Caro dumas, sarai mica un notaio?
Cerco di spiegarmi meglio, intanto per quanto riguarda il discorso
verifiche.
Innanzitutto, CHIUNQUE può andare in Conservatoria e spendere un sacco di soldi facendo ispezioni, ma da lì a saperle fare le verifiche... passano anni!
Il fatto è che (per lo meno in Toscana)
di solito un notaio non va personalmente a fare gli accertamenti, ma li fa fare ad una persona competente di sua fiducia (interno od esterno allo studio), che normalmente ha una formazione tecnica.
Infatti detti accertamenti necessitano anche di una conoscenza tecnica che spesso il notaio può non possedere, visto che ha già un settore di competenza vastissimo di cui preoccuparsi.
Quindi, se ti rivolgi ad un tecnico
competente, probabilmente risparmi tempo e soldi; questo
per le verifiche.
Dopo essersi documentati sulla situazione dell'immobile e sulle possibilità a disposizione, allora è giustissimo consultare il notaio che potrà indicare i giusti passi per tutelarsi, per non incorrere in problemi futuri etc.,etc.
Inoltre, quello che non mi torna è che un preliminare trascritto mi pare non abbia senso per cautelarsi da un'ipoteca volontaria a garanzia di mutuo.
O meglio, il preliminare trascritto ha la stessa importanza con o senza l'ipoteca volontaria.
Piuttosto mi sembra importante preparare bene il preliminare per fare in modo che i venditori non ricevano mai più di quanto dovrà rimanere loro ad affare concluso, cioè per fare un esempio se l'immobile lo paghi 100 e il mutuo residua a 70, gli dai 15 al preliminare e al rogito 15 ai venditori e 70 alla banca che ti quietanza l'estinzione.