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User_61277

Ospite
Buongiorno,
sono nuovo sul forum. Chiedo se potete darmi indicazioni su questa situazione.
Immobile di famiglia anni 60, classica villetta del periodo con due appartamenti, uno al piano terra, uno al primo piano, piano cantina interrato con bocche di lupo, giardino comune, un box singolo esterno, una costruzione uso deposito esterno, di cui sono proprietario di 1/3 con altre due parenti con stessa quota ognuno.
Oltre 20 anni fa, in previsione del matrimonio mi sarei trasferito presso un immobile di famiglia di mia moglie e quindi non avrei dovuto sostenere spese di acquisto o ristrutturazione per la casa.
All’epoca, una delle due parenti comproprietarie che doveva sposarsi mi ha proposto, invece di trasferirmi nella casa di mia moglie, un progetto di ristrutturazione della villetta di cui sopra che prevedeva la ristrutturazione del piano terra a mie spese dove sarei andato ad abitare con mia moglie dopo il matrimonio e un’ulteriore ampliamento a fianco al piano terra per consentire alla medesima di ristrutturare in seguito il primo piano e ampliare a sua volta sopra la parte nuova a piano terra posta a mio carico.
In fiducia e in tale prospettiva, ho quindi realizzato nel tempo la ristrutturazione del piano terra con la ridistribuzione degli spazi come da progetto realizzato in previsione della ristrutturazione complessiva di ampliamento a lato e del piano primo, rimandando il matrimonio di anni per gli effetti collaterali di tale decisione.
In corso d’opera la parente ha comprato casa da un’altra parte e io e mia moglie siamo rimasti con mezza casa realizzata.
L’altra parente, stessa cosa, ha detto che sarebbe subentrata nel progetto al posto della prima ma allo stesso modo ha comprato casa altrove.
In pratica, da un quattro locali siamo rimasti con un due locali perché gli altri dovevano essere realizzati nell’ampliamento a fianco non avvenuto con in più l'intera attribuzione di tutto il piano cantinato sulla scheda catastale del "mezzo appartamento" grazie all'architetto delle due, cosa risaputa solo dopo la presentazione al catasto e anche se sbagliata la correzione sarebbe stata a mio carico, cosa non fatta.
In questi anni abbiamo abitato al due locali al piano terra, ho mantenuto l’edificio in condizioni decorose e sostenuto spese sulle parti comuni senza alcuna partecipazione alle spese e alle attività di manutenzione da parte delle altre due comproprietarie.
Ora ci siamo trasferiti in un’altra casa e le altre due premono per vendere tutto l’immobile.
Nell’appartamento da me ristrutturato, sono ancora presenti i mobili su misura, con relativo costo, acquistati in previsione che quella sarebbe stata la nostra casa definitiva.
Ammettendo la vendita di tutto l’immobile con i due appartamenti, il box e il deposito non mi pare corretto procedere con una divisione del ricavato per 1/3 ciascuno come vorrebbero le altre due, visto che la ristrutturazione al piano terra è stata pagata tutta da me e all’epoca, per incapienza di reddito, le quote sui 10 anni di recupero del 36 per cento sono state in parte usate anche da loro, la somma che ho dovuto investire è finita in un’immobile non di mia esclusiva proprietà perché son stato convinto a ristrutturare invece di trasferirmi dove non avrei avuto nessuna spesa per la casa senza aggiungere l'intromissione nella mia vita privata che ha avuto di conseguenza riflesso su tutto.
In una simile situazione quali sono i criteri per una ripartizione che tenga conto dei danni economici e morali che ho subito?
I disegni di progetto non realizzato sono una prova per il voltafaccia delle due?
Grazie
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Premetto che la tua vicenda pare essere stata gestita in modo davvero sconsiderato: nel senso che certi investimenti si fanno solo dopo accordi messi per iscritto con i/le comproprietarie, con cui si stabiliscono le attribuzioni delle spese, le responsabilità, e gli obblighi reciproci: e con un progetto complessivo, frutto del lavoro di un professionista pagato da tutti gli interessati.
Inoltre, ti sei fidato di poter usufruire di metà della villetta, che era molto di più di quanto ti sarebbe spettato in base alle quote: insomma, un vero pasticcio.
Ora è evidente che, con la futura cessione dell’immobile, dovrai farti più furbo: cioè mettere nero su bianco, prima della messa in vendita, come sarà diviso il prezzo realizzato.
Sempre che tu possa dimostrare che hai pagato tu la ristrutturazione, e se questa ha portato aumento di valore: ma questo si può sapere solo conoscendo l’immobile.
Cioè, se hai ristrutturato una parte sola del piano terra, in modo da “snaturare” la divisione iniziale in due appartamenti, o rendendo più difficile la eventuale fusione dei due, o usando materiali e finiture troppo originali, difficilmente potrai riavere quanto speso.
Inoltre dovrai dimostrare, perché se ne tenga conto, che gli sgravi fiscali goduti dalle due comproprietarie erano una sorta di “dono” da parte tua…
Per i danni morali , non pensarci nemmeno.
E anche ammesso che tu possa dimostrare quanto sopra, se le altre due non concordano sulla divisione che tu ritieni corretta, non ti resta che accettare di dividere per tre il ricavato, o rivolgerti ad un avvocato (con tutti i rischi, le spese e il tempo necessario del caso).
 
