Mi intrometto da profano...esperto...Ho vissuto un caso analogo.
Nel condominio in alta valle Susa, il mio garage gode di una posizione invidiabile perchè posizionando per comodità o altro
l'automobile davanti allo stesso non impedisco le manovre di accesso e di uscita agli altri 16 condomini. L'amministratore pro tempore interpellato mi rispose: è il suo spazio vitale che nessuno può occupare...tranne lei...e non ostacolando gli altri si può tollerare anche se, in punta di diritto, è uno spazio comune che per particolare bisogno (trasloco...ecc....) potrebbe giustificare un "richiamo" allo sgombero. Ora dopo trenta anni un nuovo condomino mi ha redarguito in base sia al principio generale sia al fatto che sono ben visibili i cartelli condominiali col divieto di sosta. Ed io a malincuore
gli ho dato ragione pur avendo ottenuto da lui una sosta temporanea:
un conto sono due o tre ore, un conto notte e giorno a gogò...Come
attuavo io. Adesso ritornando alla catasta di legno in esame credo che
il postante possa ottenere solo la provvisorietà temporale della sosta che, all'italiana, può iniziare dai tre o quattro giorni fino al mese,mese e mezzo con: "sig.ra Vicina ha ragione...vedrà che pian pianino la sposto nel posto giusto. Mi conceda solo un pò di tempo..."
Quando si riconosce un torto, sia pure a denti stretti, si ottiene spesso
qualcosa in più che non col braccio di ferro. Io credo che gli esterni degli immobili, indipendentemente dal titolo proprietario, abbiano più limiti degli interni che da profano non sono in grado di indicare.
L'ultima parola a
@Gianco e...colleghi...Grazie. Quiproquo.