Effettivamente abbiamo allargato la discussione approfondendola ancora di più. Il dato centrale verteva sui poteri conferiti all'amministratore e sui relativi doveri che gli incombono. Ora, se possiamo noi condomini deferirlo al giudizio della magistratura perché non ha ottemperato ai doveri di legge, ovvero eseguire le delibere votate in sede assembleare, tanto più la coscienza dovrebbe mordergli perché portata allo scoperto dalle direttive di legge. Qui si intromette JacO che ricorda a tutti quali comandamenti divini l'amministratore ha calpestato. Con la sua naturale verve, fa risalire il peccato commesso dall'amministratore alla presenza in Roma del Papa, in quanto a detta sua se fosse presente anche in altri stati, gli individui appartenenti a questi perderebbero la loro moralità per avvicinarsi alla nostra che e' nettamente più superiore proprio perché nella nostra nazione e tra le sue fila milita gente come JacO. Santa pazienza mi tocca sempre tradurre in una lingua più comprensibile queste persistenti incomprensioni lessicali tra le diverse zone del nostro amato Paese