Se ho ben capito all'ordine del giorno dell'assemblea c'era solo la voce "Revoca o sostituzione dell'amministratore" più "Varie ed eventuali", è così ?
Se è così non si potevano deliberare spese ingenti riguardo ad un argomento che non fosse all'OdG. Avreste solo potuto aggiungere nella voce "Varie ed eventuali" la decisione di affidare all'amministratore la ricerca di un tecnico per una perizia. Anche se non c'è scritto niente, questo non comporta conseguenze perché per affidargli l'incarico con relativa spesa occorre un'altra assemblea e una specifica delibera.
Alla prossima assemblea eleggete un presidente che non sia l'amministratore e se dovete discutere della ristrutturazione mettete l'argomento all'ordine del giorno. Poi il segretario verbalizzerà quello che dice il presidente, non quello che dice l'amministratore.
 
Ma se Pitagora è un inquilino come mai stava nella riunione condominiale? poi caro Pitagora nessuno ti obbliga a firmare oppure io scriverei: dal vebale manca la decisione cosi, cosi ecc. e poi firma.
Ma poi che centra l'acquedotto?
 
e poi pretende che chi ha fatto il segretario e il presidente lo vada a firmare. Quindi che posso fare?
Rifiutarti di firmare il verbale (per inciso è la firma del presidente che conta).

Vale comunque quanto spiegato da @mapeit :

-all'ordine del giorno non vi era la questione dei lavori da fare o di se e quale tecnico nominare.

, richiesta da quasi la metà dei proprietari
"Quasi" non è maggioranza.
 
Se ho ben capito all'ordine del giorno dell'assemblea c'era solo la voce "Revoca o sostituzione dell'amministratore" più "Varie ed eventuali", è così ?
Se è così non si potevano deliberare spese ingenti riguardo ad un argomento che non fosse all'OdG. Avreste solo potuto aggiungere nella voce "Varie ed eventuali" la decisione di affidare all'amministratore la ricerca di un tecnico per una perizia. Anche se non c'è scritto niente, questo non comporta conseguenze perché per affidargli l'incarico con relativa spesa occorre un'altra assemblea e una specifica delibera.
Alla prossima assemblea eleggete un presidente che non sia l'amministratore e se dovete discutere della ristrutturazione mettete l'argomento all'ordine del giorno. Poi il segretario verbalizzerà quello che dice il presidente, non quello che dice l'amministratore.
Non pretendo che sia messo a verbale una delibera che in effetti non c'è stata e non era all'ordine del giorno. Ma di verbalizzare la promessa fatta dall'amministratore di iniziare ad affrontare un problema e magari chiedere chi può essere il professionista migliore per tale scopo e magari chiedere dei preventivi. Perché, non so se è chiaro, ma nell'ultima assemblea si è nominato un segretario e un presidente in quanto era all'ordine del giorno la sua revoca, altrimenti sarebbe venuto, avrebbe fatto firmare le presenze, avrebbe chiacchierato nel caos assembleare più assoluto con urla e schiamazzi da parte di tutti i presenti e fine dell'assemblea. Nei giorni seguenti avrebbe scritto il verbale comodamente nel suo studio e avrebbe chiamato qualcuno per firmarlo. Le sembra un modo corretto di svolgere un'assemblea? Purtroppo io ho acquistato questo appartamento, poi dandolo in affitto, e mi ci sono trovato in questo casino che a quanto pare procede da anni con la complicità dei condomini.
 
Pitagora per come hai scritto ho capito che l'amministratore alla riunione non era presente perché si discuteva della sua revoca?

Comunque le regole sono che: l'amministratore convoca l'assemblea perché l'ho ritiene necessario o perché lo richiedono i condomini ecc.
Nella convocazione ci deve essere l'ordine del giorno ossia quello che è o sono le problematiche, in fine varie ed eventuali che sono argomenti da tenere presente o fare presente che si discuteranno in seguito.
La convocazione va recapitata tramite raccomandata o PEC o a Mano obbligatoriamente.
Il presidente viene nominato al momento che deve controllare se gli inviti sono stati recapitati a tutti con regolarità, controllare lo svolgimento della riunione e solo alla fine firma, il segretario serve solo a scrivere e basta, senza firmare.
Il presidente e alcuni condomini o tutti se voglio, devono firmare il verbale seduta stante per essere sicuri che quanto scritto, dopo la lettura, rispetti quello che si è deciso non il giorno dopo, il giorno dopo l’amministratore dovrà inviare una copia del verbale sempre in forma tracciabile e gli assenti dalla data che ricevono la copia possono opporsi a quanto deciso entro 30 gg tramite il tribunale altrimenti zitti e subiscono.

