Se, come sembra l'inquilino gode del gratuito patrocinio, in caso di vittoria, anche in appello da parte tua, lui non verserà un euro per spese legali. E tu dovrai pagare gli onorari ed i rimborsi spese del tuo avvocato.
Non stiamo di certo parlando di gente indigente, infatti, hanno sempre pagato puntualmente tutti i canoni di locazione. Lei come ho anche specificato sopra ha un lavoro nella pubblica amministrazione a tempo indeterminato, e ho saputo anche che è stata promossa di grado Istruttore amministrativo Contabile C2 con 25h di contratto lavorativo. Comunque se avessero avuto gratuito patrocinio e, come dice lei, non sarebbero costretti a pagare onorari e rimborsi non crede che il loro avvocato lo avrebbe già fatto presente nel momento in cui è pervenuto loro decreto ingiuntivo?
Uhhmmm difficile che un giudice sbatta fuorin un infartuato se ivi residente.
Se hai i codici fiscali dei residenti nel tuo appartamento fa una verifica catastale per sapere se hanno altri immobili ad uso abitativo....
Come ho già specificato non so se lui è ivi residente ma anche se fosse l'infarto è avvenuto 3 anni fa, all'epoca ha avuto i suoi giorni di malattia. Lui ha ripreso il suo lavoro/volontariato come Presidente di questa associazione, abbastanza importante e finanziata anche dalla provincia (di cui preferirei non fare nome) però posso garantire che qualche mese fa quando abbiamo avuto problemi con il maltempo e anche altri avvenimenti tipo sbarchi di clandestini durante un temporale lui era lì ad aiutare. E' anche uscito sul giornale. Non credo quindi che sia invalido tale da non poter prendere un telefono, chiamare una ditta di traslochi e cambiare casa
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Per quanto riguarda la verifica catastale per quanto riguarda Lei ho già provveduto perché ero in possesso di codice fiscale. Lei è proprietaria di 1/3 con i suoi fratelli, dell'abitazione in cui attualmente vive la seconda moglie di suo padre. Uno dei suoi fratelli è già entrato in possesso della sua parte dividendo la casa.
Lui non ho codice fiscale ma dovrebbe essere proprietario di una casa in un comune lontano 25 km e dove ora vivono la ex moglie e i figli entrambi maggiorenni.
Gentile Sig.ra Elisabetta,
Mi immedesimo nella Sua sitazione e comprendo tutta la la preoccupazione per la vicenda che sarà ancora lunga.
Mi permetto dire, anche se ormai troppo tardi, che qualcuno doveva consigliare altra soluzione al Suo caso: cioè, se Suo marito aveva necessità di uno studio, trovava un piccolo locale ed il fitto lo portava pure in riduzione del reddito.
Forse si aveva un guadagno e non si affrontavano spese e tante amarezze. Savepac.
Gentile signore, le posso assicurare che è stata ponderata come possibilità ma mio marito necessita di uno studio per poter acquistare sua attrezzatura (ora purtroppo si trova appoggiato a terzi) quindi dovendo lui essere anche concorrenziale ha un guadagno davvero esiguo.
Abbiamo dato un'occhiata in giro cercando una stanza in affitto di almeno 25/30mq ma le posso assicurare che non si trova nulla a meno di 350/400 euro in termini di affitti commerciali
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Loro ora pagano 335 euro al mese inclusi aumenti istat per una casa di 140mq con 30mq di giardino avanti e 50mq di giardino dietro abbiamo pensato che sarebbe stato meglio rinunciare a questa esigua sommetta per avere un maggiore guadagno lavorativo e magari attuare dei lavori di ristrutturazione in una parte della casa, che non utilizzerà come studio per poi destinarla in futuro a casa vacanze.