Me ne potresti suggerire qualcuna?
Dalla fotocopia della sua carta d'identità vedo l'indirizzo attuale e chiedo all'aspirante inquilino perché desidera cambiare abitazione. Risposte varie: la casa è troppo piccola/grande, malsana, lontana dal posto di lavoro (questo facilmente verificabile dalla busta paga), separazione dal coniuge, ecc.
A volte salta fuori che l'individuo non vive a quell'indirizzo, allora approfondisco l'argomento. Dove abita attualmente? Dove invece mantiene la residenza anagrafica?Per quali motivi?
Chiedo le copie dei bonifici oppure estratto del c/c bancario da cui risultino i pagamenti che fa al suo attuale locatore. Se non abita in locazione chiedo informazioni su chi lo ospita e a quale titolo.
Può sembrare un interrogatorio estenuante, invece è una tranquilla conversazione in cui io mi dimostro determinata ma non sospettosa. Magari butto lì una frase tipo: "abbia pazienza, ma prima di accettare la sua proposta di locazione il mio avvocato, che è veramente pignolo, vuole sapere di tutto e di più!"
Da cosa e da come risponde, non è impossibile capire se la persona è a disagio e forse mente. Esistono gli "inquilini morosi professionisti" ottimi attori, ma secondo me gran parte degli "aspiranti morosi non professionisti" si possono individuare.
Dopo l'incontro con la persona mi riservo qualche giorno per esaminare la documentazione ulteriore che ho chiesto, e poi decidere. Se quella documentazione non viene presentata, o non mi soddisfa, o l'impressione è negativa, la proposta di locazione viene respinta.