sempre di più trovare un laureato fare il lavoretto del diplomato per recuperare i soldi per la pizza del sabato o la discoteca. Certamente chi ha famiglia ed uno studio tecnico da mandare avanti ha dei costi imprescindibili, per cui non può reggere la concorrenza.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Questa è la solita solfa di coloro che pensano che la somma pagata al professionista sia tutto guadagno.


allora 1000 - 22% = 780 euro su questa somma il professionista ci paga: l'iscrizione all'ordine, la cassa di previdenza pensionistica, l'assicurazione professionale, il costo dell'ufficio e delle utenze, l'IRPEF, l'Irap ecc.. ecc... se va bene gliene rimangono meno della metà.
Ecco perché è molto diffuso il nero tra i professionisti (sopratutto tra gli avvocati).
Ma non solo i diplomati e laureati. Il collobaratore domestico, filippino, che viene da me 4 ore alla settimana qualche anno fa mi ha chiesto se lo potevo licenziare, ma lui sarebbe continuato a venire a lavorare da me, per non pagare le tasse (perché facendo il cumulo di tutte le entrate, lavora 9 ore al giorno per 6 giorni la settimana, gli era venuto un botto di tasse da pagare ed il commercialista gli aveva suggerito di proporre dove faceva meno ore di lavorare in nero). Gli ho risposto di no perché il rischio che correvo era elevato rispetto al risparmio che avevo e gli ho suggerito di far dichiarare meno ore al datore di lavoro dove andava tutti i giorni e così ha fatto.
Non ho mai sostenuto che tutta la parcella sia tutto guadagno...sarebbe una sciocchezza estrema da parte di uno come me che ha lavorato per quasi 45 anni a gomito stretto con professionisti
di tutte le categorie, compresi i notai e gli avvocati. Le mie lamentele in genere sono contro il Legislatore che licenzia le leggi con modalità
"ballerine" che spesso producono iniquità per la moltitudine dei cittadini-contribuenti e che, guarda caso, diventano privilegi per pochi.
Ora io posso e voglio accettare sia l'iniquità per me, sia il privilegio per
gli avvocati e i notai ma possibilmente con dei limiti di decenza per il rispetto di un superiore valore etico che dovrebbe essere sempre tenuto in debito conto. Un solo esempio che interessa maggiormente il nostro sito: la procedura per lo sfratto potrebbe e dovrebbe ridursi all'essenziale a tre o massimo quattro passaggi...invece sembra che siano una decina...con le conseguenze che ben conosciamo...Alla prossima. QPQ.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto