Ho comprato una particella di terreno iscritta come "seminativo" adiacente alla mia casa al mare.
Sull'atto è riportato che la particella è di 24 Mq., così come risulta da catasto. Non è scritto "a corpo".
In realtà, preso possesso, mi sono accorto che la superficie reale recintata è di 20Mq. circa.
Posso rivalermi sul venditore?
Posso chiedere la rivisitazione dei confini al mio confinante?
Se il mio confinante ha i miei Mq. in più, è tenuto a restituirli nonostante la rete sia stata montata diversi anni fa? Probabilmente ha sbagliato il geometra quando ha frazionato.
La mia preoccupazione è che detto vulnus risulterà presente anche in una eventuale prossima vendita, per cui ritengo che, quanto meno, il venditore debba, a sue spese, modificare i dati catastali e rettificare l'atto e, se vorrà, potrà rivalersi sul geometra che ha sbagliato le misurazioni della particella già recintata prima del frazionamento. Voi come la pensate? Che faccio? Grazie. Pippo.
Sull'atto è riportato che la particella è di 24 Mq., così come risulta da catasto. Non è scritto "a corpo".
In realtà, preso possesso, mi sono accorto che la superficie reale recintata è di 20Mq. circa.
Posso rivalermi sul venditore?
Posso chiedere la rivisitazione dei confini al mio confinante?
Se il mio confinante ha i miei Mq. in più, è tenuto a restituirli nonostante la rete sia stata montata diversi anni fa? Probabilmente ha sbagliato il geometra quando ha frazionato.
La mia preoccupazione è che detto vulnus risulterà presente anche in una eventuale prossima vendita, per cui ritengo che, quanto meno, il venditore debba, a sue spese, modificare i dati catastali e rettificare l'atto e, se vorrà, potrà rivalersi sul geometra che ha sbagliato le misurazioni della particella già recintata prima del frazionamento. Voi come la pensate? Che faccio? Grazie. Pippo.