Franci63

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Ma ripeto...se per anni nessuno ha impugnato bensì approvato la nuova tabella (che è stata modificata nel rispetto della "nuova" normativa ) giurisprudenza ha stabilito che la "consuetudine perpetua" sanerebbe l'eventuale vizio.
L’uso del “sanerebbe” mi suggerisce una certezza non granitica.
Onestamente non ho mai sentito che una nullità possa essere sanata dalla consuetudine; ma non insisto , e vi lascio (almeno per questa discussione ) tutto il divertimento.
 

basty

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Dubita dubita... è una tua condizione imprescindibile... e più volte conclamata.
Dubito.... ergo sum

Ed il regolamento l'ho letto 6 anni (non ho fatto male i calcoli) prima di te.... vedi un pò tu.

Riguardo alla distinzione tra regolamento assembleare e contrattuale, l'elemento di distinzione risiede essenzialmente nelle regole che impongono.

In sintesi:
La differenza tra regolamento contrattuale e regolamento assembleare è nel fatto che quest’ultimo non può imporre limiti alla proprietà individuale, salvo eccezioni di cui accennerò in seguito.

Il secondo aspetto riguarda la opponibilità verso terzi: di qui deriva la necessità di trascrivere il regolamento contrattuale.

Per quanto, invece, attiene il regolamento di tipo assembleare, come già detto precedentemente, tale tipo di regolamento non può imporre limitazioni al diritto di proprietà. Ciò reca, come conseguenza diretta, che a differenza del regolamento contrattuale il regolamento assembleare non può essere trascritto nei registri immobiliari,

Solo nel caso il regolamento ponga limitazioni alla proprietà individuale, o all'uso della cosa comune, e sia approvato all’unanimità dei condòmini, si considererà come regolamento contrattuale. Nel senso che tutti i condomini avranno sottoscritto una sorta di nuovo contratto.

L'approvazione all'unanimità di regole di gestione ed amministrazione, che non intaccano i diritti sulle cose comuni ed esclusive, sarà sempre nella sostanza un regolamento assembleare: come tale potrà essere rimesso in discussione dalla maggioranza dei condomini.

Generalmente un regolamento contrattuale nasce prima della nascita del condominio, ed è incluso/sottoscritto da tutti i successivi acquirenti.
Successivamente ai vari rogiti, è probabilisticamente da escludersi una sottoscrizione unanime di limitazioni alla destinazione delle parti comuni e l'uso di proprietà esclusive.


 

Dimaraz

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Dubito.... ergo sum

Ed il regolamento l'ho letto 6 anni (non ho fatto male i calcoli) prima di te.... vedi un pò tu.

Cogito ergo sum...capra....
Te lo ripeto...se usi i paraocchi il saper fare le sottrazioni non ti salva dalle figuracce....Tolomeo che non sei altro.
La Netiquette è nata ben prima di Propit ed il sottoscritto è da decenni sul web!!!

L’uso del “sanerebbe” mi suggerisce una certezza non granitica.
Onestamente...

Tu quoque....filiae mii

Il "condizionale" era d'obbligo vista la "condizione" necessaria.

Sono circondato da una "ciurma" di miscredenti tolemaici.

Orsu...vado in esilio e vi lascio l'estremo insegnamento:


Si è, pertanto, ritenuto che la partecipazione con il voto favorevole alle reiterate delibere adottate dall'assemblea dei condomini di un edificio per ripartire le spese straordinarie secondo un valore delle quote dei singoli condomini diverso da quello espresso nelle tabelle millesimali, o l'acquiescenza rappresentata dalla concreta applicazione delle stesse tabelle per più anni (sent. 16 luglio 1991 n. 7884; 19 ottobre 1988 n. 5686), può assumere il valore di univoco comportamento rivelatore della volontà di parziale modifica delle tabelle millesimali da parte dei condomini che hanno partecipato alle votazioni o che hanno aderito o accettato la differente suddivisione e può dare luogo, quindi, ad una convenzione modificatrice della disciplina sulla ripartizione delle spese condominiali, che, avendo natura contrattuale e non incidendo su diritti reali, non richiede la forma scritta, ma solo il consenso anche tacito o per facta concludentia, purchè inequivoco di tutti i condomini (sent. 17 maggio 1994 n. 4814).
 

Dimaraz

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Mi spiace: S.Agostino è arrivato prima di Cartesio .... studia...

Cosa centra chi è nato prima con il riportare il "sillogisma" originale?
Se volevi citare S.Agostino fallo nel modo giusto:

si enim fallor sum...

Chi deve studiare cosa???...capra...i forum adottano la Netiquette...e non viveversa...ccomunque non sviare ...hai toppato inesorabilmente...come sempre -)
 

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