No, non è così , la legge http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1967-08-06;765!vig stabilisce all'art.18 gli standards urbanistici rispondenti ai m2 di parcheggi per ogni costruzione, e solitamente già questi erano sufficienti per dei parcheggi, poi con la legge Tognoli http://www.notariato.it/it/primo-piano/studi-materiali/studi-materiali/parcheggi/210-12-c.pdf sono stati cambiati gli standards da rispettare.Per quanto riguarda la discrepanza tra posti auto e unità immobiliari non credo che 30 anni fa ci fosse un obbligo che a ciascun appartamento doveva essere attribuito un posto auto (non so neanche ora).
Oggi come oggi quando si progetta si deve tener conto di quest'ultima, che comunque ha influenzato ad esempio la legge regionale piemontese, poi come sempre succede in edilizia si cambiano un pochino gli indici ma la sostanza rimane quella
Come fai ad acquistare l'uso scusa? allora al massimo puoi parlare di parcheggi NON riservati, quindi non legati alla proprietà immobiliare, ma ceduti come standards urbanistici ed è una cosa diversa.Da quanto detto hanno acquistato l'uso
Bisogna vedere cosa è scritto nel vecchio atto di provenienza ma anche cosa dice il regolamento condominiale visto che è stato depositato, non puoi non guardare tutto, eventualmente se il notaio rileva delle incongruenze tra i vecchi atti lo segnala nel nuovo non attribuisce arbitrariamente, ma avvalendosi della capacità di un tecnico libero professionista esamina l'esistente con gli atti amministrativi , concessioni e catasti ed insieme cercano di districare la matassa sempre nell'interesse generale ossia della corrispondenza effettiva tra l'esistente ed il dichiarato.Inoltre come ultimo punto di riflessione sui possibili errori commessi, se il notaio lo sceglie il compratore qui ne abbiamo due