Gianco

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Un foro per la ventilazione da realizzare sulla parete esterna non è un problema, mentre lo è se devi aprire una finestra.
Avendo l'accortezza di verificare che il tratto di muro interessato non sia attraversato da un impianto idrico, elettrico, telefonico, posta pneumatica, ecc. ecc..
 

vittorievic

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Avendo l'accortezza di verificare che il tratto di muro interessato non sia attraversato da un impianto idrico, elettrico, telefonico, posta pneumatica, ecc. ecc..
mio caro c'è il "georadar" da muro: è un pò caro ma funziona.


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vittorievic

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Anna non pare volerne approfittare,
vero; tuttavia mi sembra che si fermi davanti ai primi ostacoli: si sente ostaggio della posizione del proprietario di casa, il quale, ovviamente, ha una visione differente della situazione.
Poi una cosa è la mancata presenza dell'impianto di ventilazione nel bagno cieco, un'altra cosa è la formazione di muffa nei muri delle camere da letto: sono due problematiche differenti e se vogliamo anche separatamente motivo per disdire il contratto d'affitto, senza obbligo di rispettare preavviso. Se fosse una approfittatrice potrebbe chiedere i danni per i vestiti ed i mobili che hanno preso l'odore di muffa.
 

uva

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Molte cose non ci sono note:
Tra le quali il motivo per cui la conduttrice ha preso in locazione un appartamento con unico bagno cieco senza ventilazione forzata (cosa facilmente verificabile durante la visita, prima di stipulare il contratto) e ha continuato ad utilizzarlo per un certo periodo di tempo senza sollevare il problema col locatore.

Forse il canone di locazione pattuito tra le parti è particolarmente conveniente, in quanto tiene conto dei difetti dell'immobile?
 

mapeit

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Come dice @uva è perlomeno strano che quando @A.n.n.a ha visitato l'immobile prima di locarlo non si sia accorta che il bagno era cieco e senza ventilazione. Una situazione invivibile, aldilà dei regolamenti, per il bagno di un'abitazione. Ha chiesto lumi ? Ne ha parlato con i proprietari ? Non si sa. Solo ora la cosa assume importanza ?
Per quanto riguarda la muffa e la causa che la crea bisognerebbe fare indagini più complesse, ma non abbiamo motivo di non credere a @A.n.n.a .
Se però il regolamento edilizio sentenzia che a fronte di un unico bagno cieco non ventilato la casa non è abitabile e se @A.n.n.a ha realmente la volontà di cambiare casa, non vedo quale sia il problema.
Inviare una raccomandata fornendo un termine ragionevole (es. 60 giorni) per adeguare il servizio con adeguata ventilazione avvisando che trascorso il termine - qualora il locatore non adempia - il contratto si intenderà risolto per gravi motivi. Nel frattempo sospendere il pagamento del canone.
I locatori non possono "non accettare" una risoluzione anticipata per tale motivo, poiché più "grave motivo" di così non esiste (immobile non abitabile).
Cosa faranno i locatori che "non accettano" ? Tratterranno la cauzione quindi al massimo 3 mensilità.
 

basty

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Tra le quali il motivo per cui la conduttrice ha preso in locazione un appartamento con unico bagno cieco senza ventilazione forzata (cosa facilmente verificabile durante la visita, prima di stipulare il contratto) e ha continuato ad utilizzarlo per un certo periodo di tempo senza sollevare il problema col locatore.

Forse il canone di locazione pattuito tra le parti è particolarmente conveniente, in quanto tiene conto dei difetti dell'immobile?
Ho premesso anch'io, senza entrare in tutti i particolari, che certe rimostranze tardive sembrano in genere pretestuose. Nonostante ciò, prendo per veritiere le dichiarazioni della postante.
La mia impressione (ovviamente è solo una sensazione) è che certa leggerezza nell'accordarsi per un simile alloggio, sia stata più frutto di "ignoranza/inesperienza": sono vecchio abbastanza per averne viste di situazioni oggi inconcepibili: 60 anni fa ho visto installare ed utilizzare scaldabagni a gas senza scarico fumi, in un cucinino di
2 mq/5 mc: per poco la padrona non ci rimaneva secca intossicata (il proprietario era il geometra progettista, anche resp. dell'ufficio tecnico comunale .....!)

Uno che vive in affitto, magari giovane, non è detto che conosca i regolamenti d'igiene ed edilizio: l'ignoranza non è ammessa, ma la comprensione/compassione non la si nega a priori ....!

Una cosa credo si possa rimarcare: mi ha sorpreso la metodica approcciata. Igrometri e termoscanner per rilievi sulle pareti, non è che siano strumenti da banco ordinari di cui tutti siamo dotati tra gli attrezzi domestici.
 

mapeit

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Proprietario Casa
Uno che vive in affitto, magari giovane, non è detto che conosca i regolamenti d'igiene ed edilizio: l'ignoranza non è ammessa, ma la comprensione/compassione non la si nega a priori ....!

Una cosa credo si possa rimarcare: mi ha sorpreso la metodica approcciata. Igrometri e termoscanner per rilievi sulle pareti, non è che siano strumenti da banco ordinari di cui tutti siamo dotati tra gli attrezzi domestici.
Sono d'accordo che un giovane che vive in affitto (ma anche uno o una meno giovane) non conosca i regolamenti edilizi e di igiene, ma caspita ... avrà sentito la puzza quando va in bagno, avrà visto il vapore dopo la doccia e se non li fa uscire dalla finestra o dall'aspiratore dovrebbe capire che se li trova in casa !!!

Sugli strumenti sofisticati posso dire che può magari avere un amico che lavora nel settore e che quindi ne dispone. Perché bisogna anche saperli usare.
 

basty

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Sono d'accordo.
Vuoi che scriva anche che a volte certi quesiti sembrano postati ad arte per far produrre non meno di 58 post?
Anche questa ipotesi è più che plausibile.
Per come scrive non sembra una sprovveduta. Per quanto ha supportato la situazione sembra un po' naif (mi perdoni Anna) . Quale delle due?

Se mi pongo quel problema, non mi metto né a rispondere né a commentare
 

chiacchia

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Ma in alcuni casi bisogna guardare la cosa in modo più semplice nel senso, mi serve un'abitazione in quella zona, mi fa comodo, la casa è carina e adatta alle mie esigenze pertanto la prendo, ci abito e poi nascono i problemi chiaramente l'affittuario non è a conoscenza di tutta questa manfrina del bagno, l'umidità ecc. ma quando si presenta chiaramente cerco una soluzione.
Tutto qua, poi c'è la disonestà di chi affitta che ben sa del problema, testimonianza personale, Sant'Agata dei Goti in Campania il sindaco di una frazione ha una casa costruita su di un grande deposito il quale non ha porte di chiusura il deposito pieno di cianfrusaglie e auto occasionali, l'abitazione al piano di sopra verniciato a nuovo composto da un bagno una camera da letto ingresso cucina è due condizionatori enormi, sai la curiosità ti fa chiedere, ma scusi perché due grossi condizionatori? sa qui anche se siamo a 160 metri sul livello del mare c'è sempre vento grazie al mare e pertanto la zona è umida e i condizionatori servono per asciugare l'acqua che si fa sul pavimento.
HAI CAPITO il sindaco? mica ha pensato di coibentare il deposito metterci delle porte fare un tetto termico noooo troppi soldi due grossi condizionatori e chi ci abita paga la corrente per non stare nell'umidità e la muffa
 

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