Fabercom

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
premetto che sono l'unico proprietario di un palazzo in cui vi sono 12 appartamenti, alcuni che affitto solo per l'estate e altri che sono locati da tempo con conttratti 4+4 tutti regolarmente registrati. Un inquilino, nonostante fosse a conoscenza del mio disappunto sull'introdurre animali in casa, ha ben pensato di acquistarne addirittura 2. So che attualmente la legge ha abolito la possibilità di opporsi al possesso di animali in casa ma mi chiedo: "Questo vale anche quando sono io proprietario dell'intero stabile e amministratore unico?" Tra l'altro la dicitra di divieto è inserita anche nel contratto.
Spesso devo scontrarmi anche con i potenziali inquilini estivi a cui sottopongo anticipatamente il contrtatto da firmare con la clausola di divieto di introduzione animali.
Concludo dicendo che non sono assolutamente contrario agli animali in genere ma in passato ho perso parecchi clienti estivi, infastiditi dal continuo abbaiare del cane del vicino o dalla puzza che inevitabilmente si diffonde nelle scale condominiali.
Grazie per gli eventuali interventi.
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
La legge ha vietato regolamenti condominiali che vietino la presenza di animali domestici negli appartamenti, il locatore però quando affitta l'immobile, può vietarne la presenza. Se non lo hai scritto nel contratto di affitto, non puoi vietarlo dopo in sostanza.
Quindi :
Il condominio non può vietare animali negli appartamenti
Il locatore può farlo se lo scrive nel contratto di affitto.
Fermo restando che gli animali (ove consentito) non devono arrecare disturbo agli altri e non devono rovinare il decoro del condominio.
Io a quelli che non raccolgono le deiezioni dei propri animali per la strada, gliela poserei sul tappetino davanti al portone
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il locatore può farlo se lo scrive nel contratto di affitto.
Concordo con te.

Però faccio notare che la questione non è così semplice: secondo altre opinioni non è possibile vietare gli animali domestici con apposita clausola nei contratti di locazione. Perché gli animali d'affezione sono "esseri senzienti" e non oggetti.

A me pare un'esagerazione, ma chi sostiene questa tesi attribuisce agli animali i diritti sanciti dall'art. n. 2 della Costituzione!
Ovviamente è la tesi degli animalisti, tipo i gestori di questo sito:
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Cito
sono manifestazione della libera determinazione delle parti che li stipulano (con le uniche limitazioni espressamente enunciate dalla legge), con la conseguenza che se il locatore subordina la concessione in locazione del proprio appartamento all'assenza di animali da compagnia e il conduttore accetta tale condizione, la formalizzazione in contratto di questo incontro di volontà deve ritenersi perfettamente valida e produttiva di effetti".
All'atto pratico tu inquilino vieni da me perché vuoi un appartamento in affitto alle "mie condizioni ", lo sottoscrivi e ti va bene. Un bel giorno mi dici, senti io voglio un gatto e tu non puoi impedirmelo. Io ti dico hai accettato nel contratto che non dovevi tenere in casa animali domestici, adesso il gatto non lo tieni, oppure fai le valigie e vai via.(con il gatto ovviamente)
Firmiamo un contratto, il giorno dopo cambiamo idea. Non funziona così. Nella vita ci vuole coerenza, in tutto. Vogliamo tutti i diritti, ma solo quando ci sono convenienti. Il diritto a rispettare gli accordi scritti tra le parti si può tralasciare quando non ci conviene. Il diritto di avere animali domestici lo fai valere quando abiti in una casa indipendente di tua proprietà.
 

Fabercom

Membro Attivo
Proprietario Casa
Purtroppo spesso non è così, nel senso che ci sono alcune clausole che nonostante siano inserite all'atto della sottoscrizione del contratto sono nulle perchè violano alcune libertà dell'inquilino (soggetto in teoria debole). Si veda per esempio l'indennità di avviamento pari a 18 mensilità da riconoscere per i contratti commerciali. La legge dice: Nulla la rinuncia preventiva all'indennità di avviamento. E' chiaro che è sempre meglio inserirla nel contratto, poi se è valida o meno lo stabilirà un giuduce. Purtroppo siamo arrivati all'assurdo, oggi la gente fa quello che vuole, non paga, pretende e poi s'imbestialisce se gli fai lo sfratto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
ci sono alcune clausole che nonostante siano inserite all'atto della sottoscrizione del contratto sono nulle perchè violano alcune libertà dell'inquilino (soggetto in teoria debole).
Nel caso in questione (divieto per il conduttore di tenere animali domestici nell'unità immobiliare locata) io consiglierei di far approvare la clausola con doppia firma. In modo che il conduttore approvi in modo specifico quel divieto.

Nella clausola scriverei il divieto di tenere genericamente animali, senza precisare "domestici".
Perché ci sono anche persone appassionate di animali esotici che abitualmente non vengono definiti domestici, tipo i rettili come l'iguana. Non dico sia pericoloso o arrechi disturbo, ma in un condominio al mare un iguana era scappato dall'appartamento di un proprietario creando scompiglio sulle scale del palazzo e conseguenti lamentele.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Io ti dico hai accettato nel contratto che non dovevi tenere in casa animali domestici, adesso il gatto non lo tieni, oppure fai le valigie e vai via.(con il gatto ovviamente)
Tutto giusto.

Se però lui (l'inquilino) e il gatto non vanno via, tu (locatore) cosa fai?
Devi intimargli lo sfratto per inadempimento contrattuale, e la questione finisce in Tribunale dove sarà il Giudice ad esprimersi sulla validità o meno della clausola che vieta la detenzione di animali domestici.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Purtroppo spesso non è così, nel senso che ci sono alcune clausole che nonostante siano inserite all'atto della sottoscrizione del contratto sono nulle perchè violano alcune libertà dell'inquilino (soggetto in teoria debole). Si veda per esempio l'indennità di avviamento pari a 18 mensilità da riconoscere per i contratti commerciali. La legge dice: Nulla la rinuncia preventiva all'indennità di avviamento. E' chiaro che è sempre meglio inserirla nel contratto, poi se è valida o meno lo stabilirà un giuduce. Purtroppo siamo arrivati all'assurdo, oggi la gente fa quello che vuole, non paga, pretende e poi s'imbestialisce se gli fai lo sfratto.
L'inquilino, a differenza tua, proprietario di un condominio, è un soggetto debole.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto