Dai per scontato che la proprietà della fossa sia esclusiva di una sola palazzina; il che non sembra dichiarato da nessuna parte: anzi. Il nostro Andrea si chiede appunto se siano condominiali o esclusive:
con tutta franchezza non ho mai visto un sistema di smaltimento di reflui condominiale costituito da fosse biologiche, cioè da strutture indipendenti, che servono esclusivamente coppie di unità immobiliari.
E' come se in una palazzina di due piani fuori terra, con tre o quattro scale, le singole colonne di scarico venissero considerate condominiali anziché di proprietà di chi se ne serve. Se si dovesse rompere la colonna di scarico utilizzata dai condomini del lato sinistro della scala B la riparazione o sostituzione sarà a carico dei due condomini che la usano, non di tutti i condomini della scala B né tanto mento a carico di tutti i condomini della palazzina.
Non ho scritto io che non esiste il RdC o comunque non c'è in esso alcun riferimento sulla proprietà e sulla manutenzione delle fosse biologiche.
Se il progetto prevedeva la fossa biologica in un punto dell' area comune residenziale che poi è stata assegnata in uso esclusivo ad un condomino che non se ne serve, viene instaurata una servitù di scarico.
Il chiusino deve essere conforme all'utilizzo e deve rispondere alle norme UNI EN124.
Se il chiusino è omologato solo per il transito pedonale il proprietario, o assegnatario, del fondo deve assicurarsi che le auto non ci passino sopra, altrimenti paga la rottura. Ma se il chiusino è omologato per il transito veicolare e si rompe, o si dimostra che è transitato un mezzo di peso superiore alla sua portanza, oppure se si rompe viene sostituito dagli utilizzatori. Che fino a due anni prima della rottura ci fosse un intenso passaggio, per me, ha poca rilevanza.