SALVE!
Chiedo cortesemente a tutti Voi di potermi aiutare a capire chi ha ragione in questa situazione che segue.
Il problema fondamentale è capire se posso mettere degli oggetti davanti casa mia, lato cortile interno, sul marciapiede che è di mia proprietà e non è transitabile da terzi; il marciapiede, uscendo da casa mia al cortile comune è largo un metro ed lungo quanto la mia proprietà.
Preciso: casa mia è tipo cascinale, che aderisce a parti comuni, ma non è un condominio.
Affianco a me, abita una famiglia, che ha l’ingresso unico e principale, dal citato cortile comune, distante circa un metro dalla porta del mio garage, dato che le nostre proprietà sono attaccate e distinte tra loro.
Innanzi a detto garage, solo nel periodo invernale, deposito pedane e legname vario tutto ben accatastato, che solitamente taglio sul marciapiede, quasi giornalmente, per destinazione caminetto.
Oltre la prevedibile cura di ripulitura, vi sono giorni in non deposito nulla.
Adesso, la mia detta vicina di casa adiacente al garage, lamenta che le roviniamo l’estetica di casa sua, continuando a depositare le nostre pedane che accatastiamo al massimo di due colonne da 2mt di altezza.
Quindi mi ha chiesto di non mettere nulla fuori sul marciapiede antistante il –mio- garage.
Per ora mi sono comportare in modo diplomatico…ed ho cercato di farle capire che il garage è occupato da altre cose….ma Devo “obbedire” ? ,
Quale azione giuridica può effettuare per avere “soddisfazione” contro di noi, pur non essendo una sua proprietà e di fatto non le arreca alcun danno e non le ingombra nulla?
Allego un disegno esplicativo in jpg.
Chiedo cortesemente a tutti Voi di potermi aiutare a capire chi ha ragione in questa situazione che segue.
Il problema fondamentale è capire se posso mettere degli oggetti davanti casa mia, lato cortile interno, sul marciapiede che è di mia proprietà e non è transitabile da terzi; il marciapiede, uscendo da casa mia al cortile comune è largo un metro ed lungo quanto la mia proprietà.
Preciso: casa mia è tipo cascinale, che aderisce a parti comuni, ma non è un condominio.
Affianco a me, abita una famiglia, che ha l’ingresso unico e principale, dal citato cortile comune, distante circa un metro dalla porta del mio garage, dato che le nostre proprietà sono attaccate e distinte tra loro.
Innanzi a detto garage, solo nel periodo invernale, deposito pedane e legname vario tutto ben accatastato, che solitamente taglio sul marciapiede, quasi giornalmente, per destinazione caminetto.
Oltre la prevedibile cura di ripulitura, vi sono giorni in non deposito nulla.
Adesso, la mia detta vicina di casa adiacente al garage, lamenta che le roviniamo l’estetica di casa sua, continuando a depositare le nostre pedane che accatastiamo al massimo di due colonne da 2mt di altezza.
Quindi mi ha chiesto di non mettere nulla fuori sul marciapiede antistante il –mio- garage.
Per ora mi sono comportare in modo diplomatico…ed ho cercato di farle capire che il garage è occupato da altre cose….ma Devo “obbedire” ? ,
Quale azione giuridica può effettuare per avere “soddisfazione” contro di noi, pur non essendo una sua proprietà e di fatto non le arreca alcun danno e non le ingombra nulla?
Allego un disegno esplicativo in jpg.