Se uno vuole fare polemica qualunque cosa può essere travisata e buttata in polemica.
non era mia intenzione fare polemiche: volevo portare la mia esperienza personale.
Sono comproprietario di una unità immobiliare in un supercondominio edificato nel 1952 costituito da tre palazzi di 5 piani fuori terra, con ciascuno 3 scale, con due appartamenti per piano, non forniti di ascensori. Scale larghe 1,0 m, prive di tromba: esiste una anima centrale in c.a. dove si agganciano i ferri delle solette inclinate delle scale.
Venticinque anni fa si propose di mettere degli ascensori/elevatori esterni da installare tra i balconi presenti sulla facciata posteriore degli edifici per poter avere il piano di sbarco alla stessa altezza del solaio di calpestio. Fu scartata la soluzione di installare gli ascensori/elevatori sul prospetto anteriore dove ci sono gli ingressi con le scale perché i macchinari si sarebbero fermati sul pianerottolo di riposo anziché di arrivo.
La proposta di fare ascensori condominiali fu bocciata perché il piano rialzato è il piano zero; quelli del primo ed anche del secondo piano non erano interessati, quelli del terzo piano visto il costo di installazione tentennavano, solo quelli del quarto ed ultimo piano erano i più convinti.
Morale della favola gli ascensori sono stati installati a spese di coloro che decisero di partecipare: ci sono ascensori/elevatori con soli 2 proprietari e ci sono ascensori con anche 5 proprietari. L'amministratore ha suddiviso il costo scala per scala, perché ogni scala costituiva un condominio parziale, usando l'art. 1124 perché l'elevatore costituiva una innovazione soggetta ad uso separato. Un solo caso di portatore di handicap che ha fatto beneficiare coloro che abitavano nella stessa scala (quella dei 5 proprietari che praticamente con il costo di una vacanza di una settimana in albergo per 4 persone si sono fatti l'elevatore). Dopo 20 anni 2 ingressi tardivi che hanno pagato la loro quota come previsto dall'art. 1121 del c.c. La amministrazione degli ascensori/elevatori è stata affidata allo stesso amministratore che amministra il supercondominio: il suo compenso è pagato dai proprietari degli ascensori. Siccome i proprietari degli ascensori sono meno della metà del totale dei condomini, per approvare il bilancio ascensori l'amministratore indice una assemblea per ogni palazzo raggruppando tre condomini parziali alla volta.
Come vedi fare delle tabelle millesimali teoriche sulla proprietà degli ascensori come se questi fossero condominiali non serve perché la tabella che verrà sempre usata è quella determinata dallo stato di fatto, scala per scala.
Inoltre la quota di ingresso successivo nella proprietà varia continuamente perché vetustà e spese di manutenzione straordinaria non si compensano tra di loro, mentre il costo di costruzione rivalutato cresce ogni anno.