quando ci si trova davanti alla necessità di fare degli interventi, non inseriti in un capitolato accettato dalla impresa esecutrice, per fare il lavoro a regola d'arte occorre fermarsi un attimo. L'impresa, che di solito è quella che ha da ridire sul capitolato e che fa presente il problema, deve avvisare il Direttore dei Lavori, il cui compito è quello di verificare che i lavori elencati nel capitolato siano eseguiti secondo le prescrizioni e secondo quanto prevede lo stato dell' arte della lavorazione. Questo viene fatto a tutela ed a difesa degli interessi del committente (Condominio). Se il D.L. è il medesimo professionista che ha redatto il capitolato dei lavori si dovrà giustificare con il committente e spiegare come mai non ha contemplato di fare determinate lavorazioni. In ogni caso, con una certa urgenza, il D.L. deve a sua volta contattare l' Amministratore, ed in una riunione a tre (Impreario, D.L. ed Amministratore). Costoro devono analizzare il problema sia nell'ottica di cosa è scritto nel contratto e sia del fatto che le maggiori spese, visto che vengono sopportate dai condomini, devono essere autorizzate dalla assemblea affinchè si accantonino le somme per il saldo delle lavorazioni extra (dando per scontato che la somma concordata con l'impresa per i lavori sia stata già accantonata, anche se utilizzata in tranche secondo lo Stato di Avanzamento Lavori SAL).
Che dire quando, nell'esecuzione dei lavori, emerge la necessità di effettuare delle varianti? Secondo me in questo caso deve emergere la professionalità dell' amministratore che, non dimentichiamoci è il Responsabile dei Lavori, e che comunque il suo compito è quello di fare l'interesse del condominio.
Se l'amministratore è un professioninista da almeno una dozzina di anni ed amministra una quarantina di condomini avrà acquisto delle competenze in campo edilizio (conosco un' amministratrice diplomata in ragioneria che, dopo venti anni di lavoro, amministra circa 180 condomìni assieme al marito e due impiegati: quando si parla di cose tecniche con lei sembra di parlare con un geometra/architetto) quindi saprà giudicare se i lavori extra sono dovuti ad una imprevista sopravvenienza oppure saranno dovuti ad una superficiale visione delle lavorazioni necessarie per eseguire i lavori. Nel primo caso si farà parte diligente presso i condòmini per convincerli ad un ulteriore esporso. Nel secondo caso, anche se alla fine i condòmini dovranno sborsare altri soldi, dovrà chiedere al tecnico che ha stilato il capitolato dei lavori di avvisare la propria assicurazione perché gli verrà chiesto un risarcimento per non aver fatto il proprio lavoro con professionalità (detto tecnico si sarà fatto pagare per la stesura del capitolato).
Tutto ciò come regola generale.
Nello specifico, quando si fa riferimento al rifacimento della impermeabilizzazione di un terrazzo, una delle prime cose da verificare, prima a tavolino e poi sul posto, è il rispetto delle quote. Non è infrequente che partendo dal bocchettone di scarico, per rispettare le pendenze, quando si arriva davanti alla porta finestra si debba mettere una controsoglia per pareggiare la vecchia soglia con la nuova pavimentazione. Questa è una eventualità da premettere sempre al committente anche quando non si cambiano i raporti degli spessori della stratrigrafia del vecchio terrazzo. A volte si mettono soglie di 1,0 cm a volte fino a 2,5 cm ma alzare di 9,0 cm il pavimento e non avvisare il committente che si sarebbero resi necessari ulteriori interventi denota una scarsa professionalità o quanto meno che si tratta di tecnici alle prime armi.
Per quanto riguarda la messa a norma del parapetto questa va fatta ogniqualvolta si fanno lavori che interessano il parapetto medesimo.
Non sono d'accordo, questa volta con
@Daniele 78, sulla spazzolatura delle copertine dei balconi: questa è una lavorazione che si fa sulle lastre vecchie per ravvivarle in quanto da nuove non hanno bisogno essendo già belle all'atto dell'acquisto. Nel 1981-84 vendevo utensili diamantati per l'ingegneria civile,cave e miniere: le soglie o le copertine tagliate con il disco diamantato non hanno bisogno di spazzolatura perché si autolucidano nel taglio. In ogni caso le voci di capitolato danno queste lastre già pronte per essere montate con doppio o singolo gocciolatoio non sono lavorazioni da pagare altrimenti si pagano due volte.