Historia magistra vitae, sculptura magistra girovitae.Molti anni or sono ad un collega che asseriva l'inutilità della storia con un ragionamento non proprio assurdo...che ora non riporto...io opposi questa frase: "La storia oltre a raccontarci il passato. ci illumina il presente e ci indica il futuro"...Ora dopo almeno trent'anni...resto sempre di quell'opinione...ma aggiungo che non può essere fine a se stessa ...o per meglio dire può essere fine a se stessa per un cultore...per un professore di storia...per un editore e via di questo passo...ma non lo può essere per tutti...
perchè alla brutale domanda al cittadino medio: puoi vivere senza la STORIA??? La maggioranza ha risposto di SI'...naturalmente la maggioranza non può far testo e il dilemma resta apertissimo...tuttavia la stessa domanda proiettata su altre materie come le arti, la filosofia e la stessa politica raccoglie identico risultato...piccolo esempio: si può vivere senza la musica...senza la pittura ...la poesia...eccetera??? Qualcuno di voi è
in grado di dirmi perchè Giovanni Agnelli prediligeva solo la pittura e non la musica...verso la quale sembra che avesse addirittura un'avversione??? Ultima riflessione: Oltre alla GRANDE Storia che si studia a scuola vi è anche piccola,piccola quella che va dagli agglomerati geografici fino, udite,udite, a quella familiare dove, nella media, non si risale oltre al bisnonno. In nessun caso il bisnipote si farà influenzare dalle scelte del trisavolo....
Un mio prozio raccontava che suo zio veniva legato regolarmente nella piazza centrale ad un palo (cosiddetto della vergogna) dal padre ogni qualvolta deviava dalle regole...Tutti i discendenti del "despota" (almeno un centinaio) non hanno mai adottato tale misura...io stesso figlio degenere
(terzo di cinque) ho preso botte scientifiche da mio padre fascista fino all'età di anni 21. E mi sono guardato bene dal farlo con le mie due figlie.
E ritorniamo alla domanda: a che e a chi serve la STORIA???. Buon anno
a tutti. Quiproquo. P.S. Prego chi volesse interloquire di non prendere la singola frase e ricamarci impropriamente sopra. Non è propisticamente
ben educato. Grazie!!!
Prosit! A' la santé.