Se i soci della società sono estranei al contratto di locazione (figlia e genero dell'inquilino, non conviventi con lui e non intestatari del contratto stesso) secondo me si configura una sub-locazione o comodato. Quindi bisogna verificare se il contratto permette o esclude queste due possibilità. In genere nei contratti uso abitazione vengono escluse, quindi il comportamento dell'inquilino non è lecito.
Per quanto riguarda la variazione d'uso dei locali: normalmente le abitazioni sono di categoria catastale A2 o A3 mentre gli uffici sono classificati A10. Quando io ho locato un appartamento cat. A2 ad una società uso ufficio ho dovuto fare la variazione a catasto da A2 a A10.Dubito inoltre che una società possa stabilire la sede legale avvalendosi di un contratto ad uso abitativo e non commerciale.
Grazie....mi dai un po' di speranza....forse anche noi proprietari abbiamo 'voce in capitolo' sulle nostre proprietà una volta dato in affitto?!?!