Micaela
Membro Junior
Ciao! Sperando in un vostro consiglio, vi sottopongo un'antipatica questione:
L'anno scorso mi sveglio una mattina e vedo gocciare acqua dai soffitti di tutta casa. Ne deduco un allagamento all'appartamento di sopra e al momento ovviamente chiamo l'inquilina e i proprietari (c'era tra loro una brutta situazione di sfratto esecutivo). L'inquilina mi disse che in casa in quel momento non era successo nulla, ma che "effettivamente qualche volta trovava dell'acqua sul pavimento senza sapere da dove venisse". Sta di fatto che ho iniziato a coinvolgere i proprietari, l'amministratore, l'assicurazione condominiale e vari tecnici per ricercare l'origine del problema, ma l'inquilina - pare avesse chiuso l'acqua generale - e non non si è più fatta trovare e per mesi nessuno è potuto entrare nella casa per verificare. Dopo un anno di vane sollecitazioni, i proprietari hanno ripreso possesso dell'appartamento e si sono messi subito a ristrutturare. In quell'occasione hanno chiamato in supervisione il perito dell'assicurazione condominiale, e con lui hanno verificato che "non sussistevano rotture evidenti nelle loro tubazioni". Alla luce di ciò hanno ribadito la loro estraneità rispetto a queste macchie d'acqua nel mio appartamento. In poche parole il fatto è questo: molto probabilmente l'acqua proveniva da qualche dispositivo esterno (lavandini, lavatrice, doccia, ecc), oppure da un'occlusione temporanea dei tubi che l'inquilina trascurava o ignorava. Tornati in possesso dell'appartamento, i proprietari - in buona o cattiva fede - hanno subito svuotato l'appartamento, eliminando quindi qualsiasi eventuale prova dell'origine del danno. I proprietari e l'assicurazione si sono entrambi detti estranei al fatto, e con tanti cari saluti. A distanza di un anno ormai io non ho nessuna prova materiale da addurre legalmente per chiedere il rimborso di queste tinteggiature, e sebbene sia ovvia la responsabilità dell'appartamento sovrastante, pare che dovrò caricarmi da sola della spesa dei lavori. Ho consultato un avvocato, che però non mi ha molto confortato: mi ha prospettato anni di attesa e notevoli spese legali che secondo lui non valgono l'entità del danno in questione (duemila euro circa). Ma è possibile che non ci sia modo di responsabilizzare i proprietari?!
Confido in voi!
L'anno scorso mi sveglio una mattina e vedo gocciare acqua dai soffitti di tutta casa. Ne deduco un allagamento all'appartamento di sopra e al momento ovviamente chiamo l'inquilina e i proprietari (c'era tra loro una brutta situazione di sfratto esecutivo). L'inquilina mi disse che in casa in quel momento non era successo nulla, ma che "effettivamente qualche volta trovava dell'acqua sul pavimento senza sapere da dove venisse". Sta di fatto che ho iniziato a coinvolgere i proprietari, l'amministratore, l'assicurazione condominiale e vari tecnici per ricercare l'origine del problema, ma l'inquilina - pare avesse chiuso l'acqua generale - e non non si è più fatta trovare e per mesi nessuno è potuto entrare nella casa per verificare. Dopo un anno di vane sollecitazioni, i proprietari hanno ripreso possesso dell'appartamento e si sono messi subito a ristrutturare. In quell'occasione hanno chiamato in supervisione il perito dell'assicurazione condominiale, e con lui hanno verificato che "non sussistevano rotture evidenti nelle loro tubazioni". Alla luce di ciò hanno ribadito la loro estraneità rispetto a queste macchie d'acqua nel mio appartamento. In poche parole il fatto è questo: molto probabilmente l'acqua proveniva da qualche dispositivo esterno (lavandini, lavatrice, doccia, ecc), oppure da un'occlusione temporanea dei tubi che l'inquilina trascurava o ignorava. Tornati in possesso dell'appartamento, i proprietari - in buona o cattiva fede - hanno subito svuotato l'appartamento, eliminando quindi qualsiasi eventuale prova dell'origine del danno. I proprietari e l'assicurazione si sono entrambi detti estranei al fatto, e con tanti cari saluti. A distanza di un anno ormai io non ho nessuna prova materiale da addurre legalmente per chiedere il rimborso di queste tinteggiature, e sebbene sia ovvia la responsabilità dell'appartamento sovrastante, pare che dovrò caricarmi da sola della spesa dei lavori. Ho consultato un avvocato, che però non mi ha molto confortato: mi ha prospettato anni di attesa e notevoli spese legali che secondo lui non valgono l'entità del danno in questione (duemila euro circa). Ma è possibile che non ci sia modo di responsabilizzare i proprietari?!
Confido in voi!