con quella del mio geometra o con quella di gianco e daniele?io sono d'accordo con questa interpretazione
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con quella del mio geometra o con quella di gianco e daniele?io sono d'accordo con questa interpretazione
con quella del tuo tecnico: se le opere che hai realizzato non hanno modificato l'immobile in modo sostanziale, vale l'agibilità esistente, le conformità degli impianti le conservi, secomndo me nessuno potrà dubitare dell'agibilità del tuo immobilecon quella del mio geometra o con quella di gianco e daniele?
Grazie @Gianco contraccambio gli auguri di buon anno. Grazie ancora@Daniele 78 con un intervento ti invio: Tanti auguri di compleanno e buon anno nuovo. In sardo in corrispondenza del compleanno si augura: "A kent'annos cun saludi" ed io aggiungo sempre: "a rinnovarteli il giorno della ricorrenza".
Il sardo non lo traduco perché mi sembra chiaro.
Io ,per esperienza vendendo immobili abbastanza sovente, mi viene richiesto dal notaio come riferimento l’Agibilità ed una copia della planimetria catastale dell’immobile per identificare l’oggetto della compravendita.il mio tecnico mi ha detto che non devo farla come sospettavo ovviamente mi fido di voi ma lui dice che non sono obbligato e se la dovessi fare devo presentare tutti i documenti che mi avete bene elencato voi. Lui sostiene che si allega la cila all'atto della casae quando dovrò rogitare siccome vi è menzione della vecchia agibilità nell'atto il notaio che rogiterà si porterà quella stessa agibilità con annessi i documenti di questa variazione che ho fatto adesso che riguarda la disposizione interna e la tubazione del bagno e stop e si mantiene la vecchia agibilità perchè non viene intaccata.Dice che non avrò problemi e che non devo fare alcunchè, non ho insistito troppo perchè non voglio litigare insomma cosi mi ha detto!
Gianco volevo chiedertiNel momento in cui intervieni in un impianto devi rifare il certificato d'agibilità, sebbene non sia necessario produrlo immediatamente. Meglio sarebbe che la ditta che interviene ti rilasci la certificazione di sua competenza che sarà necessaria al tecnico che aggiornerà il certificato di agibilità quando lo riterrà opportuno o sarà necessario.
Intanto grazie per le precisazioni.Io ,per esperienza vendendo immobili abbastanza sovente, mi viene richiesto dal notaio come riferimento l’Agibilità ed una copia della planimetria catastale dell’immobile per identificare l’oggetto della compravendita.
Sull’Agibilità comunque vengono ripetuti gli estremi della Concessione edilizia ed eventuali varianti fatte oltre che il numero catastale dell’immobile a cui è riferita, oltre alla avvenuto depositi di conformità impiantistiche, di relazioni su salinità ambienti ecc.
Solo immobili ante il 1 settembre 1967 e mai toccati dopo da nessun intervento edilizio possono non avere l’Agibilità proprio perché era ed è molto difficile risalire anche alle vecchie concessioni edilizie e quando sei fortunato a trovare vecchi permessi spesso non corrispondono all’immobile rendendo di fatto inutile l’Agibilità.
Occhio che se anche un immobile sprovvisto di Agibilità e Permesso ante 67 se tu lo vai a toccare con qualunque intervento, tu ricadi in pieno nelle ultime normative.
Non potranno obbligarti a redigere il risparmio energetico (non stai facendo ampliamenti di volumetria all’immobile esistente) occhio che tutti gli altri adempimenti saresti tenuto a farli.
Se non fosse così ci sarebbe sempre la stragranparte degli edifici che verrebbero compravenduti anche a seguito di piccole o grandi ristrutturazioni senza uno straccio di documento che ne attesti la benché minima regolarità.
Vale anche per edifici più recenti a cui per vari motivi si è dovuto fare interventi un po’ pesanti.
Cambiare gli impianti non è un intervento ordinario (come dipingere le pareti o anche rintonacarle) ma straordinario in quanto non soggetto a cadenza periodica (vedi manutenzione ordinaria) ma lo fai una volta nella vita e lo mantieni tale per tantissimo tempo. Sfido chiunque a dimostrarmi che un intervento di questo tipo sia fatto ad una cadenza periodica, è come tale influisce non poco sul uso del immobile.
Lo so che molti non ci pensano, non sanno, o chiudono uno ed in certi casi due occhi.
Quello che rischia è sempre il proprietario in primis ma anche il tecnico che firma le pratiche e che ne tralascia un pezzo.
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