Luigi Criscuolo

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vorrei chiedere ai forumisti se effettivamente le dichiarazioni di Barilla sulla famiglia tradizionale eterosessuale sono state lesive nei confronti dei sostenitori delle famiglie "affettive" omosessuali e nel caso affermativo dove sta l'offesa nei confronti della omosessualità. grazie

Questo è quello che ha detto Barilla:
"Coinvolto in un discorso di genere sugli spot, in cui è sempre la donna a servire, il 55enne Barilla, pronipote del fondatore Pietro, si trova a parlare anche di coppie omosessuali: «Noi abbiamo una cultura vagamente differente. Per noi il concetto di famiglia è sacrale, rimane uno dei valori fondamentali dell'azienda. La salute, il concetto di famiglia. Non faremo uno spot gay perché la nostra è una famiglia tradizionale»."

qui c'é la registrazione originale:
http://video.corriere.it/guido-barilla-la-zanzara-mai-spot-gay/6413f6a8-2692-11e3-a1ee-487182bf93b6
 
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Luigi Criscuolo

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«GIORNI DRAMMATICI IN BARILLA» - Ora parla anche Luca, vicepresidente. E racconta che «per noi della Barilla i giorni successivi alle dichiarazioni che mio fratello ha rilasciato al programma di Radio 24 sono stati drammatici». Poi spiega: «Le dichiarazioni di mio fratello sono state in poche ore riportate da tutti gli organi di informazione del mondo. I giornali hanno cercato di focalizzare l'attenzione su quei piccoli elementi che avrebbero potuto scatenare la polemica. Così si è creata una situazione drammatica che ha portato decine di nostri clienti in tutto il mondo a chiedere immediatamente quale fosse il pensiero aziendale sulla questione sollevata da mio fratello e quali atteggiamenti avremmo tenuto con i consumatori appartenenti ad altri mondi. Il rischio per noi è stato quello di essere buttati fuori dai loro negozi. Per noi questa situazione avrebbe potuto rappresentare un danno molto grave all'azienda e alle migliaia di suoi dipendenti». Luca Barilla ha successivamente spiegato che l'azienda non è colpevole di alcunché ma che, al contrario, le responsabilità di ciò che è accaduto sono individuali, cioè del fratello che senza ponderare bene le parole ha espresso il suo pensiero su un argomento delicato.
 

Adriano Giacomelli

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In Italia e in questo clima è molto delicato ogni argomento che tocca diversità, minoranze, immigrazione. Dichiarazioni di ogni tipo e ammantate di buon senso finiscono per essere strumentalizzate e ravvisate come violenze verbali, e al contrario ogni lassismo e comportamento violento viene accettato se compiuto dai soggetti "deboli diversi" ecc....
Per cui suggerisco, Berlusconi, di professarsi gay ed immigrato!
 

Daniele 78

Membro Storico
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I giornali in Italia, a seconda dell'indirizzo politico, tendono ad enfatizzare determinate dichiarazioni e o comportamenti, se ci si trova individui che appartengono alla propria parte politica che dovessero mai commettere una gaffe ci passano sopra; se invece la gaffe viene commessa da qualcun altro si scatena il finimondo. Ben inteso non credo che definire uno spot aziendale 'legato alla famiglia tradizionale e che non potrebbe contenere gay' lesivo di diritti di alcunché. Nessuno dice 'a fuoco i gay' qui qualcuno ha impostato le cose in modo diverso; ma trovandoci in una società ipocrita perbenista e amante della non violenza (dicono loro) ma montano un caso inesistente. Io al posto loro sarei preoccupato di trovarmi in piazza qualche fenomeno omosessuale o meno che fa manifestazione contro la Barilla creandone un bel danno all'immagine. Ormai siamo questo
 

Adriano Giacomelli

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Ma la violenza c'è già stata, alle dichiarazioni di Barilla, non si è aperto un confronto rispettoso delle posizioni... (alla fine si parlava di strategia marketing) ma si è invocato il boicottaggio commerciale di un "brand".
Quindi chi è stato violento, Barilla con una opinione/scelta imprenditoriale o la parte avversa con un boicottaggio e una campagna denigratoria mediatica????
Meditate gente!
La Democrazia è l'ascolto di tutte le parti ma poi decide la maggioranza, non impone il suo volere la minoranza, diversamente è dittatura della minoranza.
 

arianna26

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Secondo me Barilla ha fatto un solo errore: tornare sui suoi passi. Aveva detto una cosa di una banalità allucinante e cioè che lui preferisce le famiglie uomo-donna. Non mi sembrava neppure il caso di discutere sull'argomento. Sarebbe come discutere del fatto ch epreferisce i fusilli ai tubetti, il blu al grigio etc etc.
 

Daniele 78

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Professionista
PER BARILLA L'IMPORTANZA CHE LA GENTE NE PARLI, così ha ottenuto il suo scopo, di farsi pubbblicità
Oddio non saprei non credo che sia così per un azienda, ossia che l'importante se ne parli, perché se si diffonde un messaggio negativo non ne va a favore anzi. Per inciso la Barilla non ne ha bisogno di pubblicità, è noto da decenni come marchio e quando pensi alla pasta la prima che ti viene in mente( con tutto il marketing che hanno fatto nel corso degli anni) è proprio la Barilla. Poi con la frase ad effetto " dove c'è Barilla c'è casa" hanno creato un associzione intelligente tra il gusto della loro pasta con i gusti tipici di noi italiani....ed hanno avuto successo.
 

Luigi Criscuolo

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tanto alimentare la discussione leggete qui di seguito:

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Dario Fo chiede a Guido Barilla di mettere in pratica le scuse fatte rispetto alle sue controverse dichiarazioni, rappresentando la famiglia nelle sue diverse forme di questi nostri tempi, in occasione delle prossime campagne pubblicitarie.


Firma la petizione

"Caro Guido Barilla,

Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre.

Una persona piena di creatività ed intelligenza, appassionato d'arte e di cultura.

In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per tutti.

Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini.

Sull'amore si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua comunicazione. Sull'amore si fonda una casa.

Alla domanda sul perché la sua azienda non faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e da sempre si identifica con la nostra marca”

Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia: nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e transgender.

Ecco perché le chiedo di cogliere questa occasione e di ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento. Ecco perché le chiedo di uscire dalla dimensione delle polemiche e farsi ambasciatore della libertà di espressione di tutti.

Mi appello a lei, caro Guido, perchè ha modo di ridare all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del presente. E chiedo quindi che lo faccia con le prossime campagne pubblicitarie del gruppo Barilla, dove la famiglia potrà finalmente essere rappresentata nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri tempi.

Come ho già scritto: "Buttiamoci con la testa sotto il getto del lavandino e facciamo capire ai briganti che qui siamo ancora in molti in grado di dimostrare di far parte di un contesto di uomini e donne libere e pensanti".

DARIO FO

Ecco la lettera aperta di Dario Fo a Guido Barilla che puoi sottoscrivere anche tu firmando questa petizione.

io ho cestinato l'invito.

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Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Leggo la petizione di FO e la trovo corretta, lui espone una posizione, condivisibile, chiede educatamente di allargare il messaggio pubblicitario. D'ora in avanti diventa una decisione aziendale fare o trasmettere un messaggio che dovrà, non ultimo tenere conto del target prodotto.
Il problema non è la cortese lettera di Fo che nemmeno io sottoscriverò, sono le capziose speculazioni mediatiche che per amore della Polemica e dell'audience, estremizzano interpretazioni che poi a loro volta sfociano nella vergognosa reazione di vendetta, boicottaggio, rappresaglia commerciale!
Noi persone normali non dovremmo sentirci scandalizzati dalle reazioni scomposte di un mondo che non accetta un banale punto di vista di una famiglia che se non volete chiamare normale, è la maggioranza delle famiglie?
 

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