Salve a tutti mi chiamo Isabella, ho 26 anni una bimba di 2 anni e sono sposata da 4 anni. Spero possiate aiutarmi a rispondere ai mille dubbi che assillano quotidianamente la mia testa.
Comunque inizio ad esporvi il mio problema. Sei anni fa ho ereditato da mia madre l'abitazione della mia infanzia. Ho pensato di affittarla dato che per accudire mia madre malata ero rimasta senza lavoro.A distanza di anni e con l'arrivo della nostra piccola, è sopraggiunta la necessità di mio marito di avere uno studio più grande per la sua attività in precedenza sistemato in quella che ora è la cameretta della bimba. Mio marito ora utilizza l'ingresso di casa (4mq) per ricevere i clienti e la situazione è diventata sempre più disagiata. Quindi con l'avvicinarsi della prima scadenza del contratto d'affitto abbiamo visto la necessità di liberare l'abitazione perchè ne possa usufruire mio marito dato che pagare un affitto altrove sarebbe troppo oneroso per la famiglia. Come per legge abbiamo inviato disdetta con raccomandata con ricevuta di ritorno 7 mesi prima della scadenza. Alla scadenza gli inquilini non hanno lasciato l'abitazione quindi il mio avvocato gli ha intimati bonariamente di lasciare libera la casa con lettera alla quale hanno risposto di non aver mai ricevuto disdetta .
Siamo partiti con lo sfratto e loro hanno continuato nonostante la ricevuta di ritorno firmata a dire prima di non aver ricevuto nulla, poi di aver ricevuto busta vuota. Abbiamo provato anche la mediazione ma non si sono presentati. Dopo due anni dalla partenza dello sfratto finalmente il giudice si è espresso condannandoli al pagamento del totale delle spese legali e alla liberazione della casa entro 30gg.
Non solo non hanno liberato casa ma a quanto dicono, vogliono procedere con l'appello con sospensiva di sfratto. Hanno sempre pagato l'affitto. Hanno smesso di pagare subito dopo la sentenza di sfratto.
Lo sfratto esecutivo è stato sentenziato i primi del mese scorso. Il nostro avvocato ha già inviato precetto e decreto ingiuntivo e sono trascorsi più di 10gg e stavamo partendo con l'ufficiale giudiziario. Il loro avvocato si è fatto sentire per dire che è partita con l'appello ma non è stato ancora notificato nulla. Inoltre l'avvocato loro ha detto che hanno chiesto la sospensiva perchè esistono una serie di motivazioni che impediscono loro di lasciare la casa, serie di motivazioni che non ha voluto dire al telefono dicendo al nostro avvocato che le leggerà quando gli arriverà l'appello. E nel frattempo se non arriva noi che facciamo con l'ufficiale giudiziario? Sta di fatto che il nostro avvocato ha rimandato il tutto alla prossima settimana per aspettare questa notifica.
Ora voi vi chiedete quali sono i dubbi che mi assillano? Semplice non avendo grazie a Dio mai avuto una causa non ho idea di come funzioni queste cose e la domanda che nasce spontanea è: "Quanto conviene fare un appello per uno sfratto esecutivo ottenuto anche con rito breve?"
Inoltre leggendo un pò online ho letto che per ottenere la sospensiva devono sussistere gravi motivi ma non ho trovato niente che indichi quali possa essere questi motivi. Potete illuminarmi?
Nono so se può esservi utile ma vi presento i miei inquilini: Lei, 50 anni impiegata pubblica amministrazione con contratto 20h, intestataria del contratto di affitto, Lui, 60 anni, non so se lavora, so solo che è il Presidente di un'associazione di difesa civile nel mio paese ma quello dovrebbe essere volontariato. Hanno un bimbo di 10 anni. Lui ha avuto un infarto 3 anni fa quindi ha problemi di cuore ma credo che per fare il presidente di quel tipo di associazione stia abbastanza bene. Durante lo sfratto avevano anche provato a dire davanti al giudice che lui era malato di cuore ma il giudice lo guardò e disse che non era una scusa plausibile per non andarsene e poi penso che l'avrebbero già usata.
Comunque non so se lui risulta residente in quella casa nonostante ci viva e non so se sono sposati in quanto non ho idea se lui ha ottenuto o meno il divorzio dalla prima moglie.
Ok, lo so che ora mi odiate per tutta la pappardella che vi ho scritto ma volevo essere più chiara possibile per spiegarvi bene la situazione.
