J

JERRY48

Ospite
errore.l'acqua b uona gli israeliani gliela danno come a tutti ed allo stesso prezzo, che loro non pagano
Il principale tratto d'acqua è il Giordano, di cui appartiene a Israele solo buona parte del corso superiore; a esso tributano modesti corsi d'acqua dal regime spiccatamente torrentizio, che tendono a prosciugarsi nella stagione asciutta. Oltre al Giordano, ha portata relativamente costante solo il fiume Yarqon, lungo appena 15 km, che scende al Mediterraneo subito a N di Tel Aviv. È incluso quasi interamente in territorio israeliano il lago di Tiberiade (Kinneret), in Galilea, che ha per immissario ed emissario il Giordano. Sia lo Yarqon sia il lago di Tiberiade sono intensamente sfruttati per l'irrigazione di vasti comprensori di bonifica nelle regioni pianeggianti e più fertili della Galilea, della pianura costiera e perfino del Negev (canale Kinneret-Negev). Del Mar Morto, che rappresenta la massima depressione della fossa tettonica palestinese, anzi del mondo (superficie delle acque a –397 m e massima profondità a –830 m), appartiene a Israele, come si è detto, solo il settore sud-occidentale.
 

tyubaz

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Gli isrealiani non sono tutti ebrei e non tutti gli ebrei sono in accordo con la politica isrealiana. E' come dire che tutti gli islamici sono terroristi e questo non è vero ! Isreale si sta difendendo dal terrorismo di Hamas. Hamas non rappresenta la maggioranza dei palestinesi che invece vuole la pace con Isreale. Hamas vuole distruggere Isreale a qualunque costo.
L'ONU dovrebbe condannare con forza Hamas che sfrutta i civili di Gaza come scudi umani, nascondendo arsenali ed armi sotto i tunnel delle abitazioni, e vicino a scuole ed ospedali, per procurare più morti possibili ed avere visibilità. Isreale non è nemica del popolo palestinesi ma del terrorismo sì! Isreale non fà pulizie etniche!
Un fazzoletto di terra, due religioni secolari, fondamentaliste e contrastanti da sempre, fame, miseria e povertà...il tutto è conciliabile? Non credo, almeno fino ad oggi, questi sono i risultati che ciclicamente e regolarmente si verificano nel tempo. Soluzioni? o il vecchio motto : o con le buone o con le cattive !! oppure l'intero territorio ma tutto, Israele compresa, rimane sotto il controllo militare di tutto il mondo, dell' Onu, fino a soluzione definitiva dei problemi!!
ONU, ma nel senso più generico di presenza mondiale di tutti coloro che vogliono che finisca la santa guerra in quel paese!
Non con la votazione nella quale fra gli stati l'America era da una parte, l'Europa dall'altra e molti astenuti. Ci sono troppi interessi in ballo, tante risorse che fanno gola a tutti.
Se l'Iran finisce la sua bomba, allora sì che saranno dolori per tutto il mondo.
Dopo la seconda? La terza... guerra!!!
....io risolverei diversamente: du belle BOMBE H...una su gaza ed una sull'Iran:risolto!!
 

quiproquo

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....io risolverei diversamente: du belle BOMBE H...una su gaza ed una sull'Iran:risolto!!
@Guerrafondaio....Calmati...il tuo rimedio sarebbe peggiore del male che vuoi...vogliamo eliminare...Vai dal tuo confessore e paga per ottenere l'indulgenza che non si nega a nessuno...vedrai che sarà comprensivo...digli che ti manda da propit QPQ.
 

tyubaz

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l'America che fece nel '45 per zittire il Giappone che scassava la minkja nel pacifico?quante vite del popolo amerikano salvò? ma morte tua-vita mia!!! QPQ non fare il buonista de sto cefalo....ti riesce molto male!!!!!:risata:
 

sergio gattinara

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@Penso di sì...dipende dal come e dal quanto...Ma non ne faresti un problema...è tutto in automatico nei tuoi messaggi...Alla prossima...e nel frattempo l'amico Sergio non ha nessun obbligo di riscontrare la mia richiesta...Può anche darsi che sia una esagerazione. Nel dubbio...però non sarebbe male verificare. Grazie ad entrambi. QPQ.
la rsposta alla tua domanda presuppone che una cosa del genere sia conosciuta .
In Messico si dice "por mi raza hablara el espiritu"che vuol dire "le mie caratteristche le deduci dal mio comportamento"
Ed allora ti allego un articolo che parla da solo

