L' Usucapione di un immobile quando vale?

[Franci63]

a rigor di logica dovrebbe partire dal giorno del possesso

Non basta aver vissuto nella casa per poter vantare di aver posseduto.

 

[Elisabetta2]

Non basta aver vissuto nella casa per poter vantare di aver posseduto.

certo, ma l'eredità conta ancora meno

 

[Dimaraz]

a rigor di logica dovrebbe partire dal giorno del possesso

Logica lapalissiana...il problema è che qui (par di capire) non sapete cosa s'intende per "possesso" e lo confondete e con la "detenzione".

 

[Dimaraz]

certo, ma l'eredità conta ancora meno

Questo invece non è lapalissiano.
Meno di cosa?

Abitava un immobile al 99,99% in comodato verbale.
Magari non ha nemmeno pagato alcuna tassa o servizio...e non bastasse ha accettato una successione che implica il riconoscimento della comproprietà con gli altri eredi.

 

[Franci63]

certo, ma l'eredità conta ancora meno

Scusa, ma questa non l’ho capita.
Chi eredità diventa proprietario, che è qualcosa in più del possesso.

 

[Nemesis]

Il coerede può usucapire, con il possesso pacifico, non violento e ininterrotto, protrattosi per venti anni, la quota degli altri comproprietari. Ma non è sufficiente che gli altri coeredi si siano limitati ad astenersi dall’uso della cosa. Occorre che il coerede ne abbia goduto il possesso esclusivo, in modo inconciliabile con la possibilità di godimento di altrui, in modo tale, cioè, da evidenziarne un'inequivoca volontà di possedere come esclusivo proprietario.
Il suo possesso deve quindi essere caratterizzato dall’animus possidendi in via esclusiva, e non in termini di comproprietà (possesso uti dominus e non soltanto uti condominus). È necessario manifestare l’intenzione di escludere gli altri dalla comproprietà, non avendo alcun rilievo il mero disinteresse degli altri coeredi.

 

[sambo]

Orsù xxxxx, lo mio domando d'inizio fu per mio modesto modo e avviso a guisa di una gentil richiesta, non mi si ravveda tracotanza o malforma nel giusto chiedere. Nulla volli pretender o esser fellone nello domandare, se tal modo ti fu offensivo,chiedo umilmente venia, lo chieder mio in codesto forum fu, come tempi passati, in umile richiesta. Non legger nello colore rosso e nella ripetuta domanda, un'offesa che mai e giammai ti proporrei.

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azz che bello, ma dove l'hai preso questo testo? Questo lo aggiusto un attimo e poi lo imparo a memoria.! thank you.

 

[sambo]

"tyucan scrisse" ci sono altri eredi, ovvio, me compreso. Il problema è che non so se tizio può avvalersi dell'usucapione!

leggiti questo

 

[sambo]

Non basta aver vissuto nella casa per poter vantare di aver posseduto.

vero, si deve comportare come padrone. E deve farlo con il tacito consento di coloro che vantano un diritto al bene. Ad esempio cambiare serrature e chiavi e lasciare gli altri senza.
Oppure fare modifiche che solo un padrone farebbe.. c'e' scritto nell' articolo il cui link ho postato poco fa.

 

[sale e pepe]

Buongiorno, discussione molto interessante quindi posso pensare di aver usucapito la quota di un erede visto che: dalla successione sono passati 24 anni senza che nessuno la contestasse, sono state fatte compravendite di quote e vendite di immobili, pagato imposte oltre che ristrutturato e vissuto possedendo per oltre 30 anni, tutto in buona fede e alla luce del sole.
Chi ha presentato la successione e posseduto, non sapeva dell esistenza di un altro erede e l erede che invece sapeva da sempre di esserlo, e' rimasto in disparte, nascosto per non si sa quale ragione.
Quindi quest ultimo, per logica dell usucapione, nulla puo' rivendicare dell eredita', giusto?