Spero in una vostra risposta che possa alleviare un pò l'ansia che mi da tutta questa situazione
Vi ringrazio in anticipo.
Isabella
Comunque inizio ad esporvi il mio problema. Sei anni fa ho ereditato da mia madre l'abitazione della mia infanzia. Ho pensato di affittarla dato che per accudire mia madre malata ero rimasta senza lavoro.A distanza di anni e con l'arrivo della nostra piccola, è sopraggiunta la necessità di mio marito di avere uno studio più grande per la sua attività in precedenza sistemato in quella che ora è la cameretta della bimba. Mio marito ora utilizza l'ingresso di casa (4mq) per ricevere i clienti e la situazione è diventata sempre più disagiata. Quindi con l'avvicinarsi della prima scadenza del contratto d'affitto abbiamo visto la necessità di liberare l'abitazione perchè ne possa usufruire mio marito dato che pagare un affitto altrove sarebbe troppo oneroso per la famiglia. Come per legge abbiamo inviato disdetta con raccomandata con ricevuta di ritorno 7 mesi prima della scadenza. Alla scadenza gli inquilini non hanno lasciato l'abitazione quindi il mio avvocato gli ha intimati bonariamente di lasciare libera la casa con lettera alla quale hanno risposto di non aver mai ricevuto disdetta .
Siamo partiti con lo sfratto e loro hanno continuato nonostante la ricevuta di ritorno firmata a dire prima di non aver ricevuto nulla, poi di aver ricevuto busta vuota. Abbiamo provato anche la mediazione ma non si sono presentati. Dopo due anni dalla partenza dello sfratto finalmente il giudice si è espresso condannandoli al pagamento del totale delle spese legali e alla liberazione della casa entro 30gg.
Non solo non hanno liberato casa ma a quanto dicono, vogliono procedere con l'appello con sospensiva di sfratto. Hanno sempre pagato l'affitto. Hanno smesso di pagare subito dopo la sentenza di sfratto.
Lo sfratto esecutivo è stato sentenziato i primi del mese scorso. Il nostro avvocato ha già inviato precetto e decreto ingiuntivo e sono trascorsi più di 10gg e stavamo partendo con l'ufficiale giudiziario. Il loro avvocato si è fatto sentire per dire che è partita con l'appello ma non è stato ancora notificato nulla. Inoltre l'avvocato loro ha detto che hanno chiesto la sospensiva perchè esistono una serie di motivazioni che impediscono loro di lasciare la casa, serie di motivazioni che non ha voluto dire al telefono dicendo al nostro avvocato che le leggerà quando gli arriverà l'appello. E nel frattempo se non arriva noi che facciamo con l'ufficiale giudiziario? Sta di fatto che il nostro avvocato ha rimandato il tutto alla prossima settimana per aspettare questa notifica.
Ora voi vi chiedete quali sono i dubbi che mi assillano? Semplice non avendo grazie a Dio mai avuto una causa non ho idea di come funzioni queste cose e la domanda che nasce spontanea è: "Quanto conviene fare un appello per uno sfratto esecutivo ottenuto anche con rito breve?"
Inoltre leggendo un pò online ho letto che per ottenere la sospensiva devono sussistere gravi motivi ma non ho trovato niente che indichi quali possa essere questi motivi. Potete illuminarmi?
Nono so se può esservi utile ma vi presento i miei inquilini: Lei, 50 anni impiegata pubblica amministrazione con contratto 20h, intestataria del contratto di affitto, Lui, 60 anni, non so se lavora, so solo che è il Presidente di un'associazione di difesa civile nel mio paese ma quello dovrebbe essere volontariato. Hanno un bimbo di 10 anni. Lui ha avuto un infarto 3 anni fa quindi ha problemi di cuore ma credo che per fare il presidente di quel tipo di associazione stia abbastanza bene. Durante lo sfratto avevano anche provato a dire davanti al giudice che lui era malato di cuore ma il giudice lo guardò e disse che non era una scusa plausibile per non andarsene e poi penso che l'avrebbero già usata.
Comunque non so se lui risulta residente in quella casa nonostante ci viva e non so se sono sposati in quanto non ho idea se lui ha ottenuto o meno il divorzio dalla prima moglie.
Ok, lo so che ora mi odiate per tutta la pappardella che vi ho scritto ma volevo essere più chiara possibile per spiegarvi bene la situazione.
Spero in una vostra risposta che possa alleviare un pò l'ansia che mi da tutta questa situazione
Vi ringrazio in anticipo.
Isabella