Bisogna davvero essere i più buoni? 17/06/2014
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,
spero che siate contenti di questa notizia: la signora Abbas sta bene. Per chi non lo sapesse e fosse incuriosito dalla mia comunicazione, aggiungerò che la signora in questione, molto discreta e nelle foto che abbiamo molto velata, alla faccia della pretesa laicità della sua famiglia, è moglie del dittatore palestinese Mahmoud Abbas. La ragione di dar notizie della sua salute è che la signora si è sottoposta due giorni fa a un delicato intervento di chirurgia. E l'ha fatto, questo il punto fondamentale, all'ospedale Asuta di Tel Aviv.
Guardate un po', non in una clinica dello Stato di cui è first lady, neppure nella Giordania di cui forse lei, ma certamente il marito, custodisce gelosamente il passaporto. Non dagli amici egiziani, non da quelli iraniani, non in un altro paese arabo o musulmanto qualunque, dal sultanato di Brunei alla Mauritania – pure sono tutti sostenitori del marito, amici dei palestinesi, insomma sono tutti buoni. E non è andata a operarsi neppure negli Stati Uniti. Certo, il volo è costoso, ma nei dieci anni di presidenza del marito (quattro anni di termine legale, sei di proroga autodonata), la sua famiglia si è parecchio arricchita, probabilmente di qualche miliardo di euro: un biglietto aereo se lo poteva permettere. E forse Obama, che notoriamente è buono anche lui, poteva darle uno strappo. No, è andata in Israele, dai nemici, nello stato di apartheid, dai coloni, dagli occupanti
( http://www.jpost.com/Middle-East/Wife-of-Palestinian-Authority-President-undergoes-surgery-in-Tel-Aviv-359392 ).
Penso che sarebbe interessante chiedersi il perché. Si fidava dei medici? O della sicurezza? O di entrambi?
Un mio corrispondente, che non nomino per rispettare la sua privacy, ma ringrazio per le frequenti informazioni che mi invia, mi ha scritto facendomi notare che “Anche Abu Mazen stesso e' stato trattato in un ospedale israeliano. E qualche mese fa, ho dimenticato di dirvelo, la nipotina di Ismail Haniye [il primo ministro del governo di Hamas a Gaza ] è pure stata trattata all'ospedale Schneider per bambini.” Interessante, vero? Non solo i dirigenti dal'Autorità Palestinese, ma anche quelli di Hamas affidano se stessi e i propri parenti agli ospedali israeliani. Si fidano, chissà perché. Fatemi aggiungere un paio di informazioni in più. La prima è che è capitato abbastanza spesso che arabi i cui figli o se stessi sono stati salvati da ospedali israeliani hanno cercato di farne strage con cinture esplosive (http://www.ilvangelo-israele.it/news/isr_301.html) o si sono augurati che altri lo facessero al posto loro. La seconda, che conoscete bene, è che queste persone e chi sta loro vicino, sono responsabili di numerosi crimini inumani nei confronti degli stessi israeliani dei cui ospedali si fidano: il rapimento dei tre adolescenti che ci angoscia in questi giorni, quello di Gilad Shalit, catturato in territorio israeliano e tenuto sottoterra per quattro anni; lo sgozzamento di neonati insieme a tutta la famiglia, i tentativi continui di uccidere civili inermi con sassi sulle macchine in corsa, bombe molotov, coltellate, razzi diretti sulle case della gente.
E' un paradosso, non vi pare? Lo stesso paradosso per cui gli arabi sospettati di essere terroristi e trattenuti durante le indagini con un provvedimento amministrativo, secondo le norme di diritto inglese ereditate dal mandato britannico e applicate nei territori contesi di Giudea e Samaria per non usare il diritto israeliano e suscitare con ciò l'indignazione dei benpensanti di tutto l'Occidente, fanno lo sciopero della fame lamentandosi di essere trattenuti senza una sentenza, mentre Hamas ha il record mondiale di condanne capitali pro capite e sia Hamas che Fatah praticano allegramente la tortura nelle loro prigioni e ammazzano senza curarsi di processi chi vende una proprietà immobiliare a un israeliano – per non parlare dei diritti di Shalit o dei tre rapiti ora, che nessuno da quella parte ha mai difeso.
