probabilmente si tratta di una comunione ereditaria: Tizio e Caio sono eredi dell'unico proprietario del palazzo e del cortile. Qualcuno, il mono proprietario o i due eredi, ha venduto, o affittato, gli appartamenti concedendo ai proprietari/affittuari il diritto di parcheggio nel cortile. Il problema sorge sulle dimensioni dei posti macchina che dovrebbero essere riportati in planimetria con le loro misure, sugli atti di cessione/acquisto delle proprietà. Se all'epoca della creazione del condominio c'erano per esempio 6 posti macchina, a mio parere, è illegittimo aumentare la capienza degli spazi di parcheggio a scapito delle dimensioni originarie degli stalli assegnati o con riduzione di manovra. Se da un appartamento ne sono stati ricavati due, il posto macchina deve rimanere uno solo: saranno i due proprietari che se la giocano o faranno a turno oppure il diritto di parcheggio rimane in capo ad uno solo dei due.
Infine, anche se si tratta di una area privata, ci dovrebbe essere il regolamento edilizio comunale che stabilisce quante macchine ci possono stare in un cortile condominiale.
grazie per la risposta, ma riguardo il mio quesito dello spazio di manovra? io non ho voce in capitolo? quindi chiunque può parcheggiare anche creando forti difficoltà e tamponamenti e l'amministrazione non può imporre divieti ? Io in quanto titolare di diritto su proprietà altrui sono non credo di non poter avere voce in capitolo
 
scusa ma tu hai scritto

quindi qualche voce i condomini l'hanno avuta.
forse la situazione è tanto complessa da non farmi essere chiaro nell'esposizione: la domanda principale è se io ho diritto di non farmi parcheggiare a meno di 3 metri di manovra. L'amministratore non mi da indicazioni in merito, coprendosi dietro il fatto che il condominio è privato e non condominiale
 
forse la situazione è tanto complessa da non farmi essere chiaro nell'esposizione
infatti scrivi
L'amministratore non mi da indicazioni in merito, coprendosi dietro il fatto che il condominio è privato e non condominiale
comunque ti ho già risposto nel mio intervento precedente. La proprietà ha accettato una servitù (quella di lasciar parcheggiare le auto ad un determinato numero di condomini) senti un avvocato se è possibile che il proprietario del cortile modifichi fisicamente e strutturalmente la servitù creando disagio ad un utilizzatore della servitù.
P.S. Può darsi che il giudice sentito il suo CTU giudichi i 3,0 metri dietro al tuo posto macchina sufficienti per fare manovra.
 
infatti scrivi

comunque ti ho già risposto nel mio intervento precedente. La proprietà ha accettato una servitù (quella di lasciar parcheggiare le auto ad un determinato numero di condomini) senti un avvocato se è possibile che il proprietario del cortile modifichi fisicamente e strutturalmente la servitù creando disagio ad un utilizzatore della servitù.
P.S. Può darsi che il giudice sentito il suo CTU giudichi i 3,0 metri dietro al tuo posto macchina sufficienti per fare manovra.
grazie per l'attenzione ! cordialmente
 
La mia auto è un normalissima utilitaria, e nonostante ciò ho spazio di manovra inferiore a 3 metri

Difficile capirsi senza essere sul posto o visionare una pianta/disegno.
Se hai uno spazio pari alla misura della tua auto + ulteriori 3 metri...il parcheggio è solitamente possibile con qualche manovra.

Inutile che tormenti l'amministratore...che non è uno "sceriffo del FarWest"... unico suo compisto gestire l'amministrazione condominiale.

Se il Rogito dei tuoi genitori diporta un Diritto di parcheggio...allora hai un valido titolo...ma se non precisa una specifica area è come una pistola scarica.
Gli errori sono stati incrementati con le modifiche al RdC.
 
Tutti i parcheggi regolarmente accatastati devono apparire in un elaborato planimetrico ed ognuno deve avere una sua dimensione lineare, ricavabile dalla relativa planimetria. Dall'elaborato puoi ricavare le dimensioni dello spazio di manovra. Ovviamente eventuali variazioni di consistenza dei singoli posti auto presuppongono una operazione poco seria. Tutto ciò premesso, il problema ed i relativi chiarimenti te li può risolve solo un tecnico, "topo di catasto", detto per far capire che uno che non è pratico non risolve niente.
 

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