ci sono le indicazioni della particella catastale dove il fabbricato è situato e la data di scadenza del contratto.
Manca il nome della località
E' strano che non abbia scritto l'indirizzo completo dell'immobile, ma se si può dedurre dai riferimenti catastali (foglio - particella - subalterno) forse potrebbe andare bene ugualmente.
la domanda è formulata come richiesta di recessione consensuale,
Allora non è una comunicazione di disdetta formulata dal conduttore. Ti ha chiesto se sei disposto a concludere una risoluzione consensuale.
Dovresti accertarti, parlandone con un avvocato, che accordandovi per la risoluzione consensuale tu non sia obbligato a pagargli l'indennità per perdita avviamento.
Secondo me è opportuno che la disdetta del conduttore abbia data certa (che si evince dalla spedizione con raccomandata) precedente al 19/11.
Ma se lui vuole una risoluzione consensuale, forse non rinunciando all'indennità che però tu non vorresti pagargli, i tempi per trovare un'intesa si allungano.
Il contratto si rinnoverà tacitamente e dovrete versare l'imposta di registro annuale.
Se e quando il contratto verrà risolto, pagherete l'imposta di risoluzione.
L'inconveniente principale può essere che il tuo inquilino in realtà non abbia intenzione di impegnarsi a rilasciare l'immobile. Almeno fino a quando saranno definite con chiarezza (ossia con accordi scritti e firmati da entrambi) le due questioni principali:
1) Indennità per perdita avviamento: ne ha diritto in caso di risoluzione consensuale? Eventualmente rinuncia?
2) Morosità pregresse: sei disposto alla rimessione del debito? In quale misura?
Tutte domande per ora senza risposte certe.