carlo e.m. ricci
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ribadisco la domanda: perché la moglie non ha presentato la denuncia di successione? anche se non c'erano altri cespiti, l'esistenza dell'abitazione obbligava a presentare la successione per trascrivere la proprietà in conservatoria e volturarla in catasto! parlare di ingenuità non è affatto convincente, perché la moglie ha commesso comunque una omissione che le si ritorce contro! se la figlia avesse venduto l'abitazione anche prima dei dieci anni, il terzo in buona fede (dalle visure non sarebbe infatti emerso nulla) avrebbe acquistato senza alcun problema (proprio perché non poteva sapere che una possibile erede non aveva esercitato i suoi diritti). ciò detto non appare possibile poter riaprire i giochi oltre il limite dei 10 anni (accettazione tacita), proprio perché altrimenti verrebbe meno la cosiddetta certezza del diritto. l'unica via di scampo per la moglie potrebbe essere quella di sostenere di aver accettato tacitamente l'eredità (pur senza presentare la successione) poiché ha continuato a possedere il bene oltre il termine dei 3 o 4 mesi previsti dal c.c. ma, anche accettando questa tesi, è indubbio il fatto che, morto il marito, l'abitazione per legge andava comunque in proprietà alla figlia per il 50%. ma la realtà è che l'abitazione non è caduta in successione perchè è stata donata prima della morte del marito e la moglie, non manifestando alcuna volontà "possessoria" o "petitoria" ha implicitamente accettato l'avvenuta donazione.