basty

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Non vorrei banalizzare ma temo che il timore per l'amianto sia mal esposto. Se rischio c'è credo lo sia per i "minatori" che procedono nello scavo e lavoratori addetti. Poi va trattato il materiale di risulta che presumo andrà smaltito e neutralizzato probabilmente sotterrandolo.
Una volta realizzato il tunnel, i rischi penso siano nulli
 

Luigi Criscuolo

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Per rimanere nel campo trasporti, ci sono delle linee ferroviarie in Italia che fanno pena, specialmente al sud, perchè non si migliorano quelle?
il discorso sulle linee ferroviarie è molto delicato implica scelte decisionali che a volte esulano dal ritorno economico perché sono ritenuti preminenti i risvolti sociali: sono decisioni politiche. Sono i governi che decidono, linee ferroviarie private in Italia sono date in concessione vedi Ferrovie del Gargano e lo stato in cui si trovano. Il problema è che fare soldi con il trasporto ferroviaria è dura: il progetto di un solo ente alla fine ha portato il medesimo sull'orlo della bancarotta. Ora ci sono Società che gestiscono l'alta velocità, che economicamente arrancano faticosamente nonostante un utilizzo diffuso, quelle che gestiscono il trasporto locale, che sono in deficit, ed il trasporto su merci, che va così così. I treni dei pendolari viaggiano stracolmi dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 19 dei giorni feriali ma nel resto delle ore sono vuoti; i prezzi degli abbonamenti sono relativamente bassi.
Il problema delle linee ferroviarie del sud Italia è cronico: ma chi investirebbe milioni di euro per fare il raddoppio di linee sulle quali viaggiano pochissimi treni con pochi viaggiatori? Già i tratti autostradali costruiti hanno uno scarso utilizzo, giustappunto durante i 3 mesi estivi c'è il traffico del turismo, per il resto dei mesi il traffico langue.
I nostri politici che si assumono la responsabilità politica delle decisioni governative guardano solo al consenso per mantenersi alla guida della nazione: ma la responsabilità politica ha il pregio di non presentare il conto a chi se ne assume la paternità se non nel lunghissimo periodo.
Il progetto della Torino Lione è vecchio e non è stato ancora finito per gli ostacoli che magistratura e associazioni hanno posto e continuano a porre: oggi il Colosseo non si potrebbe costruire perché troppa gente metterebbe il becco per ostacolare la sua costruzione.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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A proposito dell'amianto nella Nuova Linea Torino-Lione (NLTL), nel sito del Ministero dell'Ambiente si trovano tutti i documenti e gli studi via via prodotti. Riporto una pagina a titolo di esempio: vi si trova tra gli altri un documento sulla gestione del materiale contenente amianto (2014).
Nuovo Collegamento ferroviario Torino-Lione - Parte comune italo-francese - Tratta in territorio italiano dal confine a Susa-Bussoleno - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA
Nelle previsioni, gli strumenti per la protezione degli operai e dei residenti ci sono tutti, nel caso si riscontrasse la presenza di amianto. Non sono certo più i tempi (voglio sperare) dell'Eternit quando, per la non conoscenza del problema, protezioni zero sui luoghi di lavoro e venivano persino portate a casa le tute da lavare insieme al resto, anche agli indumenti dei bimbi.
ma chi investirebbe milioni di euro per fare il raddoppio di linee sulle quali viaggiano pochissimi treni con pochi viaggiatori?
Da un lato concordo, dall'altro no, perchè diventa un gatto che si mangia la coda. Un esempio in famiglia: una figlia aveva trovato una potenziale buona collaborazione in Sicilia, non ricordo ora dove stava la persona. Lei è atterrata a Comiso ed è iniziato il calvario per giungere a meta. Alla fine ha dovuto rinunciare alla collaborazione. Non credo sia successo solo a lei. Sarebbe un bel caso. Io continuo a pensare che se le infrastrutture ci sono, poi vengono usate, se non ci sono, la gente rinuncia.
Aggiungerei due problemi nostri cronici: 1. un sacco di gente usa il treno senza pagare il biglietto, 2. i continui ritardi che fanno perdere coincidenze e appuntamenti. In Giappone nemmeno entri in stazione se non hai il biglietto e se ti si ferma l'orologio puoi regolare l'ora sul minuto di arrivo o di partenza di un treno (probabilmente ci potresti regolare anche i secondi...). Se il treno è puntuale, lo adoperi. Se fai pagare il biglietto, forse non vai a deficit...
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Solo in Piemonte sono state dismesse dalle FS qualcosa come il 24% della rete ferroviaria
Sì, ci sono problemi enormi. In alcune regioni i treni localmente non ci sono però gli autobus arrivano dappertutto. Non so in Piemonte... I servizi funzionano se sono frequenti ed efficienti. Se c'è un solo treno o solo un autobus in tutta la mattina...si va in macchina. Ci vorrebbe un capovolgimento totale di ottica: in alcune nazioni i parcheggi sono talmente cari che per non svenarsi si usa il mezzo pubblico... che però è frequente e puntuale. Secondo me intanto dovremmo puntare a far pagare il biglietto a tutti: vale pure per gli autobus e per le metro. Dopo avremmo un'idea più chiara dello stato dei fatti. A Parma (che comunque è una città dove la gente in genere è in regola) sugli autobus ora salgono in tre controllori contemporaneamente, uno per porta. Sono sicura che comunque il loro stipendio ci salta fuori. Ho divagato...
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
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La controversa questione della (o dei) TAV ha delle implicazioni squisitamente politiche. I contrari sono tali perché l'opera è stata deliberata e programmata da quei fottutissimi che stavano prima a governarci intrallazzando con le altre nazioni. Neppure quelli che vi si trovano adesso (a governarci e, perché no, pure a intrallazzare) vanno, nonostante il 'contratto', in sintonia. Un ministro dal sorriso facile ha detto coram populo: TAV? non ne esiste finora neppure un buco. L'altro ha opposto: se ne sono già ultimati sei kilometri!
Ma vogliamo capirlo che intendono solo prendere per il c..... il popolo bue?
E poi: i "costi/benefici" chi li può stimare a priori. Ci vorrebbe una commissione formata da un esercito per una parte di professori universitari(quelli non mancan mai), economisti
ingegneri,geometri, carpentieri e 'picca e pala'; per l'altra di 'anchor man' televisivi, lettori di tarocchi, astrologi, esorcisti e scosciate esperte anche di calcio.
Mi sorge un dubbio: che se questo criterio dei costi/benefici fosse stato in auge ai tempi dell'Autostrada del Sole forse anche adesso la Milano a Roma si percorrerebbe con la statale.
Altro dubbio, questo sulla effettiva utilità della TAV, mi sorge nel pensare che se si trattasse realmente di un buon affare sarebbe già stato accalappiato e realizzato da quegli enti 'privati' (tralascio i nomi ipotetici) che da noi fanno sempre il bello e cattivo tempo e che allo Stato dedicano soltanto un 'je m'en fisse'. Prosit.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
"I dati geologici a disposizione consentono quindi di concludere che nella Valle di Susa non esiste un rischio prevedibile per la salute pubblica

Grazie delle info @Elisabetta48.

Non ho ancora letto tutto, ma sarebbe interessante sapere se i lavori eseguiti recentemente (carotaggi, tunnel esplorativi, ecc) hanno fornito agli esperti altri dati che confermino oppure no gli esiti degli studi effettuati negli anni precedenti.

Poi ovviamente è necessario che gli esperti siano veramente tali, e si esprimano indipendentemente dai condizionamenti dei partiti politici o delle lobby, come hai scritto tu.
 

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