C'è insomma un gioco delle parti. Quando gli interessa usano le garanzie che l'etica e il diritto occidentale fornisce loro: tribunali regolari, stampa libera, ospedali i cui medici rispettano il giuramento di curare tutti i malati senza badare ad appartenenze religiose, statali ed etniche, condizioni di classe e così via. Ma da parte loro si guardano bene dall'applicare anche lontanamente vincoli del genere al loro interesse. Protestano se sono arrestati secondo norme antiquate, ma non hanno nessuno scrupolo a rapire gli innocenti, come i tre ragazzi e anche tutte le studentesse del Mali rese schiave e violentate, che non si è riusciti a liberare da mesi. Rapiscono anche i loro amici, come quel Padre Dall'Oglio gesuita, che è stato preso mesi fa, nonostante la sua dichiaratissima simpatia per l'Islam e la ribellione in corso in Siria. Ammazzano prigionieri disarmati come Fabrizio Quattrocchi e Daniel Pearl, rapiti e poi ammazzati davanti a una telecamera per eternare la bella azione.
Il fatto è che nessuno giudica male questi assassini e rapitori. La loro opinione pubblica porta in trionfo chi ammazza vilmente (per esempio con una bomba) o rapisce gli infedeli (http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=11731). Qui si vede che lo scontro non è solo politico, ma di civiltà; o meglio della civiltà occidentale faticosamente conquistata e della barbarie islamica che perpetra il più vile terrorismo, gli omicidi più laidi, i rapimenti più criminali, senza che una coscienza morale si ribelli dalla loro parte. In questo gli islamisti sono peggio dei nazisti: vi sono stati dei militari tedeschi che si sono rifiutati di compiere le stragi di ebrei disarmati che il nazismo comandava e non hanno subito gravi danni, sono solo stati rimandati ai reparti combattenti; mentre il solo insegnante universitario che ha avuto il coraggio di portare i suoi studenti a vedere Auschwitz (tutt'altro che un filoisraeliano, solo uno storico scrupoloso) è stato sottoposto a una vera persecuzione (http://www.timesofisrael.com/palestinian-lecturer-who-led-auschwitz-trip-quits-after-backlash/ ).
L'aspetto più grave di questo scontro fra civiltà e inciviltà, fra rispetto dei diritti umani e barbarie è l'atteggiamento dei “progressisti” che applicano sistematicamente un doppio standard. Si è visto qualcuno dei numerosi filopalestinesi, anstisemiti o diversamente semiti italiani. Avete visto qualcuno a scelta fra Morgantini, Lerner, De Magistris, Ovadia, Vattimo, Gomel, Grillo, Orlando eccetera eccetera, che si scandalizzano per ogni nuovo appartamento costruito da Israele (e anche senza) mostrare un riflesso di interesse per i tre ragazzi rapiti ? Io no. Naturalmente non posso sapere tutto, magari qualcuno ha detto qualcosa su questo (e in questo caso me ne scuso), ma io non ho letto nulla. La sinistra, che si fa fiera del suo amore per il progresso e i diritti, quando si tratta di israeliani, tace. L'Europa fa uno scandaloso comunicato insieme alla Lega Araba (http://www.timesofisrael.com/israel-summons-eu-envoy-over-blatantly-one-sided-declaration/) E lo stesso, più o meno, fa la Chiesa, che tanto si entusiasma a parlare di pace, che non riesce però a giudicare i rapimenti e gli omicidi, che certo non fanno bene alla pace. Li capisco, non hanno il coraggio di alzare la voce per difendere le loro vittime, che nei paesi islamici sono numerose, pensano che a chinare la testa gli islamisti si stancheranno di tagliarle. La storia però insegna che non è così.
Un' ultima riflessione. E' giusto che Israele curi la signora Assad e compagnia bella, inclusi gli islamisti che sono lì anche per distruggere Israele? Francamente non lo so. Capisco l'etica medica; ma non bisogna pensare che degli atti che a noi sembrano morali appaiano tali alle beste scatenate di Hamas, Fatah e degli islamisti tutti. Per loro è debolezza. Agli europei il buon comportamento israeliano, i soccorsi che scattano per primi anche a favore dei nemici che si trovano coinvolti nelle catastrofi naturali, dà un vago fastidio, lo vedono come una sgradevole dimostrazione di superiorità. Alle bestie aumenta l'odio, non lo diminuisce. Io capisco che il comportamento morale si fa per se stessi e non per gli altri. Ma, come ho già detto ieri, forse bisognerebbe ripensare i rapporti di Israele con palestinisti e altre popolazioni arabe. Non voglio dire che dobbiamo rinunciare ai nostri principi etici e politici nei tribunali, negli ospedali e in politica. Ma dobbiamo sapere che abbiamo dei nemici e non dei “partner per la pace”, come pretendono gli ipocriti. Dobbiamo trattarli come tali. C'è bisogno della forza e non della bontà.
Ugo Volli
 

