Vero Adriano e anche una lettera un po' paraculistica, passami il termine, come quella di Dario Fo nasconde a mio avviso un chiaro monito di rivedere le sue posizioni. Ma perché uno dovrebbe rivedere le sue posizioni solo perché non metterebbe un gay in pubblicità (d'altra parte nessuno lo fa) e non capisco proprio perché il non far fare ad un gay la pubblicità significhi odiarli o peggio dar loro a fuoco. Si possono rispettare benissimo delle persone diverse da noi ma intraprendere scelte diverse. Immaginatevi quelli che fuori da ristoranti o dai negozi mettono il cartello con gli animali e "io non posso entrare" non vuol dire che odiano gli animali; semplicemente sono scelte volte a tutelare la propria immagine e sopratutto l'igiene nei locali anche a favore di altre persone, a torto o a ragione non lo sapremo mai.