Detto questo leggi qualcosa, visto che sei proprietario ti devi istruire partendo da:

CODICE CIVILE: LIBRO III DELLA PROPRIETÀ TITOLO VII DELLA COMUNIONE

Dall’Art.1100​

All’Art.1139​

Sono anche importante questi ultimi

DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DEL CODICE CIVILE E DISPOSIZIONI TRANSITORIE



Dall’Art.61​

All’Art.72​

Se cerchi su internet trovi tutto, all’inizio ti sembrerà noioso ma poi ti appassionerai a avrai modo di tirare le orecchie all’amministratore e ai condomini.
Altrimenti zitto e subisci come gli altri, mi dispiace ma è la dura realtà
 
Non pretendo che sia messo a verbale una delibera che in effetti non c'è stata e non era all'ordine del giorno. Ma di verbalizzare la promessa fatta dall'amministratore di iniziare ad affrontare un problema e magari chiedere chi può essere il professionista migliore per tale scopo e magari chiedere dei preventivi. Perché, non so se è chiaro, ma nell'ultima assemblea si è nominato un segretario e un presidente in quanto era all'ordine del giorno la sua revoca, altrimenti sarebbe venuto, avrebbe fatto firmare le presenze, avrebbe chiacchierato nel caos assembleare più assoluto con urla e schiamazzi da parte di tutti i presenti e fine dell'assemblea. Nei giorni seguenti avrebbe scritto il verbale comodamente nel suo studio e avrebbe chiamato qualcuno per firmarlo. Le sembra un modo corretto di svolgere un'assemblea? Purtroppo io ho acquistato questo appartamento, poi dandolo in affitto, e mi ci sono trovato in questo casino che a quanto pare procede da anni con la complicità dei condomini.
Come ti ha già detto @chiacchia ci sono delle regole per convocare e svolgere le assemblee condominiali e dette regole vanno rispettate.
Poi ci sono, in particolare, dei modi opportuni per svolgerle.
Ad esempio, discutere in merito e verbalizzare solo gli argomenti all'ordine del giorno e non lasciare che gli intervenuti parlino a sproposito di altre questioni più o meno di interesse comune, schiamazzando tra di loro e creando solo confusione.
Compito di mantenere l'ordine e di far seguire gli argomenti previsti è proprio del presidente, eletto come primo atto dai condomini, coadiuvato magari dall'amministratore il quale può fungere anche da segretario e verbalizzare.
Poi, arrivati al punto "Varie ed eventuali", si può lasciare che tutti i condomini sfoghino le loro frustrazioni e discutano di tutto ciò che vogliono, chiedendo comunque sempre al presidente il permesso di prendere la parola e ordinatamente, uno alla volta. Permesso che può essere negato se l'argomento non è di interesse generale.
Così il segretario ha tempo di verbalizzare tutti gli interventi e non occorre che lo faccia dopo in privato, prassi decisamente fuori dalla legge.
Ad esempio, il solito condomino che dice che dall'appartamento di sopra ha notato un'infiltrazione, va tacciato subito: primo perché doveva rivolgersi prima all'amministratore e al vicino per segnalare il problema e non aspettare l'assemblea; poi perché è un argomento che riguarda solo i due condomini interessati. Quindi non è un argomento da discutere in assemblea, ma in separata sede e si può negargli il permesso di parlarne.
Se non si fa così, le assemblee si trasformano in manifestazioni di anarchia fuori controllo e il risultato è che non si conclude un bel niente. Dopo un po' la gente si spazientisce, si alza e se ne va.
Se l'amministratore è il primo che non rispetta le regole si cambia, anche rivolgendosi all'autorità giudiziaria se necessario.
 
Se l'amministratore è il primo che non rispetta le regole si cambia, anche rivolgendosi all'autorità giudiziaria se necessario.
Conosco tutte le regole da lei gentilmente elencate. Ma è l'amministratore che, pur conoscendole, non le rispetta. E per questo motivo, come lei ben suggerisce, abbiamo provato a cambiarlo ma purtroppo non ci siamo riusciti. Quindi mi chiedevo e chiedevo anche a voi se potevamo riprovarci. In quanto all'autorità giudiziaria mi può dire qualcosa in merito? Come si procede?
 

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