Luigi Barbero

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Se mi permetti, ti racconto i miei approcci con l'informatica. Il primo apparecchio visto e posseduto fu il VIC20 -c'è qualche brontosauro che lo ricorda?- No? ed allora infierisco: il secondo fu il Commodore 64. Risveglio nelle vostre menti rattrappite dal trascorrere di Chronos degli ancestrali ricordi?. Bene, con costui preparai la mia tesi di laurea nelle sere comprese fra il Natale 1985 e l'Epifania 1986. Ho detto sere in quanto durante il giorno lavoravo, quando tornavo a casa avevo due diavoletti, uno di 11 anni e l'altra di 4. Dopo cena, loro si appartavano con la mamma a raccontarsene di tutto e di più ed io, mi mettevo alla scrivania con il mio C64 e riordinavo i documenti da caricare sul registratore di cui era corredato l'apparecchio sopra citato. Dopo aver passato alcune ore a digitare e ri-digitare, giudicavo venuto il momento di trasferire in memoria (normalissima musicassetta) quanto appena finito di digitare. Appena dato il comando "SAVE" il registratore partiva e....dopo un pò -essendo inverno- partiva anche la corrente elettrica per qualche guasto in zona. Essendo peraltro un dipendente (ora ex...) dell'Enel smoccolavo "ad abundantiam"....mi rassegnavo e me ne andavo a dormire. Quanto sopra descritto avvenne altre due volte. Considerate che scrivevo circa 40 pagine per notte e fate il conto dei moccoli sparati nell'aere!!!
La volta successiva, dopo essermi informato in ufficio sulle possibilità di interruzioni di corrente; avendo consuultato i bollettini meteo; eseguito numerosi riti propiziatori -compreso quello latino-, come dite? non lo conoscete? E' il seguente:"terque, quaterque testiculus tactis maleficium fugatum est!!". Quindi eseguito tutto quanto mi rimetto al desk e ricomincio a digitare. Va tutto bene, finisco di digitare, avvio la registrazione, aspetto una decina di minuti, osservo il cielo sereno pieno di stelle e decido di andare a dormire. Il C64 sta lavorando che è una favola....ci metterà almeno altri 40-45 minuti per completare la registrazione.....spengo la lampada da tavolo....mi alzo, inciampo nel filo che stacca la presa del C64 e.....i moccoli da me lanciati nello spazio siderale hanno causato l'esplosione di Cernobyl!!!
Ecco con quali apparecchi ho iniziato la mia vita "informatica", ed ecco i risultati. Non li vedete ma ve li racconto un'altra volta. Le brutture della vita mica vi possono arrivare tutte insieme, o no?
 

Il Custode

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Ah beh, allora io ti ho preceduto!
La mia carriera informatica inizia con un computer (ma si può davvero definire così?) che sono certo nessuno ricordi.
Era la creatura di un grosso investitore inglese di nome Lord Sinclair, per la precisione un Sinclair ZX 80 le cui caratteristiche erano fiammanti!

Tastiera di gomma
1 Kb di RAM (si avete letto bene, un Kbyte)
Nessuna memoria di massa (a quei tempi i nastri magnetici erano stati appena inventati o forse nemmeno. Si andava a schede perforate ma i macchinari erano troppo costosi per essere "casalinghi").
Monitor? Quale monitor! Si usava la TV paralizzando la vita dei familiari.

Che bei tempi... Per i miei amici ero uno scienziato pazzo a passare le serate a scrivere eseguibili in basic per provare l'ebrezza della programmazione... Per poi spegnere tutto, perdere tutto il lavoro fatto e reiniziare la sera dopo.

A quei tempi, si compravano delle riviste (tra tutte Bit italiana e Byte americana) dove si trovavano perle di programmazione da sperimentare. Il Personal Computer sarebbe stato inventato nel decennio successivo in un garage della Pennsylvania da Mr. Jobs e il Dr. Wozniak: L'Apple One col case di legno. Non so se mi spiego.

Poi MicroSoft distrusse tutto portando su un piano inconsistente l'acerbo mondo informatico di allora. Ogni giorno mi chiedo quando avremo di nuovo un'informatica intellettualmente onesta.

E - pensa - il tasto ESC esisteva già, retaggio del padre dei sistemi operativi: Unix, inventato negli anni '50.
E la cosa più divertente, che il tasto ESC era stato concepito proprio per "uscire" il che perfeziona il tuo concetto di vestire l'abbigliamento corretto per la stagione per avventurarti sul pianerottolo, convinto di aver fatto la "selezione" corretta :)

Oggi l'informatica è un concetto commerciale. All'epoca aveva un significato fisico, matematico e soprattutto filosofico. Se per certi versi mi entusiasmo ogni giorno assistendo al progresso tecnologico, non celo una consistente nostalgia per i periodi pionieristici in cui per sapere cosa significasse il tasto ESC occorreva fare ricerche planetarie nei centri di ricerca o sulla carta stampata.

E' triste come questo non sia insegnato a scuola ai nostri figli. La genesi della tecnologia moderna non solo è affascinante, ma indispensabile per padroneggiare gli odierni sistemi a nostra disposizione.

ZX80.jpg
 

Luigi Barbero

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Bella la foto del tuo "sinclair". Ma....sei sicuro che la genesi della tecnologia moderna sia indispensabile per padroneggiare....ecc.ecc. Io, alle volte mi sento piuttosto impotente di fronte alle bizze informatiche del mio PC. Alle volte le stesse "bizze" contraddicono il genio di Einstein che diceva:"- ...un giorno le macchine risolveranno tutti i problemi, ma non saranno mai in grado di porne uno....". Bé, a me ogni tanto il problema me lo pongono, del tipo: gli dò una martellata o mi dimostro un essere superiore a lui e.....lo spengo????
 

