Allora non comprendo il motivo del rifiuto. No, non li leggo tutti. Qual era il motivo preciso del loro rifiuto?
Il rifiuto del "mio" Notaio era che lui era tenuto alle circolari dell'Agenzia delle Entrate o altre istituzioni che si erano già espresse sul fatto che la rinuncia di fatto era una Donazione e come tale doveva seguire la procedura relativa che obbliga all'atto
pubblico con la conseguenza del rifiuto per la semplice autentica...Quando gli opposi che l'autentica della firma sulla dichiarazione unilaterale dell' usufruttuario comunque prevista dall'orientamento era riservata al notaio in esclusiva per cui il rifiuto significava calpestare il codice civile, lui mi rispose, anche alterandosi, che fra la legge civile e quella tributaria lui doveva scegliere quest'ultima. Seguirono
altri contatti fra cui l'ultimo con il presidente dei notai di Torino che mi inviò
via email un preventivo...se vuoi te lo spedisco privatamente e così vedrai che aveva inserito una frase che contestai vivacemente...Prima ancora di quest'ultima bagattella notarile io, ai tempi di Arciera e Jerry48 avevo fatto un interpello alla direzione generale della "belva" che, stranamente mi rispose in solo sette giorni..
se si potesse rendere pubblica la risposta lo farei ben volentieri...ed in quella occasione lo resi ampiamente su Propit e resto perplesso sul fatto che tu non l'abbia letto...E lo sono anche perchè internet è pieno di interventi sul problema...
poi vi è uno studio del collegio notarile di Roma...tutti a favore del "rogito"...
Poi, e chiudo, ne parlammo abbondantemente con
@Ollj che avendo lo stesso problema lo risolse in un altro modo rinunciando, se ben ricordo, alla trascrizione
in conservatoria...Lo strapotere dei poteri (consentitemi...) è tale fino a stravolgere
le stesse leggi quando le stesse danno un piccolo vantaggio al cittadino. Un concetto così semplice come quello della rinuncia viene subito appesantito da
argomentazioni di comodo tale da farlo diventare un calvario. Poi l'aspetto
più comune del nudo proprietario ( figlio/a) che vi abita al posto del genitore
non è stato previsto dal legislatore...col risultato che il genitore usufruttuario
di fatto non usufruisce per cui si trasforma in un uso passivo e per questo motivo vuol rinunciare...omissis...L'arricchimento anticipato del nudo proprietario con cui insigni giuristi si scannano a giurare non esiste...perchè lui già gode di questo
arricchimento e nel caso di mia figlia a Bruino lei ne gode sin dal giorno del rogito
(sono 25 anni...). Insomma il legislatore aveva previsto un usufrutto attivo e
non anche l'usufrutto passivo come migliaia di famiglie attestano e lamentano.
E' una delle tante porcherie che possimo ascrivere al potere tutto allargato fino ai notai. Che arroccati nel loro privilegio se ne fregano altamente delle lamentele dei cittadini... Gli avvocati, sotto, sotto anelano a farli sparire...fidando di prenderne il posto...Ma questa, non è materia di Quiproquo.