sergio gattinara

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l'America che fece nel '45 per zittire il Giappone che scassava la minkja nel pacifico?quante vite del popolo amerikano salvò? ma morte tua-vita mia!!! QPQ non fare il buonista de sto cefalo....ti riesce molto male!!!!!:risata:
anche per qpq
La Costituzione americana prevede la messa in stato di accusa del Presidente se si può provare che non ha fatto tutto quello che è in suo potere per salavre anche una sola vita di un cittadino americano.
Ecco perché quando chiesero al presidente Truman se non sentiva rimorso per l'auroizzazione a gettare le atomiche egli rispose "
 

tyubaz

Membro Assiduo
Proprietario Casa
anche per qpq
La Costituzione americana prevede la messa in stato di accusa del Presidente se si può provare che non ha fatto tutto quello che è in suo potere per salavre anche una sola vita di un cittadino americano.
Ecco perché quando chiesero al presidente Truman se non sentiva rimorso per l'auroizzazione a gettare le atomiche egli rispose "
....che rispose a Sergio?..facce sapè....comunque è un'ottima cosa quello che prevede la costituzione USA, magari in Italia!!!!!!..ma abbiamo dei governi fantocci e kaka-sotto....!!!!! :risata:
 

quiproquo

Membro Senior
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l'America che fece nel '45 per zittire il Giappone che scassava la minkja nel pacifico?quante vite del popolo amerikano salvò? ma morte tua-vita mia!!! QPQ non fare il buonista de sto cefalo....ti riesce molto male!!!!!:risata:
@Non sono e non faccio il buonista...sono portato ad amorbidire gli inevitabili contrasti che scaturiscono dai vari topic in discussione...Di solito anche quando sono d'accordo riesco sempre a mettere in luce qualche particolare non in linea e sempre con i se e i ma. La certezza di essere certi non è nel mio essere. E' un modo come un altro per non trasformare la pacatezza che anima tanti propisti in rissa da stadio. Tuttavia visto che parli di cefalo (che non ho capito) invece di andare dal confessore vai dal neurologo per un elettroencefalogramma completo...chissà che non ti tolga ipso facto le bombe atomiche dalla testa...E con i migliori auguri di
riuscita. QPQ.
 

quiproquo

Membro Senior
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la rsposta alla tua domanda presuppone che una cosa del genere sia conosciuta .
In Messico si dice "por mi raza hablara el espiritu"che vuol dire "le mie caratteristche le deduci dal mio comportamento"
Ed allora ti allego un articolo che parla da solo

