Gatta

Membro Attivo
Bella discussione.
Per esprimere un parere legale occorrerebbe conoscere il contenuto della proposta d'acquisto sottoscritta.
Ma,in linea di massima,direi che,fermo restando che la proposta non ha sin qui trovato accettazione,l'alienante è sempre libero di modificare il prezzo convenuto con l'Agenzia.
Attendiamo,pertanto,di conoscere il contenuto del documento,attesochè l'argomento è ritenuto importante.
Gatta
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Dico la mia non per polemizzare ma per arricchire il dibattito ammesso che come dice giustamente dice Jrogin andrebbero verificati i contenuti del mandato "de quo"

Comunque permettetemi di fare delle riflessioni di carattere generale rispetto alla forma dei mandati utilizzati comunemente e che temo coincidere con quello di cui stiamo parlando (cancellando i nomi Moon potrebbe inviarcene copia)
In linea generale il mandante (proprietà Bianchi) ed il mandatario (agenzia Verdi) stipulano un contratto e si coobbligano in questo senso:
Io Verdi ti dò incarico di vendere il mio immobile a 100.000,00; Tale incarico vale dal 1.4.2010 al 30.6.2010 salvo tacito rinnovo di altri tre mesi ( vado a braccio ma mi pare che le clausole vessatorie non consentano una durata superiore a 6 mesi continuativi). Pertanto se mi venderai al prezzo indicato ti riconoscerò il 3%. ( ovviamente se mi porterai un potenziale acquirente per 90.000 potrò tranquillamente declinare l' offerta visto che cio' contrasta con gli accordi assunti nel mandato)
Io agenzia, invece, mi impegno durante la valenza del mandato a cercare un compratore, ma se in tale periodo (spendendo risorse e tempo) lo troverò a quelle condizioni che tu mi hai indicato ossia a 100.000, 00 (e per cui sarò adempiente) e tu invece di accettare ti tirassi indietro mi dovrai comunque pagare una somma a titolo di risarcimento (che spesso è pari alla provvigione pattuita) perchè a quel punto l'inadempiente sei tu.
Credo che siate d'accordo con me che un contratto di questo genere non fà una grinza.

Dimostrare eventuali " truffe" ( l'unica possibile : che Verdi sia in combutta in maniera occulta con un "socio-compagno di merende" lucrando a monte sulla provvigione, e a valle -dopo aver fatto comperare al socio la casa a sottoprezzo- dividere il guadagno da rivendita) o quant'altro pare francamente difficile da dimostrare se non impossibile.

Se invece si volesse imputare la negligenza nello operato della stima , la strada è ancora una volta decisamente in salita: l'agente potrebbe eccepire la soggettività dei criteri di stima fra l'altro eseguita in un particolare momento di fiacca etc.

Ecco perchè consigliavo diplomatiche "buone maniere" nella richiesta di revisione del prezzo
 

ralf

Nuovo Iscritto
Rispondo a Jrogin... e nel tuo caso come è andata a finire?
non bene, abbiamo dovuto arrivare adaccordi che non ci sono particolarmente piaciuti.:rabbia::rabbia: Ma Propit non ha delle agenzie da proporre che nel caso non si comportino correttamente ne veniamo a parlare sul forum?
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Dico la mia non per polemizzare ma per arricchire il dibattito ammesso che come dice giustamente dice Jrogin andrebbero verificati i contenuti del mandato "de quo"..........................

Condivido le riflessoni di Ennio Alessandro.:daccordo:

Aggiungerei come altro spunto di riflessione:
da quanto tempo è in essere l'incarico di vendita? Me lo domando perchè se fosse valido da qualche mese, mi chiederei perchè l'agenzia non è ancora riuscita a vendere l'immobile pur essendo, a detta di Moon, ad un prezzo del 30% da quello che è il suo valore. Ma siamo proprio sicuri che il valore "reale" se così si può dire è il più alto? Chia ha fatto la seconda valutazione?:domanda::domanda:
 

ralf

Nuovo Iscritto
scusate holetto tutto l'argomento e la cosa che più lascia stupefatti è che un proprietario sia così vincolato e non possa decidere delle proprie cose con serenità. Poniamo che due coniugi mettano in vendita un immobile, litigano, non vogliono più vendere cosadebbono fare pagare una montagna di soldi ad una agenzia? Anche altri argomenti del forum vertono su queste strane situazioni, possibile non ci sia una via tranquilla per vendere una casa? Allora ben venga la proposta di Gianna, portiamo nomi e cognomi su propit
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Poniamo che due coniugi mettano in vendita un immobile, litigano, non vogliono più vendere cosa debbono fare pagare una montagna di soldi ad una agenzia? Anche altri argomenti del forum vertono su queste strane situazioni, possibile non ci sia una via tranquilla per vendere una casa? Allora ben venga la proposta di Gianna, portiamo nomi e cognomi su propit
La soluzione stà nel leggere bene i contratti perchè una volta sottoscritti comportano degli oneri e degli obblighi vicendevoli . Se per esempio i due coniugi ordinassero una vettura e poi litigano e per questo la macchina non la voglioni piu', il concessionario che fa? Se la tiene in groppa lui ?
 

Gatta

Membro Attivo
Ho letto il contratto.
In effetti è ben blindato,verosimilmente congegnato dal legale dell'Agenzia.
Non vedo scappatoie o clausole eccessivamente onerose o vessatoriie (cfr.artt.1341,1342cc).
Pertanto concordo con Giacomelli:"Scaduto il contratto,scappa a gambe levate".
Gatta
 

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