Salve, sono un ragazzo che fino a dicembre 2013 ho avuto in affitto una camera con altri coinquilini ( n.5 in 4 camere e con n.1 bagno ) con i quali ho avuto screzi nell'ultimo anno. Sono andato via a dicembre ed ora, i restanti coinquilini vogliono vedersi riconosciute il pagamento delle utenze per il periodo in cui ancora ero in casa.
Premetto che:
1. sono un lavoratore ed il proprietario aveva stipulato un contratto di locazione abitativa per studenti;
2. la firma sul contratto non è stata da me apposta, ma un coinquilino in mio luogo;
3. le utenze sono intestate al proprietario;
4. il canone di locazione è stato sempre pagato in contanti.
Oggi ricevo una lettera di un avvocato con la quale richiede a nome degli inquilini il pagamento delle bollette per la mia quota.
A questo punto, secondo Voi posso continuare a non pagare sulla scorta dei punti 1,4 oppure in caso di riscorso da parte loro al giudice, potrei soccombere?
PS: non pago soltanto per una questione di principio visto gli atteggiamenti assunti nell'ultimo anno di convivenza.
Grazie mille...
Frankie..
Premetto che:
1. sono un lavoratore ed il proprietario aveva stipulato un contratto di locazione abitativa per studenti;
2. la firma sul contratto non è stata da me apposta, ma un coinquilino in mio luogo;
3. le utenze sono intestate al proprietario;
4. il canone di locazione è stato sempre pagato in contanti.
Oggi ricevo una lettera di un avvocato con la quale richiede a nome degli inquilini il pagamento delle bollette per la mia quota.
A questo punto, secondo Voi posso continuare a non pagare sulla scorta dei punti 1,4 oppure in caso di riscorso da parte loro al giudice, potrei soccombere?
PS: non pago soltanto per una questione di principio visto gli atteggiamenti assunti nell'ultimo anno di convivenza.
Grazie mille...
Frankie..