Bisogna davvero essere i più buoni? 17/06/2014
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,
spero che siate contenti di questa notizia: la signora Abbas sta bene. Per chi non lo sapesse e fosse incuriosito dalla mia comunicazione, aggiungerò che la signora in questione, molto discreta e nelle foto che abbiamo molto velata, alla faccia della pretesa laicità della sua famiglia, è moglie del dittatore palestinese Mahmoud Abbas. La ragione di dar notizie della sua salute è che la signora si è sottoposta due giorni fa a un delicato intervento di chirurgia. E l'ha fatto, questo il punto fondamentale, all'ospedale Asuta di Tel Aviv.
Guardate un po', non in una clinica dello Stato di cui è first lady, neppure nella Giordania di cui forse lei, ma certamente il marito, custodisce gelosamente il passaporto. Non dagli amici egiziani, non da quelli iraniani, non in un altro paese arabo o musulmanto qualunque, dal sultanato di Brunei alla Mauritania – pure sono tutti sostenitori del marito, amici dei palestinesi, insomma sono tutti buoni. E non è andata a operarsi neppure negli Stati Uniti. Certo, il volo è costoso, ma nei dieci anni di presidenza del marito (quattro anni di termine legale, sei di proroga autodonata), la sua famiglia si è parecchio arricchita, probabilmente di qualche miliardo di euro: un biglietto aereo se lo poteva permettere. E forse Obama, che notoriamente è buono anche lui, poteva darle uno strappo. No, è andata in Israele, dai nemici, nello stato di apartheid, dai coloni, dagli occupanti
( http://www.jpost.com/Middle-East/Wife-of-Palestinian-Authority-President-undergoes-surgery-in-Tel-Aviv-359392 ).
Penso che sarebbe interessante chiedersi il perché. Si fidava dei medici? O della sicurezza? O di entrambi?
Un mio corrispondente, che non nomino per rispettare la sua privacy, ma ringrazio per le frequenti informazioni che mi invia, mi ha scritto facendomi notare che “Anche Abu Mazen stesso e' stato trattato in un ospedale israeliano. E qualche mese fa, ho dimenticato di dirvelo, la nipotina di Ismail Haniye [il primo ministro del governo di Hamas a Gaza ] è pure stata trattata all'ospedale Schneider per bambini.” Interessante, vero? Non solo i dirigenti dal'Autorità Palestinese, ma anche quelli di Hamas affidano se stessi e i propri parenti agli ospedali israeliani. Si fidano, chissà perché. Fatemi aggiungere un paio di informazioni in più. La prima è che è capitato abbastanza spesso che arabi i cui figli o se stessi sono stati salvati da ospedali israeliani hanno cercato di farne strage con cinture esplosive (http://www.ilvangelo-israele.it/news/isr_301.html) o si sono augurati che altri lo facessero al posto loro. La seconda, che conoscete bene, è che queste persone e chi sta loro vicino, sono responsabili di numerosi crimini inumani nei confronti degli stessi israeliani dei cui ospedali si fidano: il rapimento dei tre adolescenti che ci angoscia in questi giorni, quello di Gilad Shalit, catturato in territorio israeliano e tenuto sottoterra per quattro anni; lo sgozzamento di neonati insieme a tutta la famiglia, i tentativi continui di uccidere civili inermi con sassi sulle macchine in corsa, bombe molotov, coltellate, razzi diretti sulle case della gente.
E' un paradosso, non vi pare? Lo stesso paradosso per cui gli arabi sospettati di essere terroristi e trattenuti durante le indagini con un provvedimento amministrativo, secondo le norme di diritto inglese ereditate dal mandato britannico e applicate nei territori contesi di Giudea e Samaria per non usare il diritto israeliano e suscitare con ciò l'indignazione dei benpensanti di tutto l'Occidente, fanno lo sciopero della fame lamentandosi di essere trattenuti senza una sentenza, mentre Hamas ha il record mondiale di condanne capitali pro capite e sia Hamas che Fatah praticano allegramente la tortura nelle loro prigioni e ammazzano senza curarsi di processi chi vende una proprietà immobiliare a un israeliano – per non parlare dei diritti di Shalit o dei tre rapiti ora, che nessuno da quella parte ha mai difeso.
C'è insomma un gioco delle parti. Quando gli interessa usano le garanzie che l'etica e il diritto occidentale fornisce loro: tribunali regolari, stampa libera, ospedali i cui medici rispettano il giuramento di curare tutti i malati senza badare ad appartenenze religiose, statali ed etniche, condizioni di classe e così via. Ma da parte loro si guardano bene dall'applicare anche lontanamente vincoli del genere al loro interesse. Protestano se sono arrestati secondo norme antiquate, ma non hanno nessuno scrupolo a rapire gli innocenti, come i tre ragazzi e anche tutte le studentesse del Mali rese schiave e violentate, che non si è riusciti a liberare da mesi. Rapiscono anche i loro amici, come quel Padre Dall'Oglio gesuita, che è stato preso mesi fa, nonostante la sua dichiaratissima simpatia per l'Islam e la ribellione in corso in Siria. Ammazzano prigionieri disarmati come Fabrizio Quattrocchi e Daniel Pearl, rapiti e poi ammazzati davanti a una telecamera per eternare la bella azione.
