mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Una cosa sarebbe interessante stabilire. Il costo dell'attestazione per un contratto transitorio (dai 40 ai 70 Euro) a chi va addebitato ? A chi manifesta le esigenze di transitorietà ? A libera contrattazione tra le parti ? Al 50 % tar locatore e conduttore ? Nessun accordo territoriale lo specifica, ma mi sa che un'agenzia, come in questo caso, lo addebiterà al proprietario di default, se non altro per essere sicura di essere rimborsata. Che ne pensate ?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
A meno che non l'abbia stipulato prima del 16/01/2017
Aggiungo: il decreto interministeriale è stato pubblicato il 15 marzo 2017.
Pertanto, l'attestazione non è necessaria:
- per i contratti di locazione stipulati prima dell’entrata in vigore del decreto, e quindi entro il 14 marzo 2017;
- per i contratti stipulati successivamente, laddove non risultino stipulati accordi territoriali dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni degli inquilini e dei proprietari di immobili che hanno recepito le previsioni dettate dal citato decreto.
 

Piletta

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per le varie risposte .
Volevo precisare che il contratto che sta per scadere il 31 gennaio è un contratto transitorio di 18 mesi , quindi è stato stipulato dopo il15 marzo del 2017, non sapevo di questo Decreto, ma comunque io, come sempre nei vari Contratti che stipulavo, ho sempre messo una specifica dichiarazione , che attestava l'esigenza di transitorietà del conduttore, che in questo ultimo contratto è consistita in una dichiarazione del datore di lavoro che asseriva la periodicità del lavoro di questa persona. Così come le altre volte.
Questa dichiarazione è obbligatoria da diversi anni per i contratti transitori, pena l'annullamento dei contratti stessi
Inoltre ho sempre consegnato una copia dell'APE all'Agenzia delle Entrate e un'altra al conduttore.
Capisco dalle vostre risposte che non è cambiato molto con questo Decreto, se non per il fatto che la Dichiarazione di esigenza di transitorietà , dopo il 31 gennaio 2017, la deve fare una Associazione di categoria e non basta come ho fatto finora, per esempio, un a dichiarazione del Datore di lavoro dell'inquilino. Ribadisco che non ho mai usufruito delle agevolazioni fiscali e non intendo usufruirne , in quanto anche in futuro non stipulerò un contratto Concordato .
Per riassumere quindi un nuovo contratto che stipulerò , se transitorio , e non Concordato, dovrà avere solo ed esclusivamente l'attestazione di un' Associazione dei piccoli Proprietari o dei Conduttori.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
la Dichiarazione di esigenza di transitorietà , dopo il 31 gennaio 2017, la deve fare una Associazione di categoria
No. Rileggi quanto avevo scritto: il contratto deve contenere una specifica dichiarazione che individui l'esigenza di transitorietà (del locatore o) del conduttore, tra quelle indicate nell'Accordo definito in sede locale, da provare, per i contratti di durata superiore a trenta giorni, con apposita documentazione da allegare al contratto.
ho sempre consegnato una copia dell'APE all'Agenzia delle Entrate
No. Nei casi di locazione di singole unità immobiliari la copia dell'attestato di prestazione energetica non deve essere allegata al contratto, e quindi non va consegnata all'Agenzia delle entrate.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
nei vari Contratti che stipulavo,

I contratti concordati e quelli transitori devono essere redatti in conformità ai modelli ministeriali. Per i transitori: Allegato B al D.M. 16/01/2017.
caricaPdf (gazzettaufficiale.it)

Per il futuro forse è opportuno che ti rivolgi ad un'Agenzia immobiliare che trovi l'inquilino, verifichi l'esigenza transitoria, prepari correttamente il contratto, lo faccia asseverare da un'Organizzazione/Associazione , lo registri all'Agenzia delle Entrate.
Dovrai pagare per questo servizio (chiedi prima il costo all'Agenzia) ma sarai sicura di essere in regola. E potrai godere delle agevolazioni fiscali: è sicuramente un vantaggio, anche per l'IMU se il tuo Comune ha deliberato un'aliquota agevolata che viene ulteriormente ridotta per lo "sconto statale" del 25%.

ho saputo che mi devo operare al cuore d'urgenza, subito a gennaio .
Auguroni per la tua salute!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
E potrai godere delle agevolazioni fiscali: è sicuramente un vantaggio, anche per l'IMU se il tuo Comune ha deliberato un'aliquota agevolata che viene ulteriormente ridotta per lo "sconto statale" del 25%.


Auguroni per la tua salute!
Purché l'inquilino vi stabilisca la residenza. A me è capitato che l'inquilino non lo abbia fatto e l'agevolazione salta.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Purché l'inquilino vi stabilisca la residenza.
Sì è corretto.
Occorre leggere il Regolamento IMU del Comune.

A Torino, ad esempio, per i contratti transitori si paga l'IMU ordinaria dedotto solo lo "sconto statale" del 25%.

Invece per quelli concordati 3 + 2 si applica l'aliquota agevolata ulteriormente ridotta del 25%, a condizione che il conduttore utilizzi l'immobile come abitazione principale con residenza anagrafica.
Nel modello di contratto predisposto dal Comune c'è una clausola specifica in base alla quale se l'inquilino non vi sposta la residenza il locatore può diffidarlo ad adempiere. Se il conduttore non lo fa, il locatore è autorizzato a "comunicare al Comune l'inadempiezza del conduttore per l'avvio della procedura amministrativa d'ufficio per il trasferimento di diritto della residenza anagrafica nell'immobile oggetto di locazione".
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Sì è corretto.
Occorre leggere il Regolamento IMU del Comune.

A Torino, ad esempio, per i contratti transitori si paga l'IMU ordinaria dedotto solo lo "sconto statale" del 25%.

Invece per quelli concordati 3 + 2 si applica l'aliquota agevolata ulteriormente ridotta del 25%, a condizione che il conduttore utilizzi l'immobile come abitazione principale con residenza anagrafica.
Nel modello di contratto predisposto dal Comune c'è una clausola specifica in base alla quale se l'inquilino non vi sposta la residenza il locatore può diffidarlo ad adempiere. Se il conduttore non lo fa, il locatore è autorizzato a "comunicare al Comune l'inadempiezza del conduttore per l'avvio della procedura amministrativa d'ufficio per il trasferimento di diritto della residenza anagrafica nell'immobile oggetto di locazione".
E' curioso tutto ciò. Per quel che ne so io ognuno di noi è libero di stabilire la propria residenza anagrafica dove effettivamente trascorre la maggior parte del suo tempo o dove gravitano i suoi principali interessi. Se io desidero locare un immobile con contratto agevolato 3 + 2 per trascorrervi parte del mio tempo, ma ho interesse a mantenere la mia residenza anagrafica altrove, non credo che il Comune o il locatore possano impormi di stabilire lì la mia residenza.
 

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