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User_61277

Ospite
Premetto che la tua vicenda pare essere stata gestita in modo davvero sconsiderato: nel senso che certi investimenti si fanno solo dopo accordi messi per iscritto con i/le comproprietarie, con cui si stabiliscono le attribuzioni delle spese, le responsabilità, e gli obblighi reciproci: e con un progetto complessivo, frutto del lavoro di un professionista pagato da tutti gli interessati.
Inoltre, ti sei fidato di poter usufruire di metà della villetta, che era molto di più di quanto ti sarebbe spettato in base alle quote: insomma, un vero pasticcio.
Ora è evidente che, con la futura cessione dell’immobile, dovrai farti più furbo: cioè mettere nero su bianco, prima della messa in vendita, come sarà diviso il prezzo realizzato.
Sempre che tu possa dimostrare che hai pagato tu la ristrutturazione, e se questa ha portato aumento di valore: ma questo si può sapere solo conoscendo l’immobile.
Cioè, se hai ristrutturato una parte sola del piano terra, in modo da “snaturare” la divisione iniziale in due appartamenti, o rendendo più difficile la eventuale fusione dei due, o usando materiali e finiture troppo originali, difficilmente potrai riavere quanto speso.
Inoltre dovrai dimostrare, perché se ne tenga conto, che gli sgravi fiscali goduti dalle due comproprietarie erano una sorta di “dono” da parte tua…
Per i danni morali , non pensarci nemmeno.
E anche ammesso che tu possa dimostrare quanto sopra, se le altre due non concordano sulla divisione che tu ritieni corretta, non ti resta che accettare di dividere per tre il ricavato, o rivolgerti ad un avvocato (con tutti i rischi, le spese e il tempo necessario del caso).
Io non avevo nessuna intenzione di usufruire di metà della villetta tant'è che avevo la possibilità di avere una villetta intera a titolo gratuito da parte della famiglia di mia moglie, ho acconsentito in buona fede e comunque essendo due appartamenti anche l'altra delle due comproprietarie avrebbe avuto metà della villetta la terza si sarebbe tenuta un'altro appartamento di ns famiglia in compensazione. Le cose sono andate diversamente e non certo per volere mio. Preciso che l'immobile non è stato snaturato in alcun modo, la struttura è allo stato originale, le modifiche sono state fatte solo al piano terra internamente in previsione di ampliamento non realizzato, nulla è stato fuso inglobato in concreto, solo su disegno.
 
U

User_61277

Ospite
Io non avevo nessuna intenzione di usufruire di metà della villetta tant'è che avevo la possibilità di avere una villetta intera a titolo gratuito da parte della famiglia di mia moglie, ho acconsentito in buona fede e comunque essendo due appartamenti anche l'altra delle due comproprietarie avrebbe avuto metà della villetta la terza si sarebbe tenuta un'altro appartamento di ns famiglia in compensazione. Le cose sono andate diversamente e non certo per volere mio. Preciso che l'immobile non è stato snaturato in alcun modo, la struttura è allo stato originale, le modifiche sono state fatte solo al piano terra internamente in previsione di ampliamento non realizzato, nulla è stato fuso inglobato in concreto, solo su disegno.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
comunque essendo due appartamenti anche l'altra delle due comproprietarie avrebbe avuto metà della villetta la terza si sarebbe tenuta un'altro appartamento di ns famiglia in compensazione.
Ok, ma andava regolato il tutto con appositi accordi preventivi.
Io non avevo nessuna intenzione di usufruire di metà della villetta tant'è che avevo la possibilità di avere una villetta intera a titolo gratuito da parte della famiglia di mia moglie, ho acconsentito in buona fede
Non avevi intenzione, ma purtroppo ti sei buttato in quel progetto spontaneamente, credo: mica ti hanno costretto…
Preciso che l'immobile non è stato snaturato in alcun modo
Meglio così: avevo capito che avevi ricavato un bilocale , in attesa del previsto ampliamento, al posto dell’appartamento originario (forse diversamente tagliato).
C’è una discussione molto simile alla tua: per caso tu ti eri iscritto anche come “Stark” ?
 
U

User_61277

Ospite
si ho ricavato un appartamento piu piccolo nel senso che è stato fatto in base al progetto complessivo e catastalmente adesso è un due locali ma la struttura di tutto l'edificio è quella originaria
chi è "Stark"?
 
U

User_61277

Ospite
ho trovato questo forum cercando in rete qualche informazione ho scritto nel posto sbagliato?
 
U

User_61277

Ospite
sono iscritto anche a un forum per diversa materia e devo dire che quando mi sono iscritto ho ricevuto un sostegno e un'accoglienza ben diversa da questa particolarmente aggressiva tolgo il disturbo e mi rivolgo a esperti saluti a stark
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
chi è "Stark"?
E’ colui che ha iniziato questa discussione, molto simile alla tua.
ho trovato questo forum cercando in rete qualche informazione ho scritto nel posto sbagliato?
No, certo che no.
quando mi sono iscritto ho ricevuto un sostegno e un'accoglienza ben diversa da questa particolarmente aggressiva
mi spiace se ti sono sembrata aggressiva: a me pare di essere stata realistica.
Immagino risponderanno anche altri, magari più diplomatici di me.
 

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