tuonoblu

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Così gli Stati Uniti tutelano la proprietà
di Corrado Sforza Fogliani*
Ecco le tutele di cui godono, negli Stati Uniti, i proprietari nel momento in cui concedono il loro immobile in locazione. Prendendo ad esempio i casi di New York e Miami (i luoghi di maggior interesse per gli investitori italiani), le locali leggi prevedono essenzialmente due categorie di persone cui poter affittare: i “Section 8 tenants” e i “Non Section 8 tenants”. La prima categoria è rappresentata dagli indigenti: soggetti che difficilmente potrebbero permettersi di pagare un canone di locazione e che, per questo, sono inseriti in apposite liste nell’ambito del cosiddetto programma “Section 8”. Per questa categoria lo Stato concorre al pagamento dell’affitto, di norma, per l’80% dell’importo complessivo (ma in alcuni casi è prevista “la copertura totale della pigione”), con la conseguente “garanzia assoluta” per i locatori di riscuotere tutti i canoni. Per coloro che non rientrano, invece, in questo speciale programma (quindi i “Non Section 8 tenants” la locazione ai quali consente, in media, di ricevere canoni maggiori rispetto all’affitto agli indigenti), è da evidenziare che esistono lo stesso validi strumenti per avere una certa “sicurezza di incassare regolarmente l’affitto”. Prima di consegnare le chiavi all’inquilino, infatti, c’è la possibilità di controllarne, presso un apposito ente, il cosiddetto “credit score”, cioè la solidità finanziaria, ivi comprese le eventuali segnalazioni negative dovute a trascorsi di morosità. La procedura di sfratto, poi, “richiede tempi brevissimi”: non solo si esaurisce in una giornata ma l’inquilino moroso “ha un massimo di 30 giorni per saldare il dovuto, alla scadenza dei quali lo sfratto diventa esecutivo, senza nessun tipo di eccezione e con una spesa di poche centinaia di dollari”. *presidente Centro studi Confedilizia inserito in data 4.6.201

Mi sembra che la categoria dei proprietari sia abbastanza tutelata e dorme con sogni d'oro.......
a differenza da noi che diventa un incubo....
 

tuonoblu

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Una prassi del genere avvantaggerebbe, al di la dei contributi, in primis la parte conduttrice, essenzialmente per l'incremento dell'offerta locatizia e relative conseguenze... In Italia con le condizioni attuali la concessione di una locazione privata specialmente per i cosiddetti poco solvibili è sempre più una chimera. Il proprietario che ha avuto a che fare con una sfratto per morosità dubito che possa rimettere in locazione il suo immobile a "cuor leggero". Del resto ciò è una conseguenza di una regola generale secondo cui lo squilibrio abnorme di tutele tra due parti nel lungo periodo danneggia proprio la parte più tutelata, mercato del lavoro docet.
e semmai dovesse convincersi a rimetterlo in locazione credo che si trincerebbe in una miriade di assicurazioni senza affidarsi al buon senso
 

Un giocatore

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Gli USA sono anche il Paese in cui chi non paga le imposte va in galera. Un sistema giudiziario impeccabile, se non esistesse, in alcuni stati dell'unione, la pena di morte.
 

tuonoblu

Membro Attivo
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Gli USA sono anche il Paese in cui chi non paga le imposte va in galera. Un sistema giudiziario impeccabile, se non esistesse, in alcuni stati dell'unione, la pena di morte.

il fenomeno evasione e morosità è completamente inesistente in quei posti purtroppo l'Italia è ancora molto permissiva su questi aspetti
 

gattaccia

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secondo me da un po' di anni è cambiata tanto anche la mentalità
prima non pagare l'affitto era mediamente ritenuta una sorta di "vergogna", e si rinunciava o si rimandavano acquisti vari pur di essere regolari con i pagamenti
è successa un po' la stessa cosa, secondo me, anche rispetto alle spese condominiali di spettanza dei proprietari, i quali infatti mai come negli ultimi tempi sono indietro con le rate
 

Mimmo 57

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Condivido molto l'idea di una banca dati morosi gestita dalle agenzie immobiliari. Circa il fatto che questa iniziativa possa risultare illecita, sostengo che laddove vengano fornite le prove sulla morosità di un inquilino questo pericolo non sussista. Sfido chiunque a sostenere il contrario. Auspico che più prima che poi venga REALIZZATA questa banca dati!!!
 

Mimmo 57

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Grazie per la risposta immediata.
Non ero a conoscenza di questo archivio che trovo utilissimo.
Mi chiedo se è possibile contattare qualcuno dei gestori di questo sito e capire con loro quali attività possono essere fatte per ripristinare questo archivio nel rispetto delle attuali regole sulla privacy.
Per esempio, sto pensando alla possibilità di fornire questa banca dati a tutte le agenzie immobiliari che sarebbero disposte accettare una iniziativa di questo tipo, al fine di fornire un servizio qualificato a tutti i proprietari che decidono di affittare il proprio appartamento.
In fondo, già ora le agenzie possono raccogliere informazioni sul potenziale inquilino chiedendo loro l'ultima dichiarazione dei redditi. Anche questa contiene informazioni private ma possono essere rese disponibili al proprietario qualora decidesse di affittare il proprio appartamento. Si potrebbe pensare di gestire le informazioni sulla eventuale morosità allo stesso modo.
Ovviamente questa è solo la prima idea che mi viene in mente ma è solo un esempio per dire che varrebbe la pena cercare di trovare TUTTI INSIEME una strada che permetta di utilizzare queste informazioni nel rispetto delle regole imposte dalla privacy. Grazie come sempre.
 

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