Il fatto è che nessuno giudica male questi assassini e rapitori. La loro opinione pubblica porta in trionfo chi ammazza vilmente (per esempio con una bomba) o rapisce gli infedeli (http://palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=11731). Qui si vede che lo scontro non è solo politico, ma di civiltà; o meglio della civiltà occidentale faticosamente conquistata e della barbarie islamica che perpetra il più vile terrorismo, gli omicidi più laidi, i rapimenti più criminali, senza che una coscienza morale si ribelli dalla loro parte. In questo gli islamisti sono peggio dei nazisti: vi sono stati dei militari tedeschi che si sono rifiutati di compiere le stragi di ebrei disarmati che il nazismo comandava e non hanno subito gravi danni, sono solo stati rimandati ai reparti combattenti; mentre il solo insegnante universitario che ha avuto il coraggio di portare i suoi studenti a vedere Auschwitz (tutt'altro che un filoisraeliano, solo uno storico scrupoloso) è stato sottoposto a una vera persecuzione (http://www.timesofisrael.com/palestinian-lecturer-who-led-auschwitz-trip-quits-after-backlash/ ).
L'aspetto più grave di questo scontro fra civiltà e inciviltà, fra rispetto dei diritti umani e barbarie è l'atteggiamento dei “progressisti” che applicano sistematicamente un doppio standard. Si è visto qualcuno dei numerosi filopalestinesi, anstisemiti o diversamente semiti italiani. Avete visto qualcuno a scelta fra Morgantini, Lerner, De Magistris, Ovadia, Vattimo, Gomel, Grillo, Orlando eccetera eccetera, che si scandalizzano per ogni nuovo appartamento costruito da Israele (e anche senza) mostrare un riflesso di interesse per i tre ragazzi rapiti ? Io no. Naturalmente non posso sapere tutto, magari qualcuno ha detto qualcosa su questo (e in questo caso me ne scuso), ma io non ho letto nulla. La sinistra, che si fa fiera del suo amore per il progresso e i diritti, quando si tratta di israeliani, tace. L'Europa fa uno scandaloso comunicato insieme alla Lega Araba (http://www.timesofisrael.com/israel-summons-eu-envoy-over-blatantly-one-sided-declaration/) E lo stesso, più o meno, fa la Chiesa, che tanto si entusiasma a parlare di pace, che non riesce però a giudicare i rapimenti e gli omicidi, che certo non fanno bene alla pace. Li capisco, non hanno il coraggio di alzare la voce per difendere le loro vittime, che nei paesi islamici sono numerose, pensano che a chinare la testa gli islamisti si stancheranno di tagliarle. La storia però insegna che non è così.
Un' ultima riflessione. E' giusto che Israele curi la signora Assad e compagnia bella, inclusi gli islamisti che sono lì anche per distruggere Israele? Francamente non lo so. Capisco l'etica medica; ma non bisogna pensare che degli atti che a noi sembrano morali appaiano tali alle beste scatenate di Hamas, Fatah e degli islamisti tutti. Per loro è debolezza. Agli europei il buon comportamento israeliano, i soccorsi che scattano per primi anche a favore dei nemici che si trovano coinvolti nelle catastrofi naturali, dà un vago fastidio, lo vedono come una sgradevole dimostrazione di superiorità. Alle bestie aumenta l'odio, non lo diminuisce. Io capisco che il comportamento morale si fa per se stessi e non per gli altri. Ma, come ho già detto ieri, forse bisognerebbe ripensare i rapporti di Israele con palestinisti e altre popolazioni arabe. Non voglio dire che dobbiamo rinunciare ai nostri principi etici e politici nei tribunali, negli ospedali e in politica. Ma dobbiamo sapere che abbiamo dei nemici e non dei “partner per la pace”, come pretendono gli ipocriti. Dobbiamo trattarli come tali. C'è bisogno della forza e non della bontà.
Ugo Volli
@sergio grazie. La superiorità di Israele è fuori discussione...Ma questa superiorità non deve soltanto limitarsi ai ricoveri sanitari come descritti, discutibili nelle motivazioni decisionali (dallo stesso saggista), bensì espandersi fino a limitare le ritorsioni o le risposte
militari a livelli umani concretamente più accettabili...Se, ripeto, lo scontro porta a quella enorme disparità numerica di vittime, io resto perplesso e incredulo. E con me tanti altri dentro e fuori da Propit. Ti esorto comunque a postare tutti gli aggiornamenti possibili che man mano ti pervengono...compresi quelli storici.
A risentirci. QPQ.
 

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