Piletta

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno vorrei dei chiarimenti relativamente ad un contratto di locazione transitorio. Ho un piccolo appartamento a Roma che affitto, io attualmente vivo in Ancona. Finora ho sempre provveduto da sola a trovarmi un inquilino, a scrivere il contratto di locazione che sempre è stato transitorio, quindi massimo di 18 mesi, e alla fine a registrarlo qui nella Regione in cui vivo. Praticamente mi recavo a Roma solo per firmare il contratto e consegnare le chiavi al nuovo inquilino. Ho fatto così per anni. Ora scade il contratto a gennaio con il mio attuale inquilino che naturalmente lascia l'appartamento. Purtroppo questa volta non potrò fare come ho sempre fatto , perchè improvvisamente, dopo qualche accertamento medico, ho saputo che mi devo operare al cuore d'urgenza, subito a gennaio . Come dicevo il contratto attuale scade a fine gennaio ed è ovvio che non potrò recarmi a Roma a firmare un contratto con un eventuale nuovo inquilino. E' per tale ragione che ho pensato di affidarmi ad una Agenzia immobiliare seria che pensi a trovarmi un inquilino e che segua tutte le procedure fino alla stipula del contratto. L'agenzia l'ho contattata e mi ha spiegato ( veramente non proprio bene, tanto che non ho capito ed è per questo che sono qui a chiedere a voi) , che per stipulare un contratto di locazione transitorio o 3+2, oggi bisogna affidarsi ad un'Associazione di Piccoli Proprietari, pagando l'ìscrizione ,ecc. per avere un timbro o qualche altra loro approvazione ? Mi dicevano che loro ,come Agenzie Immobiliari, si appoggiano a tali Associazioni perchè ormai anche le Agenzie possono stipulare solo contratti 4+4 senza queste Associazioni. Ho spiegato che non farò un contratto concordato e non mi interessa pagare le tasse al 10/%. Io al momento, farei come ho sempre fatto : un contratto transitorio con cedolare secca e pagando il 21% di Tasse.
Mi scuso per il discorso un po' farraginoso, in quanto non ho ben chiaro perchè dovrei andare da queste Associazioni, non saprei neanche cosa chiedere. Preciso che il mio problema non è l'iscrizione o il pagamento all' eventuale Associazione .Mi rivolgo a voi dove ho sempre trovato persone competenti che mi hanno spiegato in modo chiaro tutte le procedure da seguire, sperando che qualcuno mi faccia capire questa cosa , se vera. Ringrazio anticipatamente quanti vorranno rispondermi.
 
farei come ho sempre fatto : un contratto transitorio con cedolare secca e pagando il 21% di Tasse.
Il contratto deve contenere una specifica dichiarazione che individui l'esigenza di transitorietà del locatore o del conduttore, tra quelle indicate nell'Accordo definito in sede locale, da provare, per i contratti di durata superiore a trenta giorni, con apposita documentazione da allegare al contratto.
Il contratto sarà ricondotto alla durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge n. 431/1988 (durata di quattro anni + quattro anni) in caso di inadempimento delle modalità di stipula del contratto.
Le parti contrattuali possono essere assistite, a loro richiesta, dalle rispettive organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori. Gli accordi definiscono, per i contratti non assistiti, le modalità di attestazione, da eseguirsi, sulla base degli elementi oggettivi dichiarati dalle parti contrattuali, a cura e con assunzione di responsabilità, da parte di almeno una organizzazione firmataria dell'accordo, della rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all'accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.
Oltre a ciò, dovrai rendere disponibile l'attestato di prestazione energetica al nuovo locatario all'avvio delle trattative e consegnarlo alla fine delle medesime.
Nel contratto andrà inserita apposita clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell'attestato, in ordine alla attestazione della prestazione energetica degli edifici.
 
La spiegazione di @Nemesis è esaustiva, ma leggo che @Piletta non è interessata alle agevolazioni fiscali (paga la cedolare secca al 21% invece che al 10%).

Mi risulta che i contratti concordati 3 + 2 e quelli transitori, stipulati in base all'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'immobile, se non vengono asseverati da parte di una delle Organizzazioni sindacali dei proprietari o degli inquilini sono comunque validi.
Però perdono il diritto alle agevolazioni fiscali cedolare secca 10% e IMU ridotta.

Quindi ritengo che se @Piletta stipula un contratto transitorio "regolare" (motivando e documentando l'esigenza transitoria) non assistito e non chiede l'attestazione/asseverazione ad un'Associazione o Sindacato, l'unica conseguenza è dover pagare la cedolare secca al 21% e l'IMU ordinaria.
 
Ultima modifica:
Se ho ben capito @Piletta voleva sapere se è possibile stipulare un contratto transitorio valido anche senza l'intervento o l'attestazione delle organizzazioni della proprietà edilizia o dei conduttori, rinunciando ai benefici fiscali previsti dall'art. 8 della legge 431/98 e dal Dlgs 23/2011 (cedolare secca).
Parrebbe di no.
Infatti l'art. 1 comma 8 del D.M. 16/01/2017 dice che per i contratti ‘non assistiti’, nei comuni ove esista un accordo territoriale, le parti sono tenute ad acquisire un’attestazione, rilasciata da almeno una delle organizzazioni rappresentative della proprietà edilizia e dei conduttori della rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo stesso. Tale attestazione assume valenza anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.
L'attestazione non risulta necessaria per i contratti stipulati prima dell'entrata in vigore del D.M. 16/01/2017 o nei comuni in cui non è stato redatto un accordo territoriale.

Per l'APE, obbligatoria, basta fornirne una copia all'agenzia che poi la fornirà a sua volta al conduttore il quale dichiarerà nel contratto di averla ricevuta, così come è bene fornire all'inquilino copia del regolamento condominiale, anche se non è obbligatoria per legge.
 
ritengo che se @Piletta stipula un contratto transitorio "regolare" (motivando e documentando l'esigenza transitoria) non assistito e non chiede l'attestazione/asseverazione ad un'Associazione o Sindacato, l'unica conseguenza è dover pagare la cedolare secca al 21% e l'IMU ordinaria.
No. In assenza di assistenza alla stipula del contratto, risulta obbligatoria l’attestazione di conformità alle norme e ai parametri contenuti nel patto territoriale. Tale documento attesta la sussistenza di tutti gli elementi utili per accertare sia i contenuti dell’accordo locale sia i presupposti per accedere alle agevolazioni fiscali, sia statali sia comunali.
 
Sono d'accordo anch'io con @Nemesis perché c'è quel termine "anche" (con riguardo alle agevolazioni fiscali) che presuppone che l'attestazione debba essere conseguita in ogni caso.
 
Tale documento attesta la sussistenza di tutti gli elementi utili
Allora è probabile che il contratto transitorio in essere (quello che scadrà a gennaio 2021) non sia regolare.
Perché @Piletta ha scritto che lo ha stipulato da sola, quindi è un contratto non assistito, e lei non è al corrente dell'obbligatorietà dell'attestazione.
 

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