carlayel

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Circa un anno fà ho permesso ad una mia conoscente di utilizzare un mio appartamento per alcuni mesi dietro pagamento di un canone. Per un paio di mesi l'affitto è stato pagato. Quando le ho detto che avrei voluto regolarizzare l' affitto con un contratto, ha iniziato a non pagare più in quanto si trovava in difficoltà finanziare e che entro poco tempo avrebbe saldato tutto. Ora a distanza di un anno mi trovo nella stessa situazione.
Non avendo un contratto d'affitto, cosa posso fare per riavere il mio appartamento?
Grazie se vorrete darmi un aiuto in merito.
 

Dimaraz

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No contract ...no party.
Hai errato nel concedere un immobile senza fare le cose in regola.
Ora sei ad un bivio...decidere cosa sia meglio fra iniziare una causa e rischiare sanzioni fiscali.

Ps.
Trovo "strano" che cessi i pagamenti solo perchè non avevate regolarizzato.
 

alberto bianchi

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Trovo "strano" che cessi i pagamenti solo perchè non avevate regolarizzato.
Classico scherzo da Prete. Mai fidarsi degli amici e/o dei parenti quando si tratta di pecunia.
La conoscente ha capito di avere il coltello dalla parte del manico, a causa dell'assenza del contratto.
Adesso la questione sarà da "sistemare" con delicatezza, pur ingoiando i rospi senza farlo vedere.
 

Dimaraz

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Hai "verbalizzato" i miei stessi pensieri:fico:.

Diciamo che se fosse vera la storia dei 2 mesi ma soprattutto non fissero pagamenti "tracciabili" o testimoniabili potrebbe ipotizzare il comodato verbale con le conseguenze del caso.
 

Antonio Abiuso

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Senza contratto scritto e registrato non esiste locazione anche se ti ha versato dei soldi.
Pertanto in questo caso si configura solo una abusiva occupazione; per cui se aspiri a riprenderti casa sei obbligata a rivolgerti al giudice onde averne la sentenza di rilascio per 'occupazione senza titolo'.
Ma questa t'obbliga a patirne una lunga attesa con costi non certo esigui per ottenerla.
Concordo con @alberto bianchi quando dice che il coltello nel manico tu non ce l'hai.
Ad ogni modo, per tentare di risolvere diversamente il tuo problema - che si sostanzia nel fatto che l'occupante abita in casa tua, non paga l'affitto (salvo, se ho ben capito, solo i due canoni iniziali) e si rifiuta di stipulare almeno il contratto locativo) - ti espongo quello che farei io al tuo posto: mi catapulto all'Ufficio delle Entrate e chiedo, come la legge consente, di registrare il contratto di locazione con l'occupante (la sua firma non serve). Nel modulo (ora è il modello RLI) indico, assieme ai dati personali dell'inquilina') anche la data d'inizio e di fine locazione e delle due mensilità ricevutene a titolo di 'deposito cauzionale' e passo alla cassa a pagare l'imposta di registro (con forse qualche sanzione aggiuntiva per il ritardo nell'adempimento). Dopodiché, ritiratone il documento, fiscalmente regolare a tutti gli effetti, mi metto così in grado di minacciare la conduttrice ( a questo punto è tale ) che se non si mette in regola con tutti i pagamenti dovuti in base al contratto, procedo con lo sfratto per morosità.
E' un'idea: forse vale la pena d'esser presa in considerazione.
 

Antonio Abiuso

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L'ipotesi da me espressa ha come presupposto appunto quello di un contratto scritto e firmato dal solo locatore che come tale può venire all'uopo da costui predisposto ai fini di poterlo così sottoporre alla registrazione. Alla riflessione in tal senso mi ci ha spinto la varia normativa di riferimento (L.431/98 art.13 - L.311/04 art.1 - Dlgs./011 art.3) dal cui combinato si evince che a pena di nullità sono esposte soltanto la 'mancanza di forma scritta' e la sua 'registrazione' mentre non si parla di 'sottoscrizione' ad opera di entrambe le parti, sicché l'assenza di una, in quanto 'vizio' diverso e come tale non espressamente sanzionatovi, non può perciò venire estensivamente ricompreso nella nullità (il legislatore 'quod non dixit, voluit'). Ritengo pertanto che il giudice in una causa di sfratto, a fronte di un contratto confezionato, firmato dal solo locatore e registrato, non possa limitarsi a dichiararne ipso facto la nullità ma debba invece decidere sull'esistenza o meno di quel rapporto locativo deducendola dal comportamento delle parti e dalle altre risultanze processuali. Sanzionando, se accertata, la morosità del conduttore.
Tutto questo senza la pretesa di negare l'opinabilità dell'idea espressa. Io comunque nel caso di @Cartayel questa carta alla disperata me la giocherei piuttosto che agire in termini di rilascio per abitazione abusiva. Una causa di sfratto ha un costo più limitato e vita abbastanza breve (specie se in prima udienza il giudice rilevasse la nullità del contratto), ma senza poi precludere l'altra azione a diverso titolo.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Senza contratto scritto e registrato non esiste locazione anche se ti ha versato dei soldi.

A volte mi sconcerti.
Trapelava una frequentazione di certi ambienti o quantomeno un "aver le mani in pasta"... ma ora trasecolo.
Come fai a dire che non è locazione se vi fosse traccia di pagamenti "mensili" o specifica "ricevuta"?
Occupa un immobile da più di 1 anno e ai Giudici è bastato il riscontro di prelievi mensili per figurare una locazione (in "nero")... e per fortuna che hanno invalidato una Legge altrimenti erano dolori.

Meno grave (se non è tua materia) ma semplificare dicendo:
mi catapulto all'Ufficio delle Entrate e chiedo, come la legge consente, di registrare il contratto di locazione con l'occupante (la sua firma non serve). Nel modulo (ora è il modello RLI) indico, assieme ai dati personali dell'inquilina') anche la data d'inizio e di fine locazione e delle due mensilità ricevutene a titolo di 'deposito cauzionale' e passo alla cassa a pagare l'imposta di registro (con forse qualche sanzione aggiuntiva per il ritardo nell'adempimento).

Togli il "forse" ... e raccomandati l'anima
Registrare in ritardo dopo 1 anno? ... diciamo che tanto vale poggiare gli attributi sull'incudine e andare di randello.
 

fiodor1

Membro Attivo
Proprietario Casa
Secondo me , la miglior cosa è farsi firmare un contratto di comodato uso gratuito, aspetta 1/2 mesi e poi vai dal giudice chiedendo di rientrare in possesso dell'appartamento
 

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