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Purtroppo ciò che abbiamo a disposizione oggi quotidianamente non è che il peggio di quanto sia mai stato inventato nella storia della tecnologia moderna: Il PC Windows, una bruttura, una bestemmia tecnologica, un falso storico, un controsenso.
Passare a Linux o a MacOs è un buon modo per evitare di patire eccessivamente
 

Luigi Barbero

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Un amico che fa di mestiere il programmatore mi ha detto che però Linux è più adatto agli smanettoni....Lui ha SOLO Linux installato in quanto odia Bill Gates come rappresentante di una cultura mercantilistica moderna. Ti sto parlando di un vetero-marxista-leninista.
Ed allora io continuo con il mio windows, anche se riconosco che il passaggio da XP a Windows 7 -come mi è successo ora con l'acquisto di un portatile- è una notevole scocciatura. Cambiano le impostazioni dello schermo, cambiano molte funzioni; ciò che oramai ti eri abituato a fare abbastanza naturalmente, lo devi dimenticare per adeguarti al nuoo. Dato che io sono uno che difficilmente "lascia la strada vecchia per la nuova"...ho lasciato il portatile a mia moglie che sidiletta di ricerche dalla sua Roma Sparita ( o molto vecchia) mediante FB.
E digito più o meno serenamente sul mio PC Windows XPp (sta per professional.....o meglio, pirata professional..)
 

Il Custode

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Che Unix (in particolare l'ultimo Ubuntu) sia uno sistema operativo da smanettoni è una tesi falsa quanto quello che Explorer è il browser più veloce e sicuro (provare Chrome per credere).
Sono fandonie del marketing. Così come quello che il Mac è un computer per disegnare. Follia.

Certo. dopo vent'anni di windows, di oscurità, aprire la mente è assai faticoso. Ma il risultato è così premiante che una volta migrati, non si lascia di certo la via nuova per la vecchia.

E' vero che abbandonare Windows, significa rivedere gran parte delle folli convenzioni messe in campo da Bill in due decenni di patetici tentativi per fa "sembrare" Windows un sistema operativo, anzichè una tortura cinese bucata dappertutto.

Il fatto che riesci a usarlo con discreto successo, testimonia la tua abilità. Ed è a questo che mi riferivo dissentendo sulla tua auto critica.
 

Luigi Barbero

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Concordo in pieno con tutto ciò che hai detto. Infatti, come browser uso Chrome -peraltro consigliatomi proprio da voi del forum- dato che, con explorer, si palesavano molte difficoltà nell'apertura delle pagine. Vero anche che il "sistema" Bill G. è un pò come un pacchetto di sigarette. Una volta che l'hai fumato, ne vai a comperare un altro.. Io ho smesso di fumare circa 3 anni fa, non ho faticato granché, ma non ho voglia di rimettermi in discussione imparando nozioni nuove visto che l'uso che ne faccio mi basa e avanza....
 

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Capisco Luigi... non posso darti torto. Certo che se ti capita un secondo computer, oppure un iPad, provare l'ebrezza di un sistema operativo dignitoso, è un'esperienza della quale non mi priverei. E poi chissà che da una volta aperta la mente... ;)
 

Luigi Barbero

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Non mi tentare....Io sono come un Diesel vecchia generazione. Per partire ce ne voleva...però dopo ce ne voleva di più a fermarlo.
Per continuare il discorso iniziato (da me o da te? boh!) ho deciso di riprendere gli studi dopo circa 12 anni. Mi ero diplomato, sempre da lavoratore studente, nel 1970 e nell'81 "mi è punta vaghezza" di iscrivermi all'Università. Al primo anno ero già avanti di 3 esami sul piano studi, poi la rincorsa si è affievolita (carichi di lavoro, di famiglia ecc.) e comunque in 4 anni ed una sessione di esami in più ho presentato la tesi. Il corso normale era di 4 anni.
Vedi quindi che quando mi incaponisco....D'altra parte i miei avi erano dei Montanari Francesi che per testardaggine sono solo secondi ai Valdostani.....Però adesso ho i nipoti e riprendere ad escludere qualcuno dalla tua vita per la sola ambizione di "farcela"....no. Davvero non me la sento. Alla soglia dei 65 non mi va di perdere nemmeno un giorno della crescita dei nipoti. Ho già perso, per il lavoro e per lo studio, la maggior parte della crescita dei figli. D'altra parte, qualcosa in più dal lato economico l'hanno avuto quindi il conto non è che si pareggi, ma almeno il sacrificio a qualcosa è servito.
 

Il Custode

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Dici bene Luigi. Non vale certo la pena sacrificare la famiglia per uno stupido sistema operativo. Però diciamo che una prova merita. Siccome un Mac costa caro (la migliore versione di unix esistente sul pianeta) sono comunque convinto che ti innamoreresti di Ubuntu che ormai è diventato un sistema operativo per infanzia. E' così facile da usare che a prima vista, venendo da Windows non ci si capisce niente. Ma dopo qualche giorno di esperimenti, non lo si abbandona più.

Ti ripeto, magari con un secondo computer a disposizione, un esperimento...

E soprattutto togli windows ai nipoti. L'imprinting è importante :D
 

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