Dovresti decidere tu in base ai programmi che hai per il futuro. Innanzitutto bisognerebbe chiarire i termini "prima casa" e "abitazione principale". In generale la" prima casa" si definisce al momento dell'acquisizione (acquisto o eredità) davanti al notaio e riguarda l'imposta di registro o IVA, imposte catastali e ipotecarie.
In tale sede occorreva scegliere se chiedere o meno l'agevolazione relativa. da quello che scrivi si capisce che non hai fatto nulla. SE l'avessi fatto, e ne avessi avuto i requisiti, avresti potuto destinare a "prima casa" solo un immobile (la tua quota) o anche due se contigui e suscettibili di fusione in modo da, dopo attività di ristrutturazione, pervenire ad una unica unità abitativa.
Pertanto si deve parlare solo di "abitazione principale". SE tua madre oltre ad una quota dell'abitazione in cui risiede (costituisce la sua abitazione principale) e se ha anche il "diritto di abitazione" (vedova di tuo padre), puoi tranquillamente trascurare, finché vive tua madre, tale immobile in quanto tutte le spese sono a suo carico (ove dovute). Pertanto devi limitarti a scegliere quale delle due rimanenti abitazioni (in caso di scelta come abitazione principale, per le quali spettano le agevolazioni), ti fa risparmiare di più come IMU, Tasi, Tari, tariffa energia elettrica, gas etc.)
Spero di averti dato dei suggerimenti utili.