Elenottera

Membro Attivo
Proprietario Casa
La locazione sarebbe per uso residenziale,ma il mio avvocato me lo sconsiglia in quanto le ambasciate godono di extraterritorialità e in caso di controversie non avrei la possibilità di di rivolgermi alla giustizia italiana.l'agenzia immobiliare mi spinge a fare il contratto .sono molto confusa!spero che qualcuno possa darmi una risposta!seguo da tempo questo forum che è interessantissimo è utile. grazie in anticipo !
 
O

Ollj

Ospite
Non è proprio così; non è questione di extraterritorialità che comporterebbe il difetto di giurisdizione del giudice italiano.
La possibilità di ricorrere alla Giustizia Italiana c'è di certo e di conseguenza:
- istruire un procedimento contro il debitore inadempiente
- accertare il credito che lei vanta
Il problema si porrebbe invece in sede di esecuzione della sentenza a lei favorevole; infatti i beni appartenenti allo Stato estero e destinati alle funzioni pubbliche di quello Stato, non possono essere sottratti (nemmeno per disposizione giudiziale) alla funzione istituzionale cui sono deputati = impignorabilità/limite alla giurisdizione esecutiva. Ovvio non tutti i beni dello Stato Estero ma solo quelli con tali funzioni.

Ecco un estratto di sentenza che le conferma il tutto (decida Lei se le conviene il rischio):
Non è norma di diritto internazionale generalmente riconosciuta che uno Stato sia sempre e comunque esente dalla giurisdizione di un altro Stato-
Il nostro ordinamento, con la l. n. 1263 del 15 luglio 1926, ha riconosciuto in via di principio la possibilità di esecuzione forzata su beni di Stato estero; in base al principio del ne impediatur legatio, è tuttavia esclusa la possibilità di esecuzione forzata su beni destinati all’esercizio della sovranità dello Stato.
Il deposito di somme di denaro presso un istituto di credito da parte di un’ambasciata rende le stesse oggetto di un mero rapporto di diritto privato da cui non traspare alcuna esplicazione di sovranità; tali somme sono dunque assoggettabili a pignoramento.

In mancanza di una dichiarazione di reciprocità tra l’Italia e lo Zambia, l’azione esecutiva non è condizionata alla preventiva autorizzazione del Ministro di Grazia e Giustizia.

Il problema sarà rientrare in possesso dell'immobile (ove non volessero andarsene): in tal caso sì che si porrebbe anche l'extraterritorialità
 
Ultima modifica di un moderatore:

Elenottera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Tantissime grazie!
Il rischio è molto alto mi pare....
Il problema è appunto quello che non potrei rientrare in possesso dell'immobile per nessun motivo! Anche una residenza di ambasciatore rientrerebbe nelle funzioni istituzionali ?
 

moralista

Membro Senior
Professionista
In tutte le ambasciate in Italia ci sono ambasciatori con un seguito, e tutti sono alloggiati in vari appartamenti sul territorio, per ora non mi risulta morosità nei loro confronti, pertanto vai tranquilla, fatti dare una buona cauzione e stai tranquilla c'e ne volessero di ambasciate
 

Elenottera

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie!
Il problema non è solo della morosità,ma è anche quello che non potrei mai alla fine del contratto rientrare in possesso.Infatti adesso affitterei ad un canone del quale,dati i tempi ,mi accontenterei ,ma tra dieci anni la crisi potrebbe finire ed io rimarrei a vita con un canone inadeguato!
 
O

Ollj

Ospite
Anche una residenza di ambasciatore rientrerebbe nelle funzioni istituzionali ?
.
La dimora dell'ambasciatore non gode delle stesse tutele della sede diplomatica; in tal caso non si tratta di "funzione istituzionale" ma d'immunità diplomatica che deve essere riconosciuta ad ogni agente (l'ambasciatore è il massimo grado tra gli agenti diplomatici) secondo la convenzione di Vienna del 1961; trattasi d'immunità personale dell'agente e della sua dimora; conseguentemente lei fosse in possesso di un valido titolo esecutivo, ai sensi dell'art. 31 par. 1 cap. a-b-c, l’esecuzione sarebbe possibile solo se non venisse menomata l’inviolabilità della dimora dell'ambasciatore; comprende anche lei che sarebbe impossibile dar esecuzione allo sfratto (pur conseguito) finchè la persona in questione rivesta la qualifica di ambasciatore (dovrebbe attendere il termine di carriera o la sua esclusione dal corpo diplomatico). Quindi meno complicato della sede diplomatica (ambasciata) ma sempre complicato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
a questo proposito mi ricordo una lunga lotta tra il possessore di una palazzina e l'ambasciata di uno stato centroamericano che aveva insediato degli uffici: sfratto per morosità già in atto nel 1981, quando immigrai a Roma, all'epoca abitavo abbastanza vicino e vedevo i cartelli che il proprietario aveva messo sui muri esterni, e terminato poco prima